Demolizione dei muli da manicomio

16 Nov

Sì, (il) sottoscritto in calce su calci, con tanto d'”affresco” a “rinfrescar” le loro memorie molto annacquate, nella volontà “castrante” d’annegare il prossimo per raggirarlo nei loro circuiti mentali da dementi, circuendone la buona fede e poi spacciar la nobile levatura ed elevazione di coscienza per “intontimento”.

No, con questa gente bisogna essere durissimi, non arretrare neppure un istante, assediarli pezzo per pezzo con la stessa “meticolosità” con la quale “spar(l)arono di diffamazione per deliranti desideri folli e psicopatici del “godimento” davvero “estasiante” del far “impazzire” il prossimo.

Bisogna osservarli, assumere degli investigatori privati, agire con la stessa “chirurgia” a ledere la loro pelle, terrorizzandoli di paura, obbligandoli al mutismo, a non aprir più bocca, a cuci(na)rli vita (in)natural durante per stuprarne la calunnia con stesse fauci loro “accanite”.

I cani vanno bastonati, arrostiti a fuoco lento, prima arrossirono d’imbarazzo quando capitombolaron d’un mio recapitar, da Capitano, un bel romanzo a immagine e somiglianze dei loro scem(p)i, frizionando di “shampoo” a codeste testone d’asini, un bel funghetto atomico, uno champignon “profumino” champagne! Per un brindisino, “brillantissimo”, da “Campari” a “limonarli” di sodo…

Sì, fra i più “maturi” dell’anno “Duemila”, che bella sfilza di cretini che pensaron malissimo di mangiarmi allo spiedo, ma invece polli saran presto richiamati in tribunale, con pochi altri alibi d’accampare. E prevedo anche poche allegre albe.
Dato che avran poche opzioni: o un risarcimento immane, oppure un suicidio annunciato.

Sì, fra questi (e)letti, abbiam il “caporale” del nazismo “moderno”. Lui è un “buon” bambin’, di nome fa Matt… ino, ed è sempre stato matto.
Da quando, di berrettello, infante rubava le caramelline e, sessuopatico, invidiava il miele dei suoi coetanei, inventandone di cotte e di crude(ltà). Appena gli stavan antipatici, quasi tutti, essendo gli altri indubbiamente molto più belli e intelligenti d’uno storpio così “appeso”, da pagar ai “pesi” d'”oro”, dava malattie mentali e spargeva la voce in giro.

Internet fu la sua manna(ia) dal “cielo”. Il nostro maniaco “mannaro”, infatti, si creò profili falsi, acconti per raccontarne d’ogni a chiunque, e “divertendosi” davvero davvero tanto.

Ma un Giorno, il suo nightmare peggiore, incontrò un tosto, ma proprio di marmo.
Come ogni psicopatico che si “rispetti”, codesto di “gran” testa” (presto frantumata… prima che possa immaginare altro…) si svegliò assieme al fratello e iniziò una guerra tutta sua, tutta loro, per distruggere proprio colui che gli parò il cul’ molte e molte più volte.
Da montati esaltatoni, “saltaron” su di “macchinazioni” per combinar per le feste solo il loro guasto al cervello.

Ieri sera, su “La 7”, s’è discusso di questo: la diffamazione è un reato gravissimo. Se un innocente viene momentaneamente incriminato d’accuse estemporanee da “attesa” di giudizio, ha il lecito diritto di riaprire il caso e anche il cranio di chi ha perpetrato il danno, ché di danni morali e psicologici alla reputazione dovrà render proprio conto al penale. Più salato, miei salamini…

E di pene sarà amputato d’appello…

Ciao belli…

Ricordate: giocando di chi ha più grossa la “cappella”, si può finire senza pelle.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Sfida senza regole (2008)
    Il violentatore rise “sotto i baffi”…
    E un signor “nessuno”, di smorfia alla De Niro l’avvisò d’un “Guardati alle s-palle…”.
  2. Inseparabili (1988)
    Ecco, saran staccati dal cordone ombelicale dopo tanto lor maialesco “caviale” di “cavie” e, se non basterà la cava, un cappio.
  3. Rocky V (1990)
    Ok, idiota. Adesso vuoi ribaltar(mi)?.

    Forse, non hai mai saputo chi sono.

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