Fra le stelle della mia anima, sono Sylvester Stallone con qualche Donna nelle stalle

23 Jul

 

 

Quando cala la Notte, sono il Silencio

Sì, fin da piccolo veneravo Sly, l’Uomo dal labbro pendulo che t’appende al muro, “ghignando” di colpi “bassi“, come l’Olanda dopo pugni di trip(pa) in testa ad Amsterdam, ove t'”annacquerò” immergendo la tua testa d’asino nei canali con lo “scolo”. Sì, altro che droghe libere, “dragherai” tutta la città chiedendo pietà al Dragone Rosso, che sono io, nel mio anno alla Cimino.
Col Tempo, dai film “ringhianti“, ove il Balboa, poco snodato, “statico” ma d’allucinante mancin di jet lag “sapor uncino'” stendeva, di muscolo tonante, gli stronzi rivoltanti, evolsi in Jean-Claude Van Damme, “nano” marziale ed emulo di Bruce Lee nel suo Bruxelles da aerobici “cazzi amari” a chi vedeva la vita “rose e fiori”.
Sì, l’Uomo bloodsport che non “accechi” neanche quando, di spaccata, avvertirà un dolorino nell'”osso sacro”.
Egli, peperino, “svolazzava” in Cielo infliggendo, di “Spezza palle”, i pallosi sulle “note” della gnoccolona, quasi sempre bionda, a volte Morositas e “gommosa“, da bubblegum per il “Vivrà felice e soddisfatta con tanto marcantonio, hip hip urrà, con lui godrà!”.

Poi, ci fu la “stagione” alla Battiato, leggasi Bob De Niro, esistenzialista malinconico d’indole borderline, insomma un bravo ragazzo.

Oggi come oggi, dopo molte vacche che non ho “munto”, ché le “ungesse” il “mugnaio” Bianco, e numerose “botte” (soprattutto in testa), son ritornato al primo amor che non scordi mai, lo Stallone italiano, che salta la corda e un po’ t’impicca. Sì, Uomo con gli spaghetti ma anche con lo “spago”.

Applauso!

Tre film ove il nostro eroe mette “a soqquadro” chi pensava di stare “sopra” e gli urlava “Cagasotto!”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Rocky IV (1985)
    Improponibile sfida.
    Il mostro russo contro il “marruchin” americanizzato in Reagan.
    Ne prenderanno di santa ragione, ma alla fine Rocky vincerà nella retorica “globale”: “Se io posso cambiare, se voi potete cambiare, tutto il Mondo può cambiare”.

    Sì, però chi pagherà il risarcimento alla mia vita con la “cambiale” non ancor “emessa?”.

  2. Fuga per la vittoria (1981)
    I prigionieri pareggiano i conti, grazie a una parata “al rallentatore”.

    La storia di come conquistai la Francia.

  3. Cobra (1986)
    L’Uomo che sono sempre stato. Uno che si fa i cazzi suoi e “protegge” le modelle. “Tagliandolo” allo psicopatico che non “la” avrà.

    Il mio “stuzzichino” nella sua bocca “lo” dice tutto.

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