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Il Cinema di Zemeckis è forse, forse bello perché è un’idiozia


20 Jul

Marwen Steve Carell

 

Ora, breve parentesi. Ma perché i Negramaro, quest’estate, non salgono su una scogliera, bella alta, e si buttano giù? Ma non nel mare che sempre decantano, quanto su delle rocce appuntite?

Sì, uno dei miei sogni cinicamente proibiti è pigliare questo Sangiorgi, che continua a raccontare di dolci amarezze all’imbrunire, condurlo sin in cima a un grattacielo di vetro, e simil-Bruce Willis di Trappola di cristallo, sferrargli una botta che lo fa volare giù come Alan Rickman. Ha veramente rotto il cazzo!

Questo per farvi capire che le melensaggini per consolare le vecchie rincoglionite non mi son mai piaciute. Anzi, le disdegno e ripudio con totale sfrontatezza. Ma appuro, altresì sconsolatamente, che molte ragazze di oggi sono più rimbambite delle loro nonne. Un tempo avevamo pezzi di figona come la cantante-modella-attrice Nico, una tedescona soprannominata Sacerdotessa delle Tenebre. Donna arguta, statuaria, con degli zigomi più appuntiti di Al Pacino. Mascolina, zoccola al punto giusto eppur melodica. Tutto ciò che mi piace in una donna. Che non deve essere come zia Ritella, che studia pedagogia per aiutare le persone deficitarie, ma una che sa che deve sfacciatamente sbattertela in faccia con classe da colei che ama… le racconti storie di fantasmi mentre te l’inchiappetti. Sì. Donna vera.

Oggigiorno le donne sono peggiorate assai. Sì, un tempo le donne erano davvero donne. Stavano sempre in casa a far le pulizie, aspettando che il marito, un contadinazzo lurido, dopo aver piantato i fagioli nell’orto, ben “enucleasse” il suo bel pisello nel condirle di aceto “balsamico”. Ah ah.

Ah, grandi famiglie all’epoca. Sì, scendeva la notte impertinente, e loro ci “davano dentro”, col cagnaccio che, facendo da guardia, intonava di ululati un medley. Che latrati in quella latrina. Ah ah!

Oggi invece le donne son tutte socialmente impegnate. Non possono contentarsi di venir… “impregnate” e basta? No, ecco che si prendono cinquemila lauree e sposano l’uomo aureo, con una posizione imbattibile. Ma poi avviene confusione a letto. Vogliono farla… da padrone, e prima scelgono di mettersi sotto nella missionaria, poi vogliono cavalcare per far sentire all’uomo posseduto tutta la loro dominazione da amazzoni “arrivate”. Che stronzata!

Prendete invece Hilary Swank di Million Dollar Baby. Una vita di merda, a far la cameriera per degli sporchi gonzi. Poi arriva il “cavaliere pallido” Clint e crede nel suo sogno. Sino a che Hilary incontra una super troia mai vista che la devasta. E lei, non resistendo all’idea di essere ridotta così, si taglia la lingua. Clint, distrutto dalla sua sofferenza, le pratica l’eutanasia. Perché tanto sa che, continuando a vivere “amputata”, sarebbe straziante. Come si suol dire, controproducente.

Un capolavoro. Perché questa è la realtà, mie teste di cazzo.

Altro che Zemeckis. Uno che davvero voleva farci credere che un ritardato come Forrest Gump potesse scoparsi l’ex di Sean Penn. E che un timidone bamboccione come il padre di Michael J. Fox avesse finalmente trovato il coraggio e tirato fuori le palle per chiedere la mano di una scemotta superficiale che si eccitava davanti a un futuro malato di Parkinson che indossava jeans “fighi”. Roba che questa qua, a cinquant’anni, mi va matta per Ermal Meta. Che cosa? Secondo voi è bravo Ermal? Boh, sarete figli di Biff Tannen e non avete gusto. Vi basta questo pappagallo finto-elegantino per andar in brodo di giuggiole? Quando comprenderete il vostro “ritorno al futuro”, saranno cazzi. Non mi riferisco a molte donne lascive, che tanto di cazzi, amari o no, sono specialiste a prescindere dai probabili rimpianti.

Povero Tom Hanks. Quando lavora con Zemeckis, in quei mesi che durano le riprese, si scorda di essere uno che comunque lo dà a quella milfona arrogantissima di Rita Wilson. Da cui il pallone di Cast Away.

Secondo me, Rita di faccia è un cesso, ma comunque è un donnone. E mai immaginereste, vero, che un bonaccione come Tom sia sposato a questo mezzo mignottone. Invece sì.

Ora, Zemeckis, il prossimo anno uscirà con Benvenuti a Marwen. La storia di uno totalmente massacrato, probabilmente castrato, che si fotte le “bamboline” ricreate artificialmente in giardino.

Comunque, sarà un capolavoro alla Frank Capra.

 

5 min fa, ho ricevuto una telefonata.

 

– Ciao Steve, ma sei ancora vivo?

– Sì.

– Pensavo fossi mezzo morto.

– Infatti lo sono. Ho un 15% di mezza vita da incularmi.

 

Che “lutto”.

Che tragedia.

 

– Steve, toglimi una curiosità. Ci sono delle vaghe attinenze nel tuo vissuto col prossimo film di Zemeckis?

– No, nessuna. Assolutamente. Non avere di questi sospetti, amico. Io ce li ho, ma tu non devi averli. Dai. Davvero ti poni questi problemi?

 

La vita è meravigliosa!

 

Balliamo! Che bello, stupendo! Più che altro tremendo.

E ricordate: alle prossime elezioni, votate il Falotico, un uomo che ti dice sempre la verità. A costo di non stare simpatico. Va da uno che è sulla sedia a rotelle e gli ricorda pure che, in seguito alla disgrazia, è persino impazzito e ha perso ogni residua rotella.

Chi invece vi racconta delle favolette, è uno più falso di quella bagascia di tua sorella. Una che ogni notte si fa sbattere da tre ebeti, ma continua a sostenere che il suo libro preferito è Il piccolo principe.

Ho detto tutto.

 

 

 

di Stefano Falotico

 

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