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12 Ottobre 1492, Cristoforo Colombo scoprì l’America e io oggi, nel 2017, scopro l’acqua calda, riscaldandomi in Pacino


12 Oct

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Der Seefahrer Christoph Columbus (Gérard Depardieu) will die Erde mit dem Schiff umrunden. Ein waghalsiges und umstrittenes Unterfangen.

Der Seefahrer Christoph Columbus (Gérard Depardieu) will die Erde mit dem Schiff umrunden. Ein waghalsiges und umstrittenes Unterfangen.

Sì, ero un campione di memoria alle elementari e questa data non mi sfugge mai. Ero esperto di geografia e sapevo muovermi fra quei banchi “alimentari” con indubbia sfacciataggine da uomo già altolocato, da uomo-bambino che, fra matite e pennarelli, discerneva già il vero e, per sembrare piccolo, per farmi accettare dai miei compagni, fingevo di aver appena appreso l’alfabeto quando invero mi davo a letture caraibiche di più alta scuola, degne del mio essere un precoce Jack Sparrow. Sì, stati di follia pervasero molta della mia vita futura, ma giammai arenai il mio coraggio e son qui, nuovamente, alla scoperta dello stare coi piedi per terra. Debbo ammettere, non biasimatemi, che qualche anno fa venni corteggiato in maniera, oserei dire, oscena. Inserivo foto del mio viso su Facebook e venivo assalito da ninfomani ingorde della mia carne. Volevano spellarmi, rendermi ignudo per il “puro” piacere più materialista e suino. Ma declinai ogni offerta, sebbene qualcuna attentò non solo alla mia integrità sessuale ma volle i soldi spillarmi. Devo confessarvi che non è un periodo in cui navighi nell’oro. La mia vita attuale è sempre incerta, barcollante come una nave nella marea di emozioni perennemente cangianti. Ma comunque ben galleggio. Umori che cambiano temperatura del cuore nei venti di Libeccio mentre la massa si dà alla lettura di libracci. Datemi un abbraccio, mi barcameno e nessuno voglio menare. Sono un saggio alla Caronte che traghetta i peccatori verso lidi più speranzosi…

Ed ecco verso noi venir per nave

un vecchio, bianco per antico pelo,

gridando: guai a voi, anime prave

Non isperate mai veder lo cielo:

I’ vegno per menarvi a l’altra riva

ne le tenebre etterne, in caldo e ‘n gelo.

 

Eh sì, alcuni, quando dimagrisco e ho lo sguardo alienato-allucinato, sostengono che assomigli a Christopher Walken. Sempre meglio che a Claudio Santamaria. Sì, la Santa Maria, la più grande delle imbarcazioni di Cristoforo. Della Madonna! Una nave piena di persone in gamba che mai sarebbero andate a vedere quella porcata di Brutti e cattivi.

Invece, sono apparse le prime immagini di Al Pacino dal set di The Irishman. Un tizio ha ironizzato, dicendo che Pacino c’ha le tette… Questo cafone abbia rispetto del mitico Al, un attore che, vorrei ricordargli, è vicino alle ottanta primavere. Voglio vedere lui a quell’età. Considerando le sue offese da gorilla, deve star attento che a ottant’anni non abbia scoperto in ritardo di essere un babbuino.

Insomma, non siate né scemi né scimmie, cercate di scoprire sempre nuove americane. Ah ah. Sì, le americane son più selvagge… e, mi raccomando, fate i pesci lessi. Il pesce lesso è sempre meglio di quello in bianco. E siate delfini liberi dal branco.

 

di Stefano Falotico22448333_10209784030740345_8949344747720441345_n

Speciale elezioni USA, spunterà Berlusconi, gridando “Forza Messico!”


06 Nov

All’America preferisco la “riforma sanitaria” di Kathryn Bigelow: Kathryn, una stangona cineasta che non gioca a canasta e, di provocazioni, ti rompe le ossa di “stangate”

In quel delle “stelle e strisce”, striscian le prime indiscrezioni in merito al “quorum“. Tutti, infatti, hanno “a cuore” l’America, soprattutto dopo i danni che ha combinato alla nostra “cultura”, esterofila di liofilizzati a base di Blake Lively scosciata e telefilm istruttivi quanto un piatto di “zeppole” al sapor “vongola”.
Sitcom tragicomiche con tanto di “applause” telecomandato per “freddure” che mettono i brividi su (dis)connessa (un po’ da “commesse”) pelle accapponata nell’episodio “pirata” e “tirato” degli ex Friends, con tanto di “puttanata” (parafrasando Frassica Nino a proposito delle “imperdibili” puntate di Beautiful) in cui Jennifer Aniston invita, per la cena di Natale, il pezzo forte delle sue conquiste da “San Silvestro”, Harvey Keitel versione Babbo Natale che, di cattivo tenente, fagocita le sue tette nell’espressione: “Sono brutto come i peggiori negri ma stasera mi butto!“.
E, mentre ci dà voluttuosamente, “schizza” nell’urlo orgasmico da “nosocomio”: “Faccio di tutto per stare in te!”.
Jennifer comprenderà “interamente” che divorziare da Brad Pitt non fu un un gran “colpo”.

Sì, l’America (definizione “generalista” per identificare, geograficamente, il Paese della “cuccagna” alla Big Apple, ove chi vinse fu la faccia tosta Steve Jobs nel suo monopolio di consumismo e chi “perde” è invece chi ha una mente enciclopedica ma non sa usare iTunes perch’è un Duffy Duck, “inaffidabile”, alla Looney, sì alla Romney..., attenti, non confondetelo con Rooney del Manchester… “united“, si sa).
Se a Roma, strategicamente nel “colpo di Stato”, si “piazzò” l'”altare” dell'”imperator” Mussolini, al di là dell’oceano, oltre il coast to coast, i maiali spezzan le “costolette” con la guerrafondaia idiozia a propulsione di massa, abbindolata nell’oca allodola Kim Kardashian esportata di culo “assicurato” con Jennifer Lopez, per un “gemellaggio” da “stadio” che inneggia al “faccela vede’!” mondiale.

Sì, negli anni ’70 il Cinema di tal Nazione evolse miracolosamente dai melodrammi, ch’emularon i nostrani Matarazzo di Nazzari e di Rodolfo Valentino, il “sex” per i “materassi”, nella polemica impegnata innervata e sull’orlo della “crisi” con pomeriggi da cani e cuculi ove Jack Nicholson fu lobotomizzato come una bestia solo perché era un Uomo libero (dunque lo “istituzionalizzarono” nel suo “pollo” senz’ali della libertà, mentre Hugh Hefner scopava la sua “Rita Hayworth” di Playboy “pimpante” da coniglio della “cristologia” redemption per stimolar il prepuzio dei marines in Vietnam).

Oggi, è avvenuta un'”invisibile” regressione di contagion alla Steven Soderbergh, un “cinemino” che pretestuosamente vorrebe “dirla tutta” ma preferisce poi ripiegare in Channing Tatum che fa (tutte…) i piegamenti d’addominali sulla sua “cocco-bella”, nell’esultanza collettiva dei colletti bianchi.

Obama tien alto il pregiudizio razziale, con De Niro ad appoggiarlo, ché il Bob s’è sempre scopato le “nerone”, salvo eccezioni alla regola con Uma Thurman e Ashley Judd.
Oggi il Bob si fa accompagnare dall’hostess Grace Hightower.
Durante la presentazione di The fan, gli chiesero perché l’avesse sposata. La risposta del De Niro fu “laconica” ma secca come il suo personaggio di “coltelli“: – Perché, durante il “volo”, mi garantì un pompino perfetto nella cintura di sicurezza dell'”atterraggio morbido”.
Quindi, un buon partito… per non ripartire come attore.
Da allora, già, il Bob inanellò una serie di “cazzate” (in)sostenibili, tutta l'”opera omnia” di Ti presento i “miei” e il suo “nascosto nel buio“.

Silvio, qui in Italia, dopo un'”irreprensibile” mafiettina “travagliata” solo dagli attacchi di Michele Santoro, è stato finalmente “messo alle strette”. Accusato di frode per non far causa al peggio, cioè le sue “fregne”. Un po’ come l’Al Capone de Gli intoccabili.
Dopo le sue varie tettone av-“venne” lo smottamento tettonico al suo “programma elettorale” a base di “eiaculazioni” in “quelle” di Arcore, con tanto di Manuela Arcuri e la Minetti che, con Silvio, “cantava” a letto come Mina.

Vincerà Barack, l’unico a mio avviso che può salvar la baracca a noi “imbarcati”.

Poi, festeggerà con Bill Clinton nella “stanza orale”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

Clint Eastwood “al Super Bowl” per la vigoria della coscienza americana


08 Feb

 

Uno degli spot più popolari e di successo, prima del consueto Super Bowl, è stato quello della Chrysler, “Halftime in America”, recitato da Clint Eastwood:

 

Ascoltiamone, ieraticamente, come Lui, le testuali parole perentorie, da grande veterano:

It’s halftime. Both teams are in their locker room discussing what they can do to win this game in the second half,” Eastwood says in the spot. “It’s halftime in America, too. People are out of work and they’re hurting. And they’re all wondering what they’re going to do to make a comeback. And we’re all scared, because this isn’t a game. The people of Detroit know a little something about this. They almost lost everything. But we all pulled together, now Motor City is fighting again.

 

 

(Stefano Falotico)

 

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