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Il ca… o di Weinstein mette in discussione la serie “tv” di David O. Russell, mentre ripenso allo “scandalo” di Blade Runner 2049 con le ballerine giganti…


11 Oct

TRI-02411

Eh sì, adesso Amazon non vuole più associare il suo nome alla Weinstein Company, e pare che abbandonerà l’idea, che doveva essere di prossimissima realizzazione, di dar il via alle riprese della serie televisiva di David O. Russell con De Niro, Julianne Moore e Michael Shannon. Sarebbe un vero peccato perché questa serie televisiva aveva, sulla carta, tutti i crismi per essere un evento. Il costo, ben 160 milioni di dollari, è un altro problema perché, a quanto pare, la Weinstein Company non avrebbe ancora sborsato una lira di “liquidazione”. Insomma, “in somma”, questioni da wolf of Wall Street su cui io capisco poco. Mi limito a dire che mi attizzava molto l’idea di una serie che sembrava possedere i requisiti per essere davvero innovativa e anche eccentrica. Spero davvero, in cuor mio, sconvolto da questa triste notizia, che Amazon trovi altri partner per non far cadere il progetto nella stanza dei ricordi…

La ragazza dei ricordi, sì, di Blade Runner 2049. Un’attrice dal volto delicatissimo e quasi commovente, ma uno dei “pezzi” più deboli dell’intero film, con tanto di torte di compleanno “digitalizzate” degne dei peggiori fotogrammi dell’inguardabile A.I. di Spielberg. Insomma, “grazie” a Villeneuve, abbiamo scoperto che un ricordo “indimenticabile”, davvero “formativo”, sono dei bambini che spengono le candeline. E poco altro. Insomma, abbiamo sintetizzato così l’animo umano di un’intera esistenza. Una scena che potrebbe essere presa in prestito come “tutorial” per i nuovi grafici-pubblicitari della nostra società di plastica. Bella roba, brutta quanto almeno quelle ballerine giganti che sculettano per le strade piovose e “incinte” di smog, con la nudista “tuttofare”-concubina-latino-americana-cubana-cubista che risponde al nome di Ana de Armas, una che è passata sotto la “lente d’ingrandimento” del Weinstein, che la raccomandò per Hands of Stone. Eh sì, mani di pietra, mani che ti fanno un lavoro da farti dimenticare gli stress della vita avveniristica e “c(r)ol(l)ante”. Ti fa svenare… Ma che sguardo svenevole, non si svendette, no, come no? Lo sa Ryan Gosling, un androide dal cuore umano e anche dall’uccello di “cristallo”, che si scioglie dolce come il finale del film fra la neve e STELLINE, care starlette. Anzi, future star da letto.

Insomma, il film più montato dell’anno. Ma Harvey se ne frega intanto del divorzio, ancora “monta” e si dà di nuovo all’ozio. Potete metterci la mano sul “fuoco”. Lui è lo “zio”, e ha le mani “in pasta” dappertutto. Si rialzerà. A lui credo importi che, nonostante le bott(an)e, possa “rialzarlo” previo cura “riabilitativa” del cazzo.

di Stefano FaloticoBLADE RUNNER 2049

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