Joe Pesci di Casinò è il mio idolo

04 Jun

pesci casino

Joe Pesci nella parte del manigoldo, folle, scriteriato gangster Nicky Santoro di Casinò, l’ultimo, vero capolavoro assoluto di Scorsese, è qualcosa di veramente impressionante sotto ogni punto di vista.

Il film è già magnifico di suo, con un De Niro al top, egregiamente doppiato da Gigi Proietti, una Sharon Stone mai così brava, infatti candidata all’Oscar, e un James Woods da prendere a schiaffi per quanto è schifoso e lercio.

Ma, onestamente, se non ci fosse stato Pesci, Casinò avrebbe perso qualche punto. Qualche? Io direi tantissimi.

E ora capisco, dopo averlo visto per la milionesima volta l’altra sera, perché Scorsese non abbia demorso quando Pesci, rifiutando più e più volte di tornare a recitare per The Irishman, dopo il suo ritiro ufficioso e dunque, nonostante tutto, mai ufficializzato, non voleva esservi e alla fine Marty sia riuscito ad avere il suo sì per la parte assegnatagli di Russell Bufalino.

Perché un film di mafia di Scorsese senza Pesci accoppiato con De Niro, cazzo, è come un piatto di maccheroni senza il Grana Padano.

Pesci e De Niro assieme fanno faville. Le loro scene in Toro scatenato… oh, ne vogliamo parlare?

Puri fratelli coltelli, come si suol dire, Caino e Abele.

Ed è stato proprio Pesci, di cammeo indimenticabile, a condividere con De Niro la celeberrima scena dell’assicurazione…, ecco, ci siamo capiti, in C’era una volta in America del Sergio Leone.

È Pesci lo spettacolo vivente di Quei bravi ragazzi. L’unico attore forse della storia del Cinema così tanto gigione ed esuberante sul set quanto timidissimo nella vita reale. Talmente timido che, alla notte degli Oscar nella quale fu premiato come migliore attore non protagonista, appunto, per Goodfellas, gli tremarono le gambe sul palco e seppe bisbigliare solamente un appena impercettibile thanks. Visibilmente emozionato e sopraffatto da un battito cardiaco vicino all’infarto in diretta.

Nicky Santoro, da non confondere, peraltro, con Rick Santoro/Nicolas Cage di Snake Eyes, Omicidio in diretta. Appunto.

Né con Michele Santoro, tele-giornalista famosissimo che ama le tribune elettorali ma non so, sinceramente, se ami Richie Sambora dei/l Bon Jovi.

Sì, è devastante in Casinò, Pesci…

Uno psicopatico mai visto a cui piacciono da morire le ballerine, amante della fellatio sopra ogni cos(ci)a.

E poi che genio è quando prima tradisce il suo amico, trombandosi sua moglie Ginger/Sharon Stone, assicurandole che ucciderà, appunto, suo marito Sam/De Niro in cambio di favori, diciamo, sessuali e poi, uh uh, quando lei, arrabbiatissima e assalita appunto da voglie omicide nei confronti del suo consorte mai davvero amato, gli chiede di ucciderlo, oh oh, ecco che Pesci la piglia a sberle, l’afferra per i capelli, la butta giù dalle scale e le urla in faccia pure platealmente… troia.

E fa il botto!

Prima di ricevere tante botte.

 

 

di Stefano Falotico

Tags: , , , , , , , , ,

Leave a Reply

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)