“Miserabilieggiamo”

21 Apr

“Ode” al maialon-idiota!

 

Genialmente (in)grati con chi si “g(r)atta”

Patti fausti(ani…) – “Patte” chiare, amicizia “lunga” con le “chiappe”, nel mio champagne

Sì, le vicissitudini non mi “arresero” e, tutt’ora “imbattuto”, combatto, invincibile, il miserabile, danzandovi sopra e “piluccandogli” il cervellin “piccantello” del suo pisellino da gran appisolato.

Sì, fui preda e ostaggio d’un infido “confidente” maialesco e viscida malalingua, che “limoneggiava” fra cosce & zanzare, “basculando”, “ganzetto”-gonzetto da “Zorro” innocuo. Un Uomo “calligrafico”, di tante “fighelle”, oggi graffiato nell’orgoglio. Oserei dire, macellato. Ah, ma non era “lui” quello della “carne al sangue” di “affilato” uccellone?

Sì, adorava “ridanciarsela”, “scollacciato”, “bevendomi a collo”.

Ma con la raffinatezza della mia “traiettoria”, fra le troiacce delle sue “goderecce” trattorie, gli servii un piatto freddissimo, tanto che, non ancor persuaso, dell’indigestione alle sue vomitevoli offese e calunnie, “sospetti” per “spettinarmelo”, “lo apostrofò” d’altri azzardi, lardosissimi, di tale tavola (im)bandita:

La vita, è come una scatola di cioccolatini. C’è anche chi “pesca” quello amaro – fu l’ennesima, “dolcissima” scortesia alla mia “gentilezza”.

Soffiandovi sopra con uno sputo “invisibile”, quasi accecante, sussurrai un “delicato”: – Forse anche…, meglio comunque che ingozzarsi, “sgozzare” e dar poi di pancia.

Sì, ha sempre “abusato”, blaterandolo per “internarmelo”, e, “carezzevolmente”, glielo “accomodai”. Con compostezza irreprensibile, “placidissimo”.

Agli orridi bisogna sempre ricordare che c’è uno più “rude” di loro, che vomita la sua “forza”… “durissima”, quasi “marmorea”. Più che altro, precocemente illuridita d’un “podio” amarissimo.
Terribile!

Ma, mi complimento con “lui”, egregissimo, per come non m’ingrigì.
Sì, “martello pneumatico” che s’accaniva sulle piccole e grandi “fragilità” altrui per “assaggiarne” il dolore, “tastarlo” da “ginecologo”, in un suo personalissimo “sadismo” animalesco da cui traeva “giovamento”.

Quindi… “lunga” vita e “felicitazioni” all’imbecille.

(Stefano Falotico)

 

 

Ché, domani, però, ritiri lo stipendietto della sua magrissima “anima“.

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