25 Aprile, nel Giorno della Liberazione, io la bevo alla faccia degli ipocriti, leggasi costoro, gli impostori da birrette da supereroi del cazzo

25 Apr

Io non cambio e la bevo a modus che va a genio per me, in remissione dei peccat(or)i

Eh sì, amici, fratelli della congrega, certa gente merita lo stesso trattamento cattivo che pensò, scelleratamente, di riservare severamente al sottoscritto e pensarono loro, sbagliando di grosso, di ficcarmelo nel sedere da lunghi, ah ah, arrivando an(n)i fa perfino a volerlo/mi sbattere in manicomio perché, a differenza di loro, non sono uno che si piega dinanzi agli “adattamenti” falsi della società a lor immagine e somiglianza bigotta, moralista e fascista seppur si camuffino da “bravi” cittadini di “falce e martello”. Sono più picchiatori, dietro le leguleie apparenze, dei più bastardi criminali! Sì! Ove costoro, infatti, da adolescenti, vissero di complessi “stupefacenti” come è normale sia data l’età acerba difesa da Pasolini e dagli intellettuali che sanno quanto sempre bisogna esser fottutamente e fortunatamente virtuosi nell’inquietudine esistenziale, accorata e ancorata ai valori saldi e irrinunciabili da non corrompere per diventare come tutti i maiali del porcile, per non rammollirsi e di come bisogna sempre conservare quelle turbolenze ribelli per non abdicare invece al manicheismo crasso della borghesia “cresciuta” che si professa “savia”, ah, Dio abbia in gloria gli adolescenti “cattivi” perché son vivi e la loro “negatività” è solo la bellezza enorme, altissima, d’anime pure, una volta che acquisirono i “privilegi”, come tutti, rubando di leccate di culo e spintarelle “(in)dubbie” i titoletti di studio per poter oggi spacciarsi da “adulti sani”,  leggiamo quali stronzate raccapriccianti scrivono sul loro blog da merde.

Oggi, costoro si spacciano addirittura per “giornalisti” e sono davvero “stimabili”. Da porger a codesti un applauso… dei più “altolocati”, nel senso che, pur nascondendosi da “maschere” di gente che finge di apprezzare il Teatro e l’Arte, son peggiori nell’anima dei più violenti ultrà delle tribune degli stadi più tribali. Eh sì, odio gli ipocriti! E ne ho ben donde, assieme a chi la pensa come me, di fare la ola una volta che li ficco in “rete” lor “socialmente (dis)integrata”. Ah ah. Sì, son quelli che si barricano dietro le retoriche e i paroloni ma poi, per un sì o per un no, emarginano e fan le distinzioni essendo questi signori distinti, ah ah, sognan in “cuor” loro di ammazzare i neri, in quanto razzisti inestirpabili, son quelli che porgon le “carezze” di chiacchiere “solidali” agli omosessuali ma in realtà pensano “Dio ce ne scampi da tali pervertiti!”.

Ieri sera, alla vigilia di questo giorno per cui tanto si combatté affinché ogni uomo italiano, almeno, fosse libero, anche in senso lato di democrazia totale, a differenza di costoro che, invece, ribadiamolo, vollero tapparmi la bocca, accusandomi di esser “disturbato” solo perché non volli, non voglio né vorrò mai cedere ai ricatti riprovevoli e orridi di chi, arrivato a metter la testa a “posto”, giunto alla “maturità” (eh sì, accaduto che si diplomassero, iniziarono già a ragionare come tutta la maggioranza stronza e classista), ah ah, come mi fanno ridere questi “inquadrati” già morti dentro, tali idioti scrissero un post di “cotanta levatura”. Da facce di bronzo!

Bastan le prime righe per provare schifo e vomitare.

Far convincere la gente di essere in possesso di superpoteri è da secoli uno degli effetti più noti della birra. Bastano infatti un paio di Tennent’s Super e quell’energumeno che occhieggia da dieci minuti il davanzale o il lato B della nostra signora non ci sembrerà più pericoloso di un quattr’occhi scheletrico e brufoloso con seri problemi di autostima; e con un paio di pinte di Harp Strong in corpo, saltare quel muretto munito di alta ringhiera per impressionare la nostra ragazza in una prodezza improvvisata di parkour notturno avrà tutta l’aria di un banalissimo esercizio di normali riflessi motori.

Eh sì, prima “parla(n)” di energumeni e poi sfotte(ono) pure quelli con bassa autostima. E poi che brutti termini sono “davanzale” e “lato B”.

Insomma, anziché scrivere, che ne so… se qualcuno (mi sembrerebbe meno cafone) adocchia la vostra compagna (loro invece scrivono “signora”… ah, ora capisco perché hanno trent’anni all’anagrafe e sono più vecchi di quelli all’ospizio… con le fiaschette) in maniera maleducata, scrivono in modo che a me dà fastidio infinito perché, in poche righe e tra le righe, già comprendo la lor bifronte (in)certezza da persone con la puzza sotto il naso.

E poi, a trent’anni (da) suonati, ancora bevon birra “tosta” per “impressionare” la prossima…

Complimenti. Ah ah!

Gente di “classe”.

Oh, se tali personaggi, questi sono i loro nomi che non dico, eh eh, ben sbattuti in faccia, volessero di nuovo denunciarmi per questa mia “sparata”, facessero la fila educatamente come tutti gli altri che mi han sporto contro querela perché non la mando a dire. Di mio, a mia difesa, posso lor dire che non sbatto le porte in faccia se qualcuno non la pensa come me e non arrivo a rischiare di mandare il prossimo dietro le sbarre se, dopo tante offese peraltro ricevute, incazzato a morte, dà un calcio alla portiera delle loro macchine(tte).

Li manderò solo a farselo dare nel culo, bevendo la mia “sborra” di schizzar lor in fronte che gli schizoidi son tali falsoni!

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