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Chi non ama De Niro è solo un “dolcino”…


23 Apr

 

… ché la sua “zazzera” non è degna del suo ne(r)o-grigio brezzolato, melodiosamente trasformista nell’amorfa smorfiettina sociale, “gioviale” coi “deformi”

Sì, in auge al mio Cuore c’è il Bob, perché, beffardo, accavalla le gambe di perspicacia.

 

 

 

 

 

 

Da oggi, spero di poter imbastire “agiografie” ai miei miti, e “monumentarli” di grazia, stile ed eleganza.

 

In questo Mondo superfluo, ove anche i pulcini apron il becco, la carnagione del Bob, ironica di “malocchio” benevolo nella sua Altezza, a me, di suo “palcoscenico” magnetico, si (s)posa, letiziando il Tempo in un andirivieni di scale fra gli scalzi dell’anima, e chi la “scalpella” nel cesellar le “imperfezioni” in una “correzione” ch’era, invece, vivacità assoluta, come la Notte di San Lorenzo, Stardust dei puri, dei sognatori e degli innamorati, quando le stelle trionfarono con me, in Cielo, nell‘hip,hip, urrà!

 

Amici di questo gentil Captain Shakespeare, la Luna ci sprona a “veleggiarci” nel rum, nelle onde, mutevoli, della sua ambiguità. Indagatori delle zone buie…

 

 

 

Sì, come Lui…, e in suo onore, al fianco d’una damigella un po’ sbronza di troppe damigiane di vino, “spingo” a voi questo canto onirico, sì, surrealmente alla de Chirico, di mia “chiacchiera” vacua onirica nel calice d’alleanza gemellata al “denirismo”.

 

Il principe degli oceani, tra piovre sottomarine e la caccia a Ottobre Rosso, sguazza “atmosferico”, rilucente perla fra prede, squali e squamati, nello stream of consciuosness delle emozionanti maree

 

Sì, illusi, io aprirò in voi le porte della conoscenza perché, dopo il malessere, c’è sempre il “benesserle” dentro, dentro questa Donna mia amante, nel mio “amianto” ammaliante che “la” consola dai suoi isterici pianti.

 

Uh, che barba, in questa cucina, ci son sol le stoviglie, le frattaglie, le vettovaglie e i “tovaglioli”.

E tu, nonostante l’insalata, sei inconsolabile..

 

Diamo zucchero al “cioccolato” nel frigo, “smielamo”, senza “velo”, i nostri ormoni nella “frutta”.

 

Sì, Donna, guarda questo, e poi dimmi se non vuoi essere mia, come Liza Minnelli provocante ma timida per il toro scatenato…

 

Senti che “fuochi”, come scoppiamo…, ah, che Gershwin!

In confrono, Gina Gershon, anche Lei con tanti “nei”, è un’educanda.

 

(Stefano Falotico)

 

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