L’uomo ignudo è nostalgico, spesso nevralgico

10 Mar

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Sì, ieri sera ho riguardato tutte le clip più famose di Nanni Moretti. Sì, lui che in Aprile stronca Al Pacino, dandogli del nano, lui che sprona D’Alema a dire qualcosa di sinistra, lui che si fuma una canna dopo la vittoria di Berlusconi, lui che in Caro Diario finalmente ha il coraggio d’indossare la mantellina invernale, fregandosene del giudizio delle persone, tanto parlano sempre e comunque, e che con paciosa inquietudine si avventura nei quartieri più periferici di Roma, strombazzando nel suo cuore libero, forse nauseato da tanta volgarità, amante del suo essere nato autarchico e ancor incontrare ragazzine senz’arte né parte che fanno cose, vedono gente. Poi il suo omaggio a Pasolini e alla purezza estinta da questa macelleria sociale che marchia ed etichetta tutti, senza badare a sconti. E illividisce ed avvelena i cuori delle persone schiettamente “diverse”…

E ho pensato che The Irishman di Scorsese sarà il film più bello della storia.

Così… riflessione di un sabato che si preannuncia “raggiante” quanto un vecchio col bastone dopo un’operazione alla cataratta.

di Stefano Falotico

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