Da quando nacqui tale e tagliente, la mia bocca ama slabbrarli

11 Aug

 

Chi mi conosce sa che, se sei vuoi fottermi fra le cosce, te le sbriciolerò

Ricordo un Tempo in cui placavo me stesso, tappandomi nella “cucitura”, sempre poi riaperta delle cicatrici inguaribili, di gente che lacerava di “lame leziose” d’uno snob “acculturato” contro lo “smog” della mia sincerità. Io sono uno che “lo” dice, con peli sulla lingua di chi si sbarba solo per entrare nell'”esercito” dei gendarmi o dei germi sociali, fasulli di “prima vista” sobria.
Oggi, svegliandomi col canto d’una cresta già soffice nel caffè d’augurio mattutino, ho pensato: “Se chi fa per sé fa per tre è un uomo soddisfatto, a me piace suddividermi in più porzioni per altre r(e)azioni a base di pugni a spaccarli in più parti”. Poi, gustando l’aroma miscelata allo zucchero, mi son denudato dal pigiama, mi sono affacciato “al” balcone, come si dice in gergo, non so se anche a Gerico, e ho urlato chi sono alla vicina dirimpettaia, affascinata da una “scimmia” più sexy di suo marito, un gretto direttore dell’azienda più “ambita” di questa città di crumiri, un palazzo ove si consumano violenze giornaliere abominevoli, fra colleghi più pettegoli delle nonnette e “belle” donne a “uso” del capoufficio tra un “buffetto”, un distributore “automatico” e una palpatina-leccatina, un “cemento armato” ove campeggia la scritta: “Qui sfrutterò tutti perché io rubo anche la frutta, e frusto i miei dipendenti di mobbing che ne uccide il sentimento”.

Ah, non finirò mai di stupirmi degli uomini.
Da quando sono dei puberali, pensano a come guadagnar soldi per essere dei soldatini.
La razza femminile, poi, è solo “dominata”. Una casta, “castissima”, che vuole uno che le porti al mare fra un diamante e l’altro, ammirandosi nel letto fra una porcata meno appariscente e l’altra a danno dell’ano altrui, cioè l’amante, detta anche “La monaca che ama essere zoccola, e pregare a bassa voce durante l’atto apostolico”.

Io non “lo” nascondo proprio.
Questa società mi disgusta.
Mi ricordo che, vent’anni fa, era già un “miracolo” raccattare un porno, adesso un bambino può collegarsi, di maggiore età “confermata”, su un sito davvero “prelibato”, e vedere schizzi “svolazzanti” mentre già si sta afflosciando su una che prima alzò la temperatura.
Che “roba”, eh. C’è anche il “fermoimmagine” con l’opzione “Salva con nome”. Sì, da incorniciare quest’istante brado e animalesco quando, in “archivio”, ripescherai le origini primitive del “sapiens” che oggi ha il computermegapotenziato.

Adesso, questi “attori” sono degli idoli, per la massa(ggiatrice).
Le loro “imprese” vanno per la “maggiore”, eppure poi, quando si “scende” nella “realtà” quotidiana, nessuno vuole ammettere che, in casa, ha la collezione completa della “serie”: “La coccinella, all’occorrenza farfalla, ama far falli con tanto di gioco pericoloso a gambe tese”.

Li vedi, ammiccano sempre per peccare, e poi non confessano quando sono dei “ladroni!”.

Al che, chiamano un tizio, uno che dovrebbe rompermi il grugno per farmi stare zitto.
Mi “adesca” e mi tende un agguato, la classica “trappola per topi”.
Sconvolto, si accorge che ho già fatto ingiunzione all’Appello della sua “cappella”.
E, ritirandosi in mezzo alla sua melma, “consola” Salma, sua moglie, famosa prostituta che ha un lavoro come avvocatessa da parcella-porcella.

Ho detto tutto.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Gangs of New York (2002)
  2. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  3. Rocky V (1990)

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