Serie B! Il Bologna Football Club torna in B, son cazzi amari!

11 May

B, serie B, il Bologna torna nella serie “cadetta” dopo 6 anni “favolosi”: tutti i film calcistici da ultimo minuto… col fiato in gola

Ebbene, il verdetto è amarissimo, e una beffa per entrambe le squadre. Nello scontro diretto fra Bologna, appunto, e Catania, tenutosi nel “tutto esaurito” Renato Dall’Ara, con gli spalti frementi, nervosi allo spasmo, gremitissimi su tifoserie accanite e mai così tifose, valevole appunto per la salvezza al fine di rimanere nella categoria massima del campionato italiano, avviene il classico, tremendo “biscotto”, espressione “inculante” da “plof-siamo caduti nella merda” con cui, nel gergo sportivo, s’intende quel risultato che non serve a nessuna delle due, in questo caso, perché sebbene il Catania abbia vinto la combattutissima (di)sfida, ingerisce anche lei il boccone che più rancido non si può dato che, assieme proprio al Bologna, retrocede in B, e quindi la sua vittoria è a “doppio taglio”, una rasoiata al fegato da mettersi le mani nei capelli. Tanta fatica per nulla in quanto le dirette concorrenti, Sassuolo e Chievo, sbancano e condannano, ahia, la matematica non è un’opinione, al triste, mesto, inconsolabile pianto (non) catartico. Perché, volenti o nolenti, dobbiamo attenerci all’oscena constatazione e finisce, già con una giornata d’anticipo, l’arresa(si) competizione… Eh sì, siamo (di)scesi e, da bolognese, posso solo annotare sul taccuino l’odioso, oddio vorrei che tal (ri)sentimento rifuggisse dalla mie viscere e invece di più ira non appianabile ruggisce e fa star male, il ripensar a tale partita in “moviola” perentoria e sigillandomi/ci “laggiù” inevitabilmente alla forca nonostante le urla recriminatorie degli ultrà anche meno criminosi. Sì, Bologna ci sperava ed era andata in massa allo stadio, così anche donne e bambini “innocenti” ho visto, agghiacciato, mostruosamente inveire furiosamente, spappolati e distrutti, perché l’arbitro è stato uno stronzo devastante. Doveva fischiare quel fallo e invece ha lasciato correre… inutile borbottare, reclamare, far ricorso, perché il goal del Catania, appunto, sebbene favorito da una terna arbitrale distratta e peccaminosa di sba(di)glio (tragi)co(s)mico, ah ah, che “bellezza”, ha pigliato sol due (s)fottute “picconate” con una fava, eh già, bisogna sperare sin alla fine, vero Catania? A meno che le altre due “tristone”, Chievo e Sassuolo, nel nostro “paio di palle” ce le infilino isrionicamente in saccoccia inaspettatamente da sala operatoria in attesa di (non) esser (ri)animati una volta digerita la botta mortale. Che pasticciaccio, che grigliata di carni nostre macellate dalla mannaia della demiurgica classifica spietata, (in)sperata, credibile e basta piangere, su, sempre più giù, crudele, allucinante, macellaia come poche, a evirarci “tutti insieme appassionatamente”. Che ridere!

Doveva andare così, non c’è stata storia gloriosa sin dalle prime partite ingloriose. E il nostro presidentello degli “stivali”, più a sua Italietta basta che magni lui, ha fatto una campagna acquisti al risparmio, non azzeccandone, cosa gravissima, più nemmeno una. Ha ceduto la bandiera nostra più di diamante, Diamanti, l’unico che poteva cesellare parabole balistiche in cerca di (ris)catto centellinante almeno quella manciata di reti “sufficienti” per a galla restare e non affondare, cazzo, i suoi affondi eran fendenti micidiali…, ha dato via Gilardino, un altro che poteva appunto salvarci “in corner”. Eh sì, dai calci d’angolo, i suoi colpi di testa potevan mettere a segno qualche puntarello. Poi perché esonerare Pioli e pigliar quel pesciolino lesso di Ballardini? Complimenti, per la (retro)cessione. Sei un cesso, presidente! Merdoso! Tirategli anche lo sciacquone addosso! Sì, non basteranno cento punti di sutura per far sì che salga il nostro umore, data la tranciatura netta ai di noi cuori cuore interdetti, irrecuperabili, sbriciolati, scannati, fatti a pezzi. Ci riman solo da mangiar…  il vuoto così come, gelati, i nostri occhi fissaron l’aldilà increduli, constatando i costati “impanati” e soffocati.

Neanche Dio può far(ci) resuscitare, puttana la matematica!
Ops, palline in buca.

Comunque, il Cinema è meglio.

 

L’allenatore nel pallone

Goal!

Ultimo minuto

Italia-Germania 4-3

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