Archive for April, 2014

The Drop, Trailer, last Gandolfini movie


04 Apr

Pasolini di Ferrara, il Calcio


02 Apr

I migliori film sul Calcio: sono il moderno Pasolini, come lui ex ala destra e oggi intellettuale di sinistra, spero che, col potassio al cervello, mi salvi dall’omicidio al mio “uccello”…

Altrimenti, saran solo botte alle palle non in “buca”.

Sul Calcio e i suoi derivati, sì, è presente anche nel latte di Andrea Pirlo, potrei parlarvene da juventino a pois e, invece, ai figli di “Dio”, cioè la famiglia Agnelli, sputo solo un “Puah”, rosato sciolto con tanto di diarrea sciolta, perché mi fan cagare i “potenti” che pilotano le partite e imbrogliano pure gli operai della FIAT, ficcandoli nella rete… (a)sociale della cassaintegrazione.

Detto ciò, di “piazzato” con palombella alla “foglia morta” da Mariolino, vi racconterò quest’aneddoto da “Antica Gelateria del Corso”…

Sin dall’infanzia, sviluppai il gioco delle palle, per poi rinnegarlo arrivato all’età in cui bisogna infilarle a mo’ di “biliardino” in quelle femminili, perché ho sempre preferito masturbarmi sulle pallavoliste e sulle tenniste piuttosto che “docciarle” di “match point” reale, così come, “vincendo(le)”, versi lor(do) lo “spumante” con tanto di “st(r)apparlo”. Sì, il mio onanismo fu da guinness dei primati, cioè innumerevoli birrette, a tutta “sborra”, senza “b(i)on(d)a” ma tendente al bermelo in modo scimmiesco, oscillante in tanti miei divan(ett)i basculanti su fondoschiena registrati con zoomata e “moviola” incorporata di rewindforward su luce rossa accesa del metterlo in “pause” fra una pubblicità e un altro pube… de oro…

Tempi “mondiali”, “iridati” di spensieratezza iridescente, “incandescente”, prima di studiar il libro di scienze, sì, me lo “shampavo” bellamente, immaginandole belanti di tanto schiumoso al “cocco”.

Un vero “Invito alla biologia”, un’osmosi fra la scissione atomica del mio pol(l)o negativo, in quanto considerato “pervertito” e invece sano come il mio “pesciolino”, attratto dai miei opposti a farmele girare, vale a dire le donne “positive”, sì, quelle che cantavano Jovanotti e ora fan le “dure” dopo troppi “panettieri che le han infornate”. Pensa positivo…

Ma, torniamo a noi, non ci perdiamo, miei cari coglioni…

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Verso i quattordici, attenti, non è Amore 14 di quel dolce “inculatore” del Moccia, mi trovai in una selva oscura… la dritta smarrita di quel naso lungo di Dante, un altro “poeta” che per avere quella di Beatrice s’inventò la puttanata del Purgatorio? Bastava una purga e una pugnetta, non “tremila” pagine auliche, mio Alighieri. Fra te e Leopardi, non saprei chi scegliere come più “elevato” perché, non “affondandolo”, rimasero bruciati… con Virgilio a consolar i vostri (ri)membri da Silvia bella… che fottuta da un altro. Da cui, se ci rimani, hai sempre il rimario per salvarti dalle somare che vengon sodomizzate dai buo(n)i. Comunque no, non è Dante e la selva oscura non è neanche la figa. “Trattavasi” di un campetto sterrato con varie buche e collinette da far un baffo alle “formose”, palindrome super troione delle spettatrici più “accalorate”. “Tifose” che, appena urlavano, emavan puzzo di merde a cui spaccar le gambe senza fair play e buttar in “corner”, cioè l’angolo di “rimessa laterale”, cioè il vomitar loro addosso. Donne in “fuorigioco” dalla nascita eppur sono adesso “integratissime”. Sì, ora, alcune fan le “guardalinee” mangiando “pene” integrale su strisce di coca del marito pusher.

Comunque, ci stiam perdendo in puttan(at)e…

Ora, dicevamo… verso i quattordici, stavo giocando la classica partita della “vita”. La nostra “armata” Brancaleone contro una squadra da Holly & Benji, cioè quelli “grandi” che però guardavano ancora i manga giapponesi, essendo dei mongoli. Io, pur essendo scambiato all’apparenza per “gaio”, non perdevo una puntata di Mila & Shiro, perché Mila era disegnata meglio di Jessica Rabbit.

Bene, stavamo perdendo uno a zero. E mancavano trenta secondi (d)alla fine… da non confondere col film omonimo con Jon Voight.

Avevamo scommesso di pagare i ghiaccioli agli avversari in caso di perdita.

Il mio amico, Davide Daltri, assomigliante però a Eric Roberts, se escludiamo il corpo rachitico e quasi da tisico, mi gridò “Siamo nella merda!”. Daltri però e d’altronde non era un tossico, e meritava la sua dose… di contentezza.

Al che, lo rassicurai e gli dissi che in 30 secondi netti avrei scartato tutti e infil(z)ato.

Avrebbero annusato il mio rombo di tuono e semmai qualche scoreggia in caso di (ec)cesso di velocità…

Lui rise, non mi credette. Fui costretto dunque a ricattarlo. Solo così, puoi essere preso sul serio.

Scommettemmo, a nostra volta, questo: se avessi segnato il goal impossibile, mi avrebbe sempre offerto gratis tutti i gelati che volevo, essendo il Daltri già gelataio presso “La Voglia Matta”. Sì, serviva anche yogurt alla frutta… da minorenne sfruttatissimo in quanto non molto voglioso come studente. Credo che nessuno lo voleva, detta come (non) gliele “davano”.

Successe l’impossibile e segnai, anche se poi dovettero farmi la respirazione bocca-bocca per tale corsa dribblante da centometrista.

Insomma, i pronostici eran dalla mia parte. Se a 14 anni seppi far una cosa del genere, ottenendo sempre gelati di “rendita”, non solo “al limone”, gratuitamente, figuratevi dopo…

Come l’avrei preso in culo.

Ma comunque non mi dispiace, anche se non sono né passivo né attivo. Di mio, mangio solo l’uva passa, meglio di te, passera ammuffita.

Di mio, dis(d)egno il sesso tutto, facendomelo… ancora da solo.

Eppure, mi consolo: molti miei amici mi considerano un mezzo genio della Letteratura abbinata al miglior Cinema. In verità vi dico che (non) è così, mi leccano. Ma mi piace che lecchino. Soprattutto se i complimenti leccanti arrivan dalle donne. Perché negarlo? Lo sono. Una merda. E quindi vado “pulito” di carta igienica… Tenderly…

E comunque ricordate: meglio la leccata di chi usa la lacca. Quella appiccica, la leccata invece succhia(cazzi). Fortunatamente, il mio è “inte(g)ro” anche se “disoccupato”.

 

Cinema e poesia contro la psichiatria


02 Apr

La valenza del Cinema e dell’Arte, ciò che molta società “moderna” non vuol capire e sta orrendamente distruggendo: i 7 film di tutta una vita…

L’altra notte, con far giustamente scriteriato, afferrai la cornetta del mio telefono “mobilissimo” e digitai il numero di telefono di un farabutto “esemplare”, perché incarna il “modello” sociale della società odierna, che si professa, professorale certo, “moderna” e di “larghe vedute”, ampliate se, dirimpetto, (an)nota un lato b “notevole” da alla(r)gare. Costui, di cui non sveleremo il nome, ma già citato in sedi opportune, perdente totale, è stato un “campione” della Bologna “baskettaia”. Eh sì, già all’epoca era un “bucaniere” coi pettorali, di “bocchini” buoni…

Laureatosi all’ISEF, ammesso che sia una laurea la disciplina sportiva, che invece deve restare un bel gioco spensierato e rinfrescante, gioviale da mens sana in corpore sano e non incensarsi di elevarsi a “professione lodata”, altrimenti potrebbero sorgere, come infatti in tal vile son sorti, dei problemi di comprendonio al senso della vita, accortosi che, dai suoi “colleghi” docenti, sempr’ammesso che gli altri, celandosi dietro lauree più “culturalmente cospicue”, non fossero soltanto più scaltri “pivot” a servirsi d’assist facili a uno stipendio guadagnato con l’etichetta formale dello sbrigativo far canestro “comodo” sfruttando le “povere” menti saltellanti di ragazzini da imboccare, costui poi s’è preso la doppia “laurea” da psicologo per poter maggiormente “esercitare” la sua indole “strizzacervelli” associata al “movimento transfert” stando sempre di panza piena sedentaria, dopo essersi appunto rotto le palle di far saltare quelle dei suoi studenti, nell’ora di ricreazione fisica, leggendo comodamente il giornale, con gambe accavallate e sbuffata incorporata annoiata di tutto ma adocchiando i pants delle minorenni sgambate e ballonzolanti, semmai promettendo a queste quella “condotta” mancante in pa(ge)lla nello “spogl(iato)io” della doccia “calda”. Eh sì, già all’epoca sapeva “sconfessare”, e risalire ai traumi con tal far… di “scossoni” da scheletri nell’armadietto… Lui aveva trovato la chiave giusta per sbloccare. Ah ah! Oh, come potevan dir di no? È un armadio!

Anni fa, per fortuite, a lui sfortunate circostanze, gli capitò un paziente con poca pazienza, parafrasando Totò, che glielo ficcò di (mala)sanità mentale nel popò. Perché costui, trovandosi di fronte all’elemento anomalo del parto sociale, volle “lobotomizzarlo” con ipnosi frontali alla sua libertà “esistenzialista”, ritenuta “triste, fuori moda, anche di pantaloni troppo sobri di cerniera…”.
Cosicché, ebbe modo di conoscere un “cliente” unico, amante del Cinema e dell’elevatezza spirituale, sganciato dagli abrasivi e corrompenti ingranaggi del “Lavora duro e qualche volta rubando, indurendoti, diverrai una testa vuota ma dura come quelle di tutti”, il quale, volendo vivere a modo suo, librando d’emozioni roteanti nella più profonda aderenza al valor intim(istic)o della vita, fu da tal reputato necessitante di “cu(o)re”, poiché lo diagnosticò “sofferente” di “atimia e asocialità rispetto al carnaio ove l’emozione “pura” è il mot(t)o fottersene…”, Al fine, “finissimo”, ripetiamolo con suo “evidenziatore” da 300 Euro a “sedute”, di adattarlo al porcaio di massa, perché la vita è, a detta sua e della maggioranza oggi imperante, tutta un “gioco” e vince chi bara, altrimenti hai solo due inevitabili scelte: o la birra da alcolista anonimo, da deluso inconsolabile eppur credevi di poterti gustare solo un un caffè zuccherato, oppure le bare del cimitero con opzione annessa del cremarti e fartelo nero. Se ti adatti, invece, tante belle d’addolcire, spalmare di “cremine” e le quotidiane barrette di cioccolato… che si sciolgon in bocca come un “soffice” pompino nel dar loro un’altra mano… Queste “bianche” van (so)spinte, facessero le negre!

Sarà per questo che a Pasqua, giorno dell’ascensione di Cristo, ci son le uova con la “sorpresona” da scartare…? Sì, la sorpresa sono quelli come me, gli spare parts.

Al che, nonostante sue violenze psicologiche delle più ricattatorie, “ottemperò”, dietro miei rifiuti di assumere farmaci “tranquillanti”, alla “deontologia” dello spaccarti, in senso (s)figurato, i denti, come da procedura burocratica: se il paziente dà segni di ribellione, poiché non vuol attenersi alle regole fasciste da cattivi tenenti, coloro che, “essendosi… adattati”, voglion imporre la legge “insindacabile” del “Ti spezzo le ossa, sfigato, perché ho ottenuto l’autorità per aver appunto campo libero…”, prescrisse, assieme a un’altra testa “fredda”, ah ah, un ricovero psichiatrico. Perché, “ammansendo” l’indole, pensava sarei (di)venuto tonto come tutti gli altri “tori” che badan a farsi il “culo” tondo, gente che legge l’oroscopo per sapere se scoperà dei Gemelli, in caso di omosessualità di doppia personalità “perversa” da “eterozigoti”, o, Vergine, potrebbe, grazie alla congiunzione con un’oriunda cubana da vacanze caraibiche allineata alla bona stella d’Orione del fondoschiena da sodomizzar con l’oro del “dottorone”, vi(b)rare verso Nord con una scandinava prostituta emigrata dall’Est, figlia di Stalin e ora con dieci matriosche, le sue figlie “bamboline” dopo che sposò, prima del divorzio, uno “stagista” statunitense che abbiam visto come l’ha “mantenuta”. Un “temporeggiatore” insomma, oh “dear baby”.

Ecco, nonostante la sua bella… trovata, nella mia telefonata, senza sprezzo della sua “diagnosticata pericolosità”, lo “disturbai”, chiedendogli “cortesemente” di recarsi su ibs.it e, digitando il mio nome e cognome, lo stesso che era “registrato” nel suo archivio da “numero” qualsiasi, prender nota dei miei altri libri.

Perché io volo libero e invece lui, dopo la porcata, può oggi vantarsi di essere “alto”… solo due metri, leggermente ingobbito però dal “dolorino”.

Sul suo “uccello” non posso pronunciarmi, a differenza della sua collega, a cui lo mostrava con la scusa del colloquio di “riunione”, sulle sue “palle”, da lui tanto “alzate”, sì.

Si chiama castrazione, mio “caro” da “cura”, con depot nel suo buco di culo…

E non ho studiato chimica ma solo la dinamica della mia anima.
Ecco i miei (at)tributi, mia testa di cazzo.

  1. Rusty il selvaggio (1983)
  2. Rocky (1976)
  3. Cop Land (1997)
  4. Gli spietati (1992)
  5. The Score (2001)
  6. Face/Off (1997)
  7. Caccia a Ottobre Rosso (1990)

Genius-Pop

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