Il Professore sancisce ancora Sergio Leone

10 Oct

C’era un volta un Uomo, oggi è ingigantito nei suoi mille volti. Egli, l’arcano e supremo, voltò dagli avvoltoi, li avvolse di nastro (isolante) e poi non sparò loro che pensarono fosse scomparso, dopo averlo “cosparso”, ma ricomparve tutto appariscente fra chi vive solo d’apparenza fra quattro pareti del suo piccolo cervello

Una brezza “scoscesa”, arcuata si terge in me e, nel frattempo, l’umanità è “indaffarata” nelle solite corse all’oro, da bidoni che si celan dietro maschere dorate ma son solo bidelli d’una vita non spesa, solo a far le spese e “pesarsi”, stressarsi e (s)tirarsi. Bighelloni coi “righelli” ad alterare le loro stesse prospettive, malsane ottiche da miopi o da “preti” presbiti.
Sentenziano di plebiscito con la “proboscide”, scudisciano e se “lo” dormono fra i cuscini.
Il loro mo(t)to di vita, di “gravità” alle caste, è “Il fico”, ma io mi copro solo di nudo passeggiar fra la gente, traviata da troppa “carne al fuoco”, “stufata” che sbuffa e annoiata che s'”annoda”.

Falotico, in mezzo a quest’orticaria, lancia le rose e si slancia lanceolato, “allacciato” solo alle cinture di sicurezza del suo (manu)brio che scorazza a Tempo libero, fottendo chi sfotte e picchiando chi pensa solo alla “botta(na)”.
Botte piena e moglie ubriaca?
E allora “ingroppiamola”, di glup alla “scaloppina” con del buon vino nello “scantinato”, ove “scarpineremo” di “mascarpone” nella cena del nostro Piacere.
Da gustare issando i calici e sollevandole la gonna, per levarci dalle palle gli ignobili e, di nobiltà, “appallottolarla” nelle “nevi” che si sciolgono di forti, sto(r)iche, mitiche ed erotiche imprese leggendarie da prodi delle leve.
Da mastini nel martirio, nel Martini che brinda con Lisa e, appunto, dallo “Snow” la “riscalda” da Don. Era un po’ “down” e ora sta (tirami)su…

Così, il Falotico, narra della sua “risalita” appunto.
Da rain man a Jerry Maguire il passo (non) è stato breve. Ma ora è lunghissimo… Non è coperto di soldi, ma scopre tutte sotto le coperte.
Voi, (scopa)tori, soverchiaste le regole del genio “vergine”.
E il genio vi punì, soprattutto lì.

Perché Falotico è come Noodles, un “bambino” cresciuto che tratta malissimo il vecchissimo Max, ex amico corrotto, a cui porge un “Vaffanculo!” di enorme gentilezza, inducendolo al suicidio, poi si avvia lungo la sua strada, nella sua enorme immensità, come Sergio Leone su musica di Morricone.

Applauso!

Per chi (non) l’ha o avesse visto, eccolo qua, ancora.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Per qualche dollaro in più (1965)
  2. Gran Torino (2008)
  3. C’era una volta in America (1984)


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