Tre film alla Alberto Fortis

13 Jun

 di Stefano Falotico

Un genio della musica italiana, tra il folle, il malinconico, “da manicomio”, fottutamente romantico, bigger than life

Disperato, magrissimo, macilento, secco, fortunatamente libero e troppo vivo per i morti viventi.

 

Stava immobile nel letto con le gambe inesistenti
e una piaga sulla bocca che seccava il suo sorriso
mi parlava rassegnato con la lingua di chi spera
di chi sa che è prenotato sulla sedia di lillà

Ogni volta che rideva si stracciavano le labbra
e il sapore che ne usciva era di stagione amara
le sue rughe di cemento lo solcavano di rosso
prontamente diluito da una goccia molto chiara

“penso troppo al mio futuro” ripeteva delirando
“penso troppo al mio futuro, penso troppo e vivo male
penso che tra più di un anno cambieranno i miei progetti
penso che tra più di un anno avrò nuove verit�
tu non farmi questo errore vivi sempre nel momento
cogli il giorno e tanto amore cogli i fiori di lillà”

“Quanti amici hanno tradito” continuava innervosito
“quanti amici hanno tradito per la causa dell’amore”
sono andato a casa sua sono andato con i fiori
m’hanno detto che era uscito che era andato a passeggiare
ma vedevo un’ombra appesa la vedevo dondolare
l’ombra non voleva stare sulla sedia di lillà

 

– Al che, un mio amico mi guarda e mi dice che anch’io non scherzo in quanto a colpi di genio.

 

Io estraggo una sigaretta e gli rispondo che esiste solo un genio, la vita quando (s)fuma. Basta che, una volta (s)fumata, tu abbia i soldi per fumarne ancora.

E assieme giochiamo con gli occhi ballonzolanti fra il cazzone e le cosce di una che insaporisce le pietanze con un non tanto tiepido renderceli al prosciutto di occhiate fra un piedino e una piadina.

 

Quindi, il mio amico mi chiede se mio padre conosceva Alberto Fortis.

Gli rispondo che, figurarsi, se mio padre lo conosceva.
Poi, tiro fuori dalla tasca un foglio e gli faccio leggere le due massime preferite di mio padre:

Io vi odio a voi romani/io vi odio tutti quanti/distruttori di finanze e nati stanchi/siete un peso alla nazione/siete proprio brutta gente/io ti odio grande Roma decadente

 

Vincenzo io ti ammazzerò perché/perché non sai decidere.
Per finire, il mio amico mi chiede quale squadra, secondo me, vincerà i mondiali.

– Vincerà chi vincerà, non è difficile, no?

 

 

I film indovinateli voi.

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