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Sette donne, cioè tre, che scopai


22 Jan

Sette attrici di Hollywood che pompai a Pompei, con tanto di “lava(nda)” e il dolore gastrico perché uno di Bombay poi le bombò sol regalando loro delle bomboniere di Napoli…
Sì, ogni anno ne bombo 7. Se Biancaneve fece, eh già donna da feci, l’amore coi nani, io di ani son (s)fortunato. Eppur li compio, a lor compiti. E compitando vado magnando. Anche me stesso, poiché il mio sesso non ne cava un b(r)uco.
Fra pompini e Monica Bellucci, la verace “nostra” di ancor ottimi “pompelmi”, limono come gli agrumi più pieni, anche di fegato spappolato, della Sicilia. Terra del Sole, di me steso solo, d’onanismo a farti… rimaner di sasso. Intirizzito più che ritto. Innanzitutto! Marmoreo come la cera del mio vi(s)to e non ne vedo una.
Qui, elencherò le sette mie “principesse”… sul pisello. Perché in mia sella tornii loro il fondoschiena a toro mio di prendermelo per il for(nell)o.
E cavalcando andai di far… claudicante, di rotte clavicole e vari calci nelle palle.
Perché sono zoccolo “duro”, impermeabilissimo ad essere amabile. Cari amatori, son un puledro che fa lercio. Ma meglio una sana sega nel recinto che un sugo per sfilar alle zoccole le cinture.

Kidman Nicolina

Vituperabile serpe di pelle come la porcella(na). La svestii in quattro e “quattrocchi” su felpati (p)assi. Sì, sono la “scopa” di “bastone” alla regina che quest’anno rimarrà agli Oscar con un palmo di naso. Asina e io stallone. La montai a Los Angeles, lei mi smontò al Chateau Marmont, facendosi… portare a letto dal portiere di notte un “calzone” da brava garza ad altri poi garzoni, compreso il (di)rettore.

Roberts Julietta

Questa pretty woman è oggi ‘na mezza bagascia indurita a cui non entrerebbe “teneramente” neanche se la sfianchi con un’asta. Di metallo, va “tallonata”, perché ha sorriso da cavalla. E se apre gli occhi all’amore, stai sicuro che è una matrona.
Questa non mi è “venuta” bene. A lei vengono i peggiori peni. Da cui le pene…

Sharon Castagna

Altra gallina vecchia che fa buon brodo. Un tempo sapeva come cuocertela in pa(de)lla. E te le spaccava di basi(li)c(o) instinct. A questa terrona arida, e già arsa, meglio la brulla Basilicata. Ove per emanciparsi bisogna studiar Agraria e non arare tale d’oro… “colato”. Insomma, meglio il burro delle vacche dei contadini lucani di Sharon dalle gambe divaricate…
Fine.
Sono solo tre.

Io non ho mai conosciuto sette buchi. Donne e uomini ne hanno tre.
E trinità sian la stronz(at)e.
Evviva l’orzata!

E Napoli?

Vedi il Vesuvio e poi muori!

Salutami a mammata!

Genius-Pop

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