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I cambiamenti sociali: che fine ha fatto Sonia Aquino, la bomba sexy che attizzava il mio “naso” aquilino?


27 Dec

Sonia Aquino

Molti di voi forse non sanno chi è Sonia Aquino. Cercatela su Wikipedia e su Google immagini e impazzirete come me la prima volta che la vidi in tv. Avellinese, attrice di discutibili qualità ma sfoggiante, credo tutt’ora, un fisico da pinup da lasciarti stecchito. Forme giunoniche, ma che dico, incarnazione vertiginosa e non verginale dell’abbondanza prosperosa (s)piccante in vette femminili da annichilire qualsiasi uomo che non sia eunuco. Vestiva sempre in abiti succinti nel suo “mezzobusto” che faceva divampare il nostro “arbusto”. Ed erano sudori, non tanto freddi, di mani tremolanti, del nostro corpo abbrustolente e di passione masturbatoria bruciante, sognando di esserle “bucante”, infartuati momenti di “pura” follia erotica al limite dell’onanismo più inconfessabile, indecente e proibito, situazioni tragicomiche, oserei dire di osé, dei nostri sofferti ormoni messi a “dura” prova, stimolati visivamente oltre il limite della legalità. Una donna che mi “scandalizzava”, audace, esageratamente spinta. E presto, in men e anche “man” che non si dica, ah ah, la notarono tutti, tanto che spopolò in alcuni filmetti in cui integralmente mostrò l’ambaradan in tutto il suo cosmico turgore. E recitò perfino con Geoffrey Rush!

Poi, l’oblio… scomparsa nel nulla. A ben vedere, e che “belvedere”, pare che abbia un profilo Facebook e quello di tette… no, scusate, di Twitter. D’altronde, chi non ce l’ha? Ma questa qua a chi la dà? Che culone…

La società è cambiata in fretta. Da CUL-tore di cellulite, no, celluloide, mi ricordo che ai miei tempi, prima dell’avvento di Internet e della proliferazione di YouTube, con tanto di canali ufficiali in alta definizione, aspettavo trepidamente la striscia quotidiana chiamata “Cinema amore mio”, per informarmi sui film in arrivo che venivano pubblicizzati di trailer rigorosamente in italiano. E che il numero di Ciak di Agosto presentava in allegato la VHS con la “collezione” dei migliori filmati sui maggiori (non maggiorate…) film di “cassetta”, appunto, che sarebbero usciti nella prossima stagione, cioè da metà Settembre in poi. Un tempo, per informarmi sulla filmografia di un regista e di un attore, per conoscerla in ordine cronologico, mi affidavo a dizionaretti e vademecum rarissimi da trovare, adesso basta consultare IMDb per entrare nei più “intimi” dettagli delle pellicole, con tanto di durata, casa distributrice e/o produttrice, elenco completo del cast/crew, foto di scena e foto anche di “sceme”, informazioni sui caratteristi e sui characters, biografie, premi, palme d’oro e chi più ne ha più ne metta. Un tempo, ancor prima dei videonoleggi, si aspettava “Lunedì Cinema” con la sigla di Lucio Dalla, poi arrivò Mediaset coi “Bellissimi” e le altre tette madornali della Folliero che, per presentare i film, recitava a pappardella le frasi del Mereghetti, quindi adesso stanno scomparendo anche i dvd e c’è lo streaming, Netflix e l’on demand.

Insomma, si passò da Renato Carosone al Carosello, dalle pubblicità col bollino verde al Martini con George Clooney, da Pippo Baudo col Kimbo,dall’esclusiva della RAI per Dumbo a Italia 1 con la mitica “Notte Horror”.

E avevamo su LA7 la quinta, forse sesta, di Sonia…

Sono cambiate molte cose, ma l’uomo rimarrà sempre poco “evoluto” dinanzi a Sonia Aquino. Davanti a Sonia l’amazzone, non c’è Amazon Prime che tenga…

Ammazza…03166313

 

 

di Stefano Falotico

Dopo Scorsese, il mio discorso(ne)


13 Mar

 

Il Principe e il suo dis-correre

Amo la “sconsideratezza spudorata” della libertà, anche quando il mio pudore sarà deriso e il mio Cuor “saccheggiato” da ignobili spaventapasseri.
Ah, ma chi vorreste spaventare?
Me la rido, anche “sguaiatamente”, e v’inguainerò di guai se, ancor di serpi-…lingue, ammonirete, “inquisitori” e delinquenti, la mia sovranità che si “sbatte” il vostro ano.
Vengo Io, Principe e, forse, mai Re, con questa mia a dirvela tutta, come una lettera di Totò, di stessa educazione raffinata da sportivo Milito nel mio “nerazzurro”, cari zuzzurelloni.

Udite e sentite davvero le mie parole perentorie.
Ah, le intimoriste perché m’intimidissi ai vostri ricatti, alla vostra stracca prosopopea, alle vostre fendenti risa(tone), e, quando soffrivo, ero immensamente solo e disperato, giocaste a baloccar la mia testa, a “reprimerla” con paranoie e suggestioni, “ustionaste” il mio amor proprio e sradiscaste l’orgoglio per sbucciar la mia pelle.
Sì, “pregavate”, invidiosi del mio genio senza le vostre matte regole, per “ammattire” me, per sfiancarmi ed estrar la mia anima, “dissanguandola” per un pranzo “ludico” di carnalità sempre più (s)porche.
Ah, vi ho scoperti, e ora tremate pure, ché qualcuno, nel bel mezzo della festa, “bussandovi” alle (s)palle, vi concerà più di quanto foste già sconci.

Sono un Falotico riesumato, perché amerò col garbo d’una eleganza che vi sarà sempre scevra.
Ah, “ingozzati” di “scettri” dal “vello d’oro” e di sentimenti carta velina, tracimerete per eccesso di “sudori”, sempre “caldi”.

Ah, come invidio la vostra idiozia.

L’Italia di oggi, “governata” da pazzi di buffonesca superbia, sta languendo nella povertà.
Fratelli & sorelle, di questa Notte incerta, accarezzate il mio cranio e, con me, miracolato di tante multiple rinascite, ci benediremo nel mio Vangelo.
Eccomi…
A te, studente senz’Arte né parte, che non sai dove andrai a parare, non accontentarti di “parartelo” per una casetta con “una” da “parati” e da pianti(ne).
Studia, coltiva il sapere, ambisci, e non essere mai presuntuoso come gli “untori”.
Perché, di troppo tuo ardire ed ardere, al primo “passo falso”, ti sgambetteranno, ti bruceranno, e ti spezzeranno ancor più le gambe.
“Infilatene”, nel mezzo del cammin di nostra vita.
A te, mignottone che ti credi un grande “uomo” solo perché fotti & “inculi”, e tutti i “cretini” mandi a fanculo, è meglio se non m’incontri, perché il tuo collo potrebbe un po’ incrinarsi.

A te, “donna” che tanto abbindoli i verginelli perché captasti le loro purezze “vogliose” per divorarli da “vorace”. Attenta, l’agnellino potrebbe “alluparsi” troppo.
E domani chiederti il “divorzio” per “violenza sessuale”.

 

A te, mentecatto che terrorizzi la povera gente con la tua boria da “pezzo grosso”.
Solo di merda sei sempre più un merdoso, come le stronzate che caghi dal bocchino d’una pipetta per quelle “bocche” delle tue “pupone” lobotomizzate.

A te, amico che tradisti la mia stima.
Ora, non son più “muto”, salutami il tuo esoso mutuo e le tue mule.

Perché, come Clint del suo pugno di dollari, ti reciterò questa citazione, ché tu la tenga ben a mente, sesquipedale demente!:

Fate molto male a ridere. Al mio mulo non piace la gente che ride. Ha subito l’impressione che si rida di lui. Ma se mi promettete di chiedergli scusa, con un paio di calci in bocca ve la caverete
.

 

 

Fortuna e gloria agli uomini di buona volontà.

Sono un portento!

 

 


(Stefano Falotico)

Genius-Pop

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