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Jack, “dolce” Jack


08 Nov

 

Uccidimi delicatamente

Sono il primo a recensire You Don’t Know Jack, approdato anche da noi su Sky lo scorso Martedì 22 Marzo in prima serata col sottotitolo Il Dottor Morte.

Film per il canale americano HBO, per la Tv, dunque? Così sembra, ma questo è grande Cinema, davvero. Potete scommetterci.
E, film impegnati come questo, t’inducono a impegnarti un po’ di più di poesia, visto che scardinano nel profondo di emozioni spesso relegate a pura “merce” visiva. Film solido, di fotografia densa e acquosa, quasi raggelante, d’imbattibile fattura, con un Pacino superbo in una mimesi totale con Jack Kevorkian, forse meglio di lui, come asserisce il medico armeno intervistato nel “dietro le quinte”.
Jack Kevorkian, predicatore del suicidio assistito, compiuto su oltre centotrenta malati terminali, arrestato più volte, pronto a difendere, con gli artigli e scioperi della fame tra le sbarre, la sua battaglia per il diritto all’eutanasia.
Lo ribadiamo… Viso scarno ed emaciato, labbra sottili, naso adunco, grintoso e raggrinzito, ingobbito, così è il Kevorkian incarnato mirabilmente dal grande Al.
Uno strenuo difensore del diritto a morire per spezzare il dolore, per porre fine alla “tregua” insostenibile che lacera la pelle nei suoi spasmi.
Un Kevorkian fantasmatico, che cammina pensieroso, rannicchiato nella sua ossessione “folle”, sostenuto nella sua missione da amici e da una sorella quasi coetanea, grassa ma volitiva, osteggiato dai mass media e dai tutori dell'”ordine morale”, descritto come mostro e serial killer.
Film che t’induce a riflettere e pensarci sopra, a scrivere una mezza poesia…

Morte che ci cogli nel sonno rubandoci nell’ultimo respiro, nell’anelito mobile di uno straziante, stremante dolore.
I nostri occhi nell’ al di là, perpetuo, non assaggeranno l’amore dei colori della vita.
Addio in un tremolio vivido di palpebre ormai spente che dormono adesso nel buio eterno, il saluto misericordioso prima che le anime sofferenti si congedano nell’eroico, emblematico battito di ciglia che abbandonano il Mondo.

Sì, l’aldilà non esiste, esiste Bach e la sua musica, almeno “non è un personaggio inventato…”.
Ma questa morte è giusta?

Condannato a nove anni di detenzione, chi era e chi è Jack?
Voi lo conoscete?

(Stefano Falotico)

 

 

 

 

 

 

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