A Venezia ha vinto Alfonso Cuarón Orozco con Roma, film migliore di quello del Fellini, e io vincerò con Bologna, storia “messicana” del quartiere Navile

09 Sep

roma15

Sì, mi svegliai in tal domenica 9 Settembre. Fra pochi giorni sarà il mio compleanno. Due giorni dopo l’11, data fatidica e tristemente celebre ché, come sapete, crollarono le Torri Gemelle.

Sì, mio padre è nato due giorni prima di me, l’undici. Mio padre è sempre stato un uomo tendente alla tragedia. Quando caddero le Twin Towers, disse:

– Sì, ora tutti si ricorderanno il mio compleanno.

 

Tornando alla 75.ima mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, innanzitutto in laguna ci son state molte mostre. Non come Brooke Shields di The Blue Lagoon. Grande fisico quella Brooke di tal film “amniotico”. Per erezioni quando sentite un caldo ribollio nei vostri ormoni e volete bagnarla più delle sue immersioni marine.

Ha vinto Alfonso.

Avevo un amico, quando giocavo a Calcio nel Lame Ancora, di nome Alfonso. Aveva la panza, ma giocava centravanti. Io dribblavo tutti, poi gli appoggiavo le palle…, lui segnava a porta vuota e si prendeva tutti i meriti.

Non l’ho più visto, Alfonso. Già all’epoca era un mezzo debosciato. Uno di questi giorni andrò alla Certosa, sì, tanto mancano meno di due mesi al giorno dei morti. Penso davvero che, se scruterò bene fra quelle lapidi, lo troverò in qualche bara.

Eh già. Ma io sono ancora qua. Come cantava Vasco Rossi. Uno comunque a cui do ancora un paio d’anni per fare il gallo, poi lo vedo all’ospizio. Se non schiatta prima a letto, morto d’infarto, con una sua ragazzina facile a coprirgli il cadavere con un velo pietoso. La storia della sua carriera musicale.

Se questo è il più grande cantante italiano, Michele Riondino è più bravo di Volonté. Sì, un vero “padrino”, altro che Al Pacino. Coi capelli ricci su gel da Uomini e donne.

Fra i membri della Giuria di quest’edizione, fra un Christoph Waltz che ha fatto la bella statuina e una Naomi Watts che, dopo aver scopato con Dougie Jones in Twin Peaks, è rimbecillita del tutto, ha fatto la sua porca… fig(ur)a tale Malgorzata Szumowska.

Accavallando di ottime cosce per il cameraman che inquadrava sempre il suo movimento di gambe tanto per eccitare un po’ il pubblico addormentato. Sì, una platea di mummie.

Buona, molto buona questa Malgorzata Szumowska. Polacca.

La ragazza delle pulizie del mio palazzo invece è più giovane di Malgorzata, credo sia anche jugoslava, serba, insomma… uno di questi giorni vorrei “smerigliarla”. Sì, ho le chiavi della cantina, la inviterò a bere del vinello, la ubriacherò e, zac, la premierò col mio “Leone d’oro”. Tutto dorato. Sì, questa qui è da mesi che mi eccita da morire. Non so come approcciarla. Devo inventarmi qualche strategia pulita, spugnosa, per “disinfettarla” di cotone idrofilo…

Guillermo del Toro, secondo voi, gliela fa? Grande regista, per carità, ma gli tira con tutto quel lardo? Ecco perché sublima la carenza erettile con le creature acquatiche di amori fra diversi. Ecco, peraltro, spiegato perché gira film su freak ed Helllboy.

Un regista di semi-horror che premia un film mezzo documentaristico in bianco e nero? Sì, anche lui, dinanzi alla parola istituzione si è cagato sotto e non ha avuto le palle di premiare Suspiria, film di donne streghe che lo spaventano. Appunto…

Sì, le donne più sessualmente attive sono delle fattucchiere. Vanno sempre dalla parrucchiera e pensano solo a quello, complottando fra loro per far fuori Jessica Harper o Dakota Johnson, donne troppo pure e infantili. Queste sono delle ninfomani mai viste, roba che Willem Dafoe, perfino lui che in Body of Evidence lo dava come una bestia sia a Julianne Moore che a Madonna (butta via…, anche se la Ciccone oramai ha una ciminiera al posto della vagina, altro che like a virgin), è impazzito e ha dipinto i paesaggi alla van Gogh, perché l’eccessiva esuberanza delle scuole di danza femministe, di donne anti-Weinstein, gli hanno fatto partire sia il cervello che quell’altra cosa che sta fra le gambe e finisce sempre di “rima baciata”.  Ah solo pene, solo pennello.

Sì, visto che Jennifer Kent è stata “apostrofata” con l’appellativo di puttana da un giornalista maiale, Guillermo ha deciso di premiarla, anche se il suo film è davvero una troiata.

E, tanto per far capire che non bisogna essere stronzi e razzisti, ha dato un premio anche al negrone protagonista della sua pellicola. Uno che rimanderei a mangiare banane nella giungla, assieme a King Kong. Probabilmente, se non farà strada nel Cinema, si darà al sito blacked.com. Non propriamente un sito che può farti vincere l’Academy…

Ma almeno si divertirà con biondone oramai andate… ancor prima di avere vent’anni.

Sì, ha vinto Alfonso. Uno che fu massacrato a sangue con Paradiso perduto e ora è un genio.

Per quanto riguarda il mio quartiere, mah, c’è poco da dire.

Il maggior “playboy” di questo posto è un citrullo sulla cinquantina, uno sgorbio tutto storpio. Va sempre alla merceria. Sì, cucca parecchio. Praticamente ogni giorno. Sì, le donne sciancate con le calze rotte.

Ho detto tutto… Vedete. Confondete tutto. Questo non è uno scritto volgare, è dissacrante, irriverente, molto autoironico. E qui cascate, asini.

The-Nightingale sb08-3

 

di Stefano Falotico

Tags: , , , , , ,

Leave a Reply

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)