Un real True Detective dei serial, non killer

08 Jun

true_detective_foto_35

Ieri, grande successo ha ottenuto, specie su Facebook, la mia opinione sulle serie televisive. Ora, perdonatemi se, andando “fuori tema”, talvolta son stato irruento nella mia p(r)osa, ma è il mio carattere assai vorace a rendermi così rapace. Dell’arroganza faccio stil di vita mio bello, ed è un “solluchero” scrivere appassionatamente con fervore, in questi slanci poderosi di “scriteriata” ragione. Illuminato eppur non illuminista, portavoce del silenzio, poiché nella vita “reale” spesso son muto e invece nel privato straparlo, romantica-mente fanciullesco, ribadisco che non comprendo la (s)mania per i serial.

A parte Rust Cohle, pochi personaggi di “codeste” m’han portato ricchezza interiore, perché penso che spesso siano “costruiti” per allungare il brodo, con inutili affastellamenti di storie personali banali e psicologicamente sin troppo complicate nella lor studiata, appunto, complicanza. Più che complicazioni, diciamo che “patiscono” di retorica, di sentimenti allargati a dismisura per dilatare proprio i minutaggi, a scapito del divertimento, dell’intrattenimento, cagionatori/trici invece di noia e bocche aperte per gli sbadigli dinanzi ai lor “sbagli”.

E non mi sbaglio! No, non imbavagliatemi se ritengo le serie televisive una tremenda palla. Datevi a vite davvero vere, respiratela, andate da una donna e corteggiatela amorevolmente per amabili notti “esegetiche”, notti in cui, discinte, impareranno a discernere il piacere dell’uomo che non deve chiedere mai. Ah ah! Sì, ridetene di g(i)usto e poi sparatevi Game of Thrones, come spada de foco comanda.

Questo post è una stronzata, ma è stronzata che sa il “Falò” suo.
E la pace sia con voi.

 

di Stefano Falotico

Tags: , , , , ,

Leave a Reply

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)