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A proposito di Marty…, splendido omaggio


24 Nov

Il genio:

Marilyn Monroe – 50Th Anniversary


05 Aug

 

Scocca il 5 Agosto, ed è il cinquantesimo anniversario di Marilyn Monroe.

La rear window End User, il nostro gestore, mi contatta privatamente perché diffonda l’esclusiva “certezza”, attestata da People, secondo cui, sarebbe proprio vero, con tanto di prove, che la Monroe si suicidò.

Dobbiamo credere a People?

 

The story made headlines around the globe: Marilyn Monroe, the world’s most celebrated starlet, had apparently committed suicide. 

 

But many who knew her didn’t believe she’d take her own life, and as the 50th anniversary of her death at age 36 approaches, her tragic end remains shrouded in mystery.

 

In the new issue of PEOPLE, guest writer J.I. Baker – author of The Empty Glass, a new murder thriller based on her death – uses his research and fresh reporting to explore the truth.

A Mysterious Death

On August 5, 1962, Monroe was found dead in the bedroom of her Brentwood hacienda.

 

Toxicology reports showed high levels of Nembutal and chloral hydrate in her bloodstream, and her death was ruled a “probable suicide.” But why wasn’t her body turned over to medical examiners for more than five hours after it was discovered?

 

Forensic pathologist Cyril Wecht tells PEOPLE he has “a strong suspicion she might have been injected,” given the lack of pill residue found in her stomach – but by whom?

 

Why did not-yet-tested tissue samples go missing, along with Monroe’s phone records? And were Jack and Bobby Kennedy, with whom she was rumored to have had affairs, involved?

 

For more questions and answers surrounding Monroe’s mysterious death, pick up the latest issue of PEOPLE, on newsstands Friday.

 

Quale occasione migliore per questo “diario?”.

 

Marilyn, mito inossidabile d’immarcescibili “ossigeni” anche metacinematografici.

A imbiondarci, come la platinata sua chioma schiumosa, di fiammeggiante eternità.

Eterea, perché solo e mai più Lei.

 

 

5 Agosto 1962, uno dei giorni più scioccanti per il Mondo, la sua morte.

 

Oramai, ci siamo tutti “wikipediazzati”, e quindi ne estrarremo proprio tal “memoriale”:

 

Le circostanze della sua prematura morte, dovuta a un’overdose di barbiturici, sono state oggetto di numerose congetture, sebbene il suo decesso sia ufficialmente classificato come “probabile suicidio”. La successiva sparizione di tracce e documenti dalla casa dell’attrice, dove sembra fosse stato anche Bob Kennedy la sera della morte, nonché innumerevoli omissioni e varie incongruenze nelle dichiarazioni dei testimoni e nel referto autoptico, hanno dato adito a molteplici dubbi sugli eventi di quella notte. Tra le varie versioni formulate, la più plausibile vede ipotizzata la complicità dei Kennedy, che vedevano in Monroe, dettasi pronta a dichiarare pubblicamente le loro relazioni con lei, una minaccia per la loro carriera politica.

 

“Sfogliacchiando” questo raggelante “reportage“, mi balza alla mente, angosciandomi, la Dalia Nera, fonte d’ispirazione letteraria, in primis James Ellroy col suo capolavoro macabrissimo, e l’omonimo film d’un incompreso Brian De Palma.

 

Come Dalia, forse, una “vergine” santa ma prostituita alla seduzione del Potere, ch’ella stessa seduceva in ammalianti pose ammiccanti d’impudiche esibizioni sensuali di dolcezza.

 

Il suo cadavere, un terrificante mistero che continua ad affascinare, irrisolto, su cui fantasticare e inventarsi più e più storie. Stessa sorte ingrata affiliata a molti eterni, leggendari, immortalati d’icona ancor più maliarda e invincibilissima nella forza evocatrice, appunto, dell’immortalità di chi è asceso nel Paradiso degli dei.

 

Marilyn, forse non so, non una grande attrice, ma perfetta per la società puritana dell’America sull’orlo delle rivoluzioni sessuali, mangiauomini che ossessionava sol sbirciando di occhi pittati, d’uno Sguardo malizioso travestito da ingenuità bambina. Di svolazzanti gonne per un vedo-non vedo ipocrita, accaldato, guardone, “mansueto” e incantato dalla sua pelle di pesco.

 

Culto infinito d’intere generazioni, pietra di paragone, tutt’ora, per qualsiasi Donna che voglia varcar la soglia della reggia splendente ove aleggiano le divinità intoccabili.

Incarnazione femminea d’ogni podio conturbantemente enigmatico. Impercettibile come un fantasma erotico d’abbagliante splendore, di suo sangue bianco e lucente nelle nostre vene.

 

Così, immagino lo scrupoloso, maniacale e perfezionista J. Edgar, in un’apparizione contemporanea del suo fiuto da tartufo, a gironzolar in macchina per Los Angeles, salire su Mulholland Drive, toccare, timido, le scale del desiderio, entrar “di sottecchi” nella proprietà privatissima della limpida villa di Marilyn, e ammirarla, con gli occhi languidi, perdutamente innamorati, mentre “danza” delfina nella sua ultima doccia.

 

Nuda, si avvicina a J. Edgar, lo bacia e gli consegna la “dinamica”-dinamite della sua morte.

 

Edgar annota sul taccuino l’allucinante, inconcepibile retroscena, spaventoso, glacialissimo.

Poi, la saluta, porgendole un occhiolino color benedizione.

Sale sulla sua cabrio, ingrana malinconicamente la marcia, si ferma vicino al “dirupo” della collina dei sogni, brucia una sigaretta amara tra i bagliori ardenti del sottostante panorama liquido di gorgoglii brillantemente artificiali, e “lancia” al vento la verità.

 

Incamminandosi nel noir omertoso di chi troppo ama la Bellezza per sporcarla…

 

E, con una smorfia corrugantemente (ir)ridente, svanisce nel traffico del Mondo, come Lei.

 

 

A 50 anni dalla misteriosa morte, Stefano Falotico “formula”, non solo le ipotesi, ma un suo lynchiano video inquietante “dietro le quinte”.

 

E sbirciamo anche un “Noir Nightmare…”.

 

(Stefano Falotico)

Omaggio nel “Tribute” a David Lynch


25 Jun

Il 28 Settembre di quest’anno, scoccherà l’anniversario del debutto di David Lynch.

Uno dei geni cinematografici più celebrati dei nostri tempi “compierà”, artisticamente, 35 anni.

Attraverso MichaelAdamWarren di “YouTube”, posto per voi questo fantastico tributo.

Le tracks selezionate sono le seguenti:

“I Told Every Little Star” by Linda Scott (Mulholland Dr.)

“Im Abendrot” by Richard Strauss (Wild at Heart)

“Sixteen Reasons” by Connie Stevens (Mulholland Dr.)

“The Final Dream” by Toto (Dune)

“Fire Walk with Me Theme” Cover by Fantomas [Original by Angelo Badalamenti] (Twin Peaks: Fire Walk with Me)

“The World Spins” Music by Angelo Badalementi, Lyrics by David Lynch, Sung by Julee Cruise (Twin Peaks Season 2 Episode 07)

“In Dreams” by Roy Orbison (Blue Velvet)

 

 

 

 

Omaggio all’immenso Johnny… Depp!


20 Apr

 

Qui con Manson…

In foto fresche fresche…

 

 

Johnny Depp, Uomo “freak“, Uomo da (ri)farsi i baffi, “strano“, come esigiamo che, io, sia…

 

(Stefano Falotico)

Omaggio a Leo DiCaprio


20 Apr

 

Omaggio al grande Leonardo DiCaprio.

Heat of the Night, anzi leone… forse Lionheart…

Un Uomo bellissimo, naturalmente dopo di me…

 

(Stefano Falotico)
 

“Taxi Driver”, never before seen photos


17 Apr

 

Sì, son io…

Intendo, con tutta calma, quando ne avrò diletto e ispirazione, (im)permearmi in excursus cinefili.

A omaggio… primaverile d(e)i grandi capolavori.

 

Per i quali allestirò “memorabilie” che c’incantino d’un déjà vu da rivederli ancora, e incantarcene… ricordi nostalgici.

 

Naturalmente, non potevo che iniziare con questo:

 

 

In una poesia che pubblicherò molto presto…

 

Ogni Uomo, ha il suo film.

Ogni sua vita, nelle mie tante che furono, fumarono, s’infiammeranno e vibreranno, s'”annacquerà” per ergerla ancora ed “esser-non esserne” trainata e “irata”, lassù, anche nel nero “lagrimoso”, impercettibile di “neonascerci”. Accenderci, ascenderci.

O “nei” tentacolari…

 

(Stefano Falotico)

Ancora Lynch, “tributiamolo”


10 Apr

Dopo quest’omaggio, ancora il Genio per eccellenza, (il) Lynch immenso, e immerso, per noi “amandolo”.

 

 

(Stefano Falotico)

Tributo ad Al Pacino


11 Dec

 

È sempre maestosa la piacevolezza di vivere, quando s’incontrano persone affini, con un’anima simile e con passioni vigorose, soprattutto cinefile.
È il caso dell’amicizia fra me e Giuseppe Avico, ché, sul viso “scarno” del densissimo, imbattibile Al Pacino, abbiamo allestito un personalissimo omaggio, un tributo inzialmente “spezzato” in due parti, la sua, quando ancora si faceva chiamare “mistertuyoube”, e il mio segmento, dunque “falotico“. Il cui vezzo “narcisistico lo riproneva in “separata sede”.

Adesso, per questioni di copyright, attendendo nuove fantasmagorie di Giuseppe, vi posso presentare solo il mio.

 

 

Firmato il Genius

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)