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Intervista a Simona Colaiuda, neuroeconomista e scrittrice


24 Oct

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Ebbene, il qui presente Stefano Falotico intervista Simona Colaiuda, una donna di sfrontata bellezza da rimanerne ipnotizzati che, sul suo profilo Facebook, testualmente si presenta come Neuroeconomista, Executive and Corporate Coach. Ma la sua grande, viscerale passione è la scrittura, ed è autrice di numerosi romanzi e novelle.

1) Innanzitutto, Simona, potresti descriverci la tua vita privata? Poi entreremo nel pubblico. Sì, capovolgiamo le domande retoriche e, addentriamoci, naturalmente se vuoi e se questa richiesta ti è gradita, in ciò che fai nella vita al di là del tuo lavoro. Cioè, sei sposata, hai figli, quali sono i tuoi hobby?

Sono la mamma di due ometti che assorbono, oltre al cuore, la maggior parte del mio tempo libero, e per fortuna, aggiungo. Le cose che amo di più sono i film d’amore e le chiacchierate sterminate con i miei amici, quelli veri però.

2) Ora, invece, ci descriveresti il tuo lavoro? Cosa intendi per “neuroeconomista?”. Prova a spiegarlo a profani come me, ad esempio.

Quando si parla di neuroeconomia si fa riferimento all’economia comportamentale, che, nata dalle intuizioni di Tversky e Kahneman, può definirsi una scienza interdisciplinare. Il suo obiettivo è quello di unire le conoscenze della psicologia a quelle dell’economia, andando a studiare il funzionamento della mente umana durante i processi di decision making, processi decisionali, nella soluzione di compiti economici.

3) La miglior soddisfazione ottenuta dal tuo lavoro?

I messaggi di stima dei miei lettori.

4) Quando invece hai cominciato a fare la scrittrice? Si tratta di una passione che hai sempre avuto o è nata, che ne so, da esperienze particolari, è maturata negli anni, e come si è sviluppata?

In realtà ho sempre scritto, come tutti d’altronde. Pensa semplicemente a Facebook e a tutti i post che vengono scritti nell’arco di pochi minuti da milioni di utilizzatori: sono cifre da capogiro. E in questo mondo dove sono tutti scrittori, ho cominciato a scrivere in maniera più impegnata solo qualche anno fa, quando alcune importanti riviste mi hanno scelto per portare avanti dei progetti, rubriche, articoli, e poi non mi sono fermata.

5) Se dovessi approcciarmi per la prima volta ai tuoi libri, quale mi consiglieresti come lettura iniziale per prendere confidenza col tuo mood letterario?

Sicuramente l’ultimo che ho scritto: Costruisci la tua felicità in tre atti, Ed.Aloha, 2017. Ma quello più bello è quello che devo ancora scrivere!

6) Quali sono le tue strategie per promuoverti? Utilizzi molto i social per diffondere il tuo lavoro o sei più vecchio stile?

Impossibile ignorare il mondo dei social, chiunque lo facesse, tirandosene fuori, farebbe un clamoroso autogoal. Ma le care, vecchie presentazioni sono senza dubbio più emozionanti, almeno per me.

7) I tuoi progetti per il futuro? Puoi confidarceli?

I progetti, se ci pensi, sono desideri. Quindi affido alla tua stella il desiderio di portare a termine con successo i progetti editoriali che sto ultimando.

 

 

Grazie bellissima Simona per averci svelato qualcosa in più di te, è stato un piacere intervistarti.

 

Il piacere è stato mio. Ringrazio te per l’acuta intervista e la cortese ospitalità sul tuo blog. E, last but not least, ringrazio chi è arrivato a leggere fino a qui.

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