Il Cinema della discriminazione

25 Apr

Prefazione adirata a dover di cronaca “nera”

Qualche mese fa, in seguito a giuste e sacrosante dimissioni da un centro di salute mentale (termine che abolirei in quanto aborro già l’intentar l’aberrazione dell’“igiene” al cervello, roba che inorridirebbe Stanley Kubrick del più Christopher Nolan memento), qualcuno, non si sa chi…, piglia su la cornetta e telefona a un “egregio” neuropsichiatra con tanto di “lode”. Secondo me, e qui son Paul Vitti di Terapia e pallottole, l’amico del giaguaro che potrebbe essere l’“indagato” di presunto reato, tale “spiccato” medico “legale” infatti l’ha combinata “bella”, cioè sporchissima.
E gli sta come un vestitino nuovo.

In seguito a violenze psicologiche reiterate, dopo anni di dibattiti in tribunale molto appurate, aveva considerato quasi “infermo” il sano, pregiudicandolo di “socialmente pericoloso” e invece scagionando, ad adduzione (addizione?) di sintomi deliranti causa stress emotivo non collegabile alle offese ricevute e non “attestate” di prove,  le ragioni del fittizio, ma per lui “realissima” di “distacco” percettivo d’allucinazione e “voci”, decadimento psichico, sempre a suo dire (anche ardere inquisitorio…), non da imputare a un lestofante criminale che, dopo doverose “analisi”, è stato invece scoperto e causa del suo male nel pianger se stesso d’irreversibile specchio-anima traditrice (e)rotta.

– Pronto?
– Sa chi sono?
– No, non realizzo…
– Ma come? Lei è velocissimo d’intuito infallibile!
– Ah, adesso ricordo.
– Lei non vuole essere radiato dall’albo, vero?
– A che vuol alludere?
– Alla “malattia” metasifica della Luna. Secondo Lei, ero un lupo, anzi un licantropo, spauracchio con cui, nel Medioevo, additavano in modo eufemistico, ammantandoli di leggenda “favolistica”, gli “schizofrenici”.
La prego di controllare su ibs.it i libri (retro)attivi che le ho infilato di crisi di nervi alle sue cervella, con composto calmante a scalmanato (pre)giudicare. Predicato verbale! Non predichi!
Sa che potrebbe perdere il “privilegio” di “operare” sulla sua collega “apprendista”, la quale si “prostra”, servilissima, a cogliere ogni suo “fallo” per far… carriera?
– Non la capisco.
– La questione è semplice. Lei aveva accusato un savio che s’è dovuto sottoporre ai suoi “trattamenti”, quando invece il matto era proprio l’altro.

Questo le pare giusto?

– Eh, ma ci voleva Tempo per capirlo.
– Certo, comprendo. La macchina burocratica è molto lenta quando c’è da risarcire e molto svelta quando c’è da “decurtare”. Bisogna trovare una soluzione che zittisca il fattaccio. Spararle al volo.

Ora, mi stavo chiedendo… Vuole un “interrogatorio” formato quiz?

– Di che si tratta?
– Domanda uno: col suo “potere” mentale quante troione riesce ad abbindolare impotentemente di depot? Sono anche sue nipoti?
Domanda due: se non abbindola un genio, il genio potrebbe “introiettare” la sua “sperpicacia” da cacciator di “streghe” e stregarla in una morsa “stringata?”. Domanda tre: se due più due fa quattro, perché “lei” non ha considerato che non c’è due senza uno? Ricominciamo daccapo. Mi spiego meglio.

Lei è uno stronzo di “facciata” o ci fa a prender per fesso con la sua “faccina?”.

Non si sfacchini, la manderò in carcere di sicurezza così dei neri la “sfiancheranno” di “sedazione” al sedere, mio “culone”.

Ci sta?

– La denuncio!

– Sì, sì, certo, vai a dar via il culo. Mi pare la psichiatria migliore per sal(i)varsi.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

E lo sottoscrivo. Basta coi sottobanchi e il branco!

Basta col tuo camice bianco! Camicia di forza e alziamo i calici!

  1. Philadelphia (1993)
  2. Sorvegliato speciale (1989)
  3. L’isola dell’ingiustizia. Alcatraz (1995)
  4. Il miglio verde (1999)
  5. Fino a prova contraria (1999)
  6. Mezzanotte nel giardino del Bene e del Male (1998)
  7. Le ali della libertà (1994)

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