Stefano Falotico – La vera storia di Robert De Niro

19 Jul

 

Stefano Falotico, quando l'”allievo” superò il maestro Bob

Be’, ci scherzo sopra, chi conosce la mia vita, sa bene quanto Robert De Niro fu “caro” alla mia pelle, ancora di salvataggio esistenzialista in momenti malinconici ove “sperperai” la mia sessualità in notti insonni, perse nella voragine d’una mia New York tempestata d’angoscia e solitudini “puritane”.

Come Travis Bickle, guerriero inquieto, turbolento, dostoesvkijiano, mia Luna splendente d’amori sogna(n)ti e di virtù “raggrinzite” in un rannicchiato mio covo, ove “lagrimai”, tacito e “morboso”, in morbide, soffuse mie palpebre che “ordiron” al vento un’orlata, doratissima mia ode alla sua “crespa” beltà, intonata al mio Cuor “malandrino” che “sgattaiolò” dentro “fogne” (mal)sane al fin di risorger, cavaliere oscuro, in total possenza e rimembranza di me, e gioirmi nel Mondo sin all’eterna sua apocalittica “decadenza” che, “godendomi”, già elegante di vampiristico carisma, s’è compiuta nel dardo tratto, come un corpo sverginato m’ancor puro nella sua missione salvifica e redentrice a una società che c’ossessiona con idoli di cartapesta per appestar le emozioni più vere e lo “scalpitio” ormonal sedato da anni d'”involuzione” alla vera essenza che siamo.

Sono Michelangelo, presto pubblicherò la mia quarta opera letteraria, “Noir Nightmare – L’ombra blu del fantasma”, a cui vi porgo l’invito.
Mi eleverete nel trono di spade, e mi fregerete senza sfregiar più il mio superuomo.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Taxi Driver (1976)
    La melanconia notturna danzò coi miei demoni e spettri ectoplasmatici di me “scomparso”…
  2. Toro scatenato (1980)
    Scisso fra essere un campione e buttarmi via, mi guardo allo specchio, punto il dito agli altri, poi a me stesso, smagrito piacevolmente dopo che m’imbottirono di grasse “unzioni”.
  3. Re per una notte (1983)
    Pupkin è qui a voi, e prolungherò i miei 15 minutes di celebrità nel Pop di Andy Warhol.Sono l’Uomo di bronzo sul podio, con Dio nel posto “disonorevole” d’una medaglietta d’argento.

Quando la Luce mi rende un De Niro candido e cangevole

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Sputato”, con tanto di neo sulla guancia opposta.

 

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