Posts Tagged ‘Donald Trump’

Coronavirus, stato di fascismo, Sean Penn che delira in modo autoritario, rinnegando Mystic River, Pasolini e tutto questo gran casino per colpa di chi, come Macron, tacque… lavandosene le mani


22 Mar

Richard+Gere+IFC+Cinema+Society+Host+Screening+b7-VLGcbr1Bl

In stati di forza maggiore, anche la gente più menefreghista si raccoglie giustamente in preghiera.

Finalmente, discolpandosi dai suoi oscurantismi e dalla quarantena mentale che la ibernò e imprigionò in schematismi a quanto a pare ancora non debellati. Difficilmente sbudellabili, no, superabili nonostante, da più di vent’anni, sia sopraggiunto il nuovo millennio. Per cui io presupposi che, superando la data fatidica di questa sogliola, no, soglia che corrisponde alla cifra 2000, le persone rinsavissero e moderassero i loro preoccupanti, ahinoi incurabili, eh sì, squallidi bigottismi.

Molta gente vivrà sempre nel coprifuoco delle anguste pareti soffocanti delle loro mentalità retrograde, ottuse, facinorose, stupidamente e vi(ri)lmente vigorose, incriminando il prossimo per adattarlo a uno stile di vita ignorante e pusillanime, basato su una falsa competizione assai pericolosa.

No, non sono nei riguardi di persone così, oh no, nient’affatto screanzato, maleducato, cafone o testardo.

Nemmeno voglio sottoporle a un j’accuse tremendo quale si meriterebbero. Anziché sbraitare e inveire in modo disordinato e sguaiato, chiedo cortesemente loro che si guardino allo specchio, recitando in modo sacrosanto un mea culpa potente, abrasivamente annerente ogni loro giammai sconfessata sconcezza arrogante e, sinceramente, da malati di mente insanabilmente.

Siamo di fronte a una tragedia annunciata.

Sì, i più competenti organi della sanità mondiale avvertirono e avvisarono, anzitempo, i capi di governo degli stati più economicamente sviluppati. Mettendoli in guardia in merito ai possibili, per l’appunto, nefasti sviluppi che tale contagio ferocemente non arginabile avrebbe scatenato non solo negli equilibri socio-politici stessi, bensì nei confronti del bene dell’umanità tutta così come pensammo, erroneamente, potesse essere. Un’umanità lesa nel suo amor proprio. Eppure non ancora arresa.

Venderemo cara la pelle, anche le palle. Anzi, avete le palle o cazzeggiate?

Il coronavirus sta mietendo vittime sproporzionatamente, ora dopo ora, incessabilmente. Cosicché, i metodi restrittivi e gli assai tardivi, inutili provvedimenti attuati oltre tempo massimo, ahinoi, si stanno rivelando fallimentari e forse ancora peggiori, dunque più immondamente deleteri di questo morbo che non si può prevenire con un vaccino da morbillo. Parliamo di un morbo che provoca sintomi come la poliomielite.

Per superare questa crisi, non solo respiratoria, dobbiamo spremerci le meningi. Dobbiamo arrivare a un’idea costruttiva che non ci provochi dolori inauditi come la meningite.

Molti medici errarono. Erranti o erronei? Nel senso che peregrinarono a vuoto o che sbagliarono? Sì, lo furono…

Fallaci! Ci vorrebbe Oriana!

Dopo l’impazzare di tanti virologi che, nelle ultime settimane, si affannarono a fornire spiegazioni più o meno plausibili, inerenti gli stati d’uno statuto, no, stato così oramai allarmante e forse irrecuperabilmente pazzesco, avremo lo spopolare e il pullulare, come funghi, di psicologi per sanare gli scompensi generati presso le persone che, distrutte e destrutturate dal terrore indotto loro da decreti legislativi effettuati, eh sì, ripeto… tardivamente, stanno addirittura pensando a un imminente suicidio (in)evitabile.

La gente, oh sì, sta impazzendo. Senza la sua consueta, normalissima uscita il sabato sera, si sente morire.

Asfissia(re)!

Conobbi un ragazzo che perse la testa per Consuelo, comunque. Non per le uscite consuete. Anche se poi è la stessa coscia, no, cosa.

Senza Consuelo, non usciva (per) niente… Al che si diede all’onanismo appartato, libero da sguardi indiscreti privo di oltraggi al pudore. Ah ah.

Forse non ebbe tutti i torti quest’uomo deluso, non so se peloso. Gli vidi il viso e basta, Consuelo gli vide, spero per lui, qualcos’altro.

Chi ammazzò Pasolini? Giuseppe Pelosi?!

Io vissi periodi inimmaginabili di solitudine, la seppi gestire, anzi no. Quindi posso comprendere tutte le persone che, limitate nella loro inalienabile libertà personale, si sentano oggigiorno sperdute e onestamente asfissiate. Una vita, donne e uomini miei, da reclusi, una vita sprofondata nell’agonico dolore della tetraggine più silenziosa e cupa. È tutto chiuso!

Una vita da lupi, anzi da agnellini sgozzati. E se, metaforicamente e non, emettendo lamenti, vorrete slegare le catene angarianti che vi stanno immobilizzando in una vita pantofolaia e casalinga, triste e mortifera, prevedo per voi altre reprimende.

Che vita, in una parola, straziante.

Bando alle ciance!

La gente infatti, angosciata e divorata dalla più allucinante paura tremenda, grida mortificata. Rimpiangendo perfino già la sua vita di merda dalla nascita.

Sì, molti pensano… mah, prima non è che andasse benissimo. Lo prendemmo sempre in culo. Ci chiudemmo nei riguardi del mondo. Adesso, va peggio. Almeno prima c’incularono. Adesso manco quel godimento masochistico. Comunque, cuciniamo. Tanto al ristorante non possiamo andare. Ora qualcosa mastichiamo.

Obesità a gogò, à gogo.

Aspettando Godot!

Capolavoro di Samuel Beckett su pazzi che aspettano la manna dal cielo.

Speriamo che almeno non chiudano pure i supermercati. Quella, sì, che sarebbe un’inculata. Più che altro, un suicidio di massa lento e terrificante. Per l’appunto… Vai di anoressia, di bulimia! Vai di abulia e di apatia!

Sì, chiusero le elementari, le scuole medie, le superiori e le università. Fra poco chiuderanno anche i negozi di alimentari.

Sta andando a puttane la catena alimentare! Perché prima, no? Gianni Agnelli, dall’attico del suo essere avvocato, padrone della FIAT, mangiò tutti e soprattutto tutte.

– Donna, vuoi lavorare? Prima, fammi il lavoretto!

 

Ah, la gente della famiglia Agnelli, quindi tifosa della Juventus, no, la gente anela disperatamente un tempo isperato che spera che avvenga quanto prima, in cui uscire di casa, festeggiando allegramente.

Brindando appassionatamente, esorcizzando gli orrifici, finalmente scongiurati timori dissoltisi come neve al sole dopo tanto rigido inverno.

Sì, sarete sghiacciati e potrete ritornare ad amoreggiare calorosamente di giorno come si confà a ogni uomo che vuole vivere un po’ di salubre normalità. E che cazzo! Ah ah! Amoreggiare per modo di dire.

Vi dico subito che, se siete poveri, dopo i trent’anni non credo che amoreggerete molto. No, non dico che dobbiate andare a troie. Ma le donne vogliono i soldi. Anche gli uomini. Ah ah.

Il Falò ne sa una più del diavolo. Poiché il diavolo è lui. Egli è Lucifero, l’angelo cacciato dal Paradiso.

Tanto in paradiso stanno sempre in quarantena. Non si può scopare, non si può bere, non si può neanche andare in bagno per praticare la minzione.

Sì, in paradiso vi sono solo anime beatificate. Beatificate di che? È un’esistenza al di là della vita. Cioè, è una vita inesistente. Ah ah.

E che cos’è quel film? Paranormal Activity? Una di queste sere piazzerò la mia fotocamera in direzione del mio letto. Filmerò me che dormo. Poi, andrò in cucina. Tornerò con una faccia da Marilyn Manson e il mio film, girato in dormiveglia da semi-sonnambulo, sarà campione d’incassi.

Tanto la gente dorme, dei film non capisce nulla.

Ma ci rendiamo conto? E quell’altra stronzata? The Blair Witch Project?

Sì, domani filmerò me stesso che uscirà/ò di casa…, sì, per chiedere lo zucchero alla vicina. Solo quello, però. È una strega. Almeno non è cattiva. Bona sicuramente non lo è, fidatevi. Non è bona, sì, è però almeno buona.

Oh, se dovesse chiudere la Coop, certamente la mia vicina saprà darmi da mangiare. Da cui il detto, vecchia gallina fa buon brodo.

Ah, umanità cinta in raccoglimento, così intristita e notturna, avvinghiata nella morsa tentacolare di robuste, castranti reprimende purtroppo analoghe alle assurde normative agghiaccianti più memori d’ere oscurantistiche, sì, oscenamente fascistiche.

Siamo cascati forse nell’era del proibizionismo. L’alcol non è proibito ma nemmeno quelli dell’alcolisti anonimi possono riunirsi da sobri. Kevin Costner inchiappettò Al Capone/De Niro in The Untouchables di De Palma.

Prevedo pochi culi che mostreranno le chiappe chiare a Palma di Maiorca.

Guarderemo il film L’orca assassina con Bo Derek e, dinanzi a lei, saremo Tarzan…

Ma quale orco! Ma quale porco! Sono un uomo che conosce Edgar Allan Poe più di come tua sorella conosca il tuo amichetto. Fidati. Io lessi tutti i racconti di Poe, anche a letto. Tua sorella volle sbattere l’amico tuo pisello, paesello, pischello… a letto, lo guardò negli occhi, s’accorse che fu incerto sul da farsi e pensò… va be’, cambiamo pagina. Con questo, è capitolo chiuso.

Ah ah.

Bandito tutto. Tranne i banditi che, fregandosene del bando emesso da Conte, furoreggiano ugualmente a briglia sciolta dopo aver gozzovigliato, tacitamente e criminosamente, alla faccia dei coglioni che stanno rispettando le regole. Chi tace, acconsente. Noi, giusti, acconsentimmo anche se è dura resistere. La notte si fa sempre più dolorosa, oh, miei puri! E che siamo più grulli, oh, miei brilli?

Ha ragione il Joker.

Che urla quel Donald Trump? La folla è in rivolta, la Francia si sta prendendo le sue colpe, i proibizionisti adesso capiscono che la situazione andava fermata prima.

È degenerata!

Di mio, riesco sempre a conservare un self control impeccabile.

Ci vuole karma e sangue freddo…

Bevo un caffè della Segafredo e me ne frego.

Sono un uomo che muove il cucchiaino, nella tazzina, in modo triviale come Bob De Niro di C’era una volta in America.

Un gesto talmente volgare da rasentare l’epico più memorabile.

Presto, figlioli, sarà in vendita il mio nuovo capolavoro letterario.

Almeno per Pasqua, se non potrete magnare come degli animali, potrete finalmente leggere e aprire… la vostra testa. Comunque, evviva le uova.

Abbiamo l’art. 650. Se si trasgredisce, si rischiano tre mesi di carcere o di arresti domiciliari, oppure un’ammenda.

Io fui fermato dalla polizia pur essendo in regola. Ma si abusa.

Ogni scusa è buona per far sì che un cittadino normale paghi multe assurde cosicché il governo avrà i soldi per sanare l’ingeneratosi debito pubblico mostruoso. I poliziotti sono stati incaricati da Alec Baldwin di Americani, eh sì, non di vendere coltelli, bensì di praticare ed emettere denunce sgozzanti gli stipendi, come se nulla fosse, per non essere licenziati e fare carriera in modo, per l’appunto, abusivo, illecito. Molto (dis)onestamente. Diciamocela!

Il capo della polizia:

– Bene, figliuolo. Sei di pattuglia sino a mezzanotte. Se, domattina, non avrò sulla mia scrivania duecento denunce, ti ficcherò in carcere.

– Sia fatto, comandante.

 

Cosicché, ben venga che siano fermati e semmai perfino arrestati i trasgressori più cretini che, sugli attici privati, organizzano rave parties da debosciati. Ma non puniamo e denunciamo chi, di certo, non ha i soldi di Sean Penn. Altro idiota che vorrebbe mobilitare l’esercito. Già in Mystic River commise un errore, anzi, un tragico orrore. Ammazzò il suo miglior amico poiché lo ritenne responsabile dell’omicidio di sua figlia. Qui si fa di tutta erba un fascio! Eh sì.

Pasolini ammonì in merito. Fu lapidario. Conte adottò l’estrema ratio e non il buon senso.

Ma prima avrebbe dovuta adottarla. Non ora.

E sapete che vi dico, miei poveri cristi? Richard Gere è un bell’uomo anche ora che ha una certa età. Ah ah.

di Stefano Falotico

JOKER attaccato dall’intellighenzia trumpiana, le fake news, le notizie distorte, la società dei torti e delle ingiustizie ma stanno tutti zitti e continuano a stroncare


05 Oct

joker phoenix

Ieri, sotto la mia splendida recensione di Joker, da me visto in anteprima mondiale allo scorso Festival di Venezia, un vile figuro, ovviamente camuffatosi sotto identità falsa, ha mandato un commento alquanto spregevole e non giustificato.

RECENSIONE ILLEGGIBILE!

Sarà incomprensibile per lui, essere poco intelligibile. Ché, non sapendo leggere fra le righe, è fermo alle scolastiche banalità e si prese, anzi prese, di totale licenza, la facoltà non universitaria bensì gratuita di sindacare sulla mia libertà d’espressione poetica, pregna del mio cuore innamoratosi di tale Joker amabilissimo. Un pagliaccio che spinge!

Una recensione, la mia, sofisticata ma non solipsistica, sono a volte un sofista ma, se volessi, potrei reinterpretare Point Break, immedesimandomi sia in Keanu Reeves che nel compianto Patrick Swayze. In quanto son oggi pure un surfista, domani al circo un clown e un simpatico battutista. Perciò, perché no, perfino un trapezista, un leone, poi ancora Elephant Man che ascolta Lucio Battisti.

Sì, diamoci al battistero, lasciate stare i monasteri.

Gesù fece sì che Lazzaro risorgesse. Io sono un lazzarone. Dunque, esigo che dinanzi a me si reincarni Giovanni Battista.

Miei giudeo-cristiani, non più obliatemi. Donne, oliatemi. Sì, in voi sarò benedetto rinascente, immergendomene risorgimentale come Cristo che, dopo i pianti della Madonna e di Maddalena, mangiò un risotto, no, fu risorto.

Sì, mi tuffo nel fiume più famoso della Giordania in quanto uomo libero come Bruno Giordano. No, quello fu un calciatore. Volevo dire, come Giordano Bruno.

Alessandria esulterà, no, Alessandra godrà, Letizia con me sarà letiziosa, voglio sia Tiziana che Giordana.

Ah ah.

Ora, un commento offensivo e denigratorio va sempre, a prescindere, giustificato.

Innanzitutto, sono uno scrittore e i miei testi sono in vendita presso le maggiori catene librarie online, tutti redatti con estremo puntiglio, depositati legalmente e dotati di giusto codice ISBN.

Ovviamente, da tempo, ogni mio libro è giustificato. Sapete che significhi… giustificato?

Cioè non allineato né a Destra né a Sinistra, bensì perfettamente bilanciato, centrato. Oggi appartenente allo schieramento democratico, domani semi-moderato, quindi pazzo scatenato. Ah ah.

Vengo da più parti accusato di essere auto-riferito. Dunque, quando scrivo un libro o recensisco un film, mi s’imputa di aver travisato il senso del film e d’averlo adattato alla mia visione del mondo.

Alcuni mi danno del disadattato. Ebbene, piuttosto che essere uniformato a questa società improntata alla falsità, preferisco perennemente, senza vergogna alcuna e gogne, dissociarmene.

Poiché all’uomo mediamente conforme prediligerò sempre un uomo semmai all’apparenza pure deforme ma magnificamente nell’anima, rispetto a tale omologato mondo di mostri, difforme.

Un freak, insomma. Un uomo malinconico che canta Domenico Modugno e la sua Vecchio Frack.

Sì, sono Fracchia, mie belve umane. Sì, sono un monello come Charles Chaplin in tali sbiaditi Tempi moderni.

Evviva i fricchettoni, mie castigate racchie.

Sì, tutti i film e le serie televisive sono la storia della mia vita, non lo sapevate? Ah ah.

Cosicché, The Night Of è la mia tragedia filmata da Steven Zaillian.

E nella prima stagione di True Detective quel predicatore nasconde molti scheletri nell’armadio.

Sì, ecco perché, essendo io Arthur Fleck, Bill Camp e Shea Whigham mi danno la caccia.

Ah ah, che burlone che sono.

Molti però mi danno del coglione. Sono soltanto dei poveri bambagioni.

Ora, io sono nato a Bologna.

A Bologna vi sono due licei classici, il Galvani e il Minghetti. Sono scuole classiste. Peraltro, il Galvani viene considerato di classe A mentre il Minghetti è da sempre declassato come istituto inferiore.

Smettiamola con le scremature! Tanto, il latte parzialmente scremato costa uguale anche per uno senza neppure la licenza elementare!

L’Aldini Valeriani non è vero che sia frequentato solamente da ragazzi già disperati che, nonostante siano riusciti a diplomarsi, finiranno emarginati e che, per consolarsi dalle inculate bestiali, passeranno le serate a bersi una valeriana.

So per certo, ad esempio, che un mio amico passa le sue sere con Valeria e lei, malgrado glielo beva tutto, non crede alla stronzata secondo cui Joker sarebbe una puttanata.

Questo lo afferma una certa intellighenzia di gente repubblicana senza molta intelligenza. Gente ricca sfondata che beve solo il tè. Queste persone hanno sfondato?

Sì, ma nessuna bella donna. Ah ah.

Da me, questa gentaglia avrà solo un tiè!

– Barista, mi serva un altro caffè.

Cameriera, mi serva quella serva lì. Sì, aveva ragione Totò, la serva serve…

 

Abbasso i fascisti come Donald Trump. Siamo sulla rampa di lancio.

E io amerò sempre quell’ex gran figa che di cognome fa ancora Prampolini, in quanto adorai le sue gambe, bellissime come quelle di Tania Cagnotto, quando a Riccione le esibì perfino a un malvagio ciccione sul trampolino.

Il quale, dopo un’accurata dieta al suo panzone e al suo cervello da troione, è migliorato parecchio sia esteticamente che eticamente, eppure è rimasto un cazzone.

Di mio, che posso dirvi?

Datemi una scala in DO maggiore e partirò in quinta a scendere le scale con far da buffone.

A proposito, lei sa che cos’è quella macchia sospetta sui miei pantaloni?

Lei lo sa, signora?

Come fa a saperlo?

E dire che non ha chiesto la risposta al dottor Balanzone.

Ah ah.

 

Ricordate: oggi sono una pulce, domani un pulcino, fra tre giorni Pulcinella.

Poi Arlecchino e, se mi va, non farò più il bravo bambino ma sarò nel culino di una bella bambolina.

Ah ah.

 

di Stefano Falotico

Salve, sono l’avvocato di De Niro nella disputa che il mio assistito ha contro Trump


01 Jun

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Mi presento. Sono l’avvocato di De Niro, quello di Pacino invece è The Devil’s Advocate. Io non sono mai stato un Keanu Reeves, sebbene abbia passato molti Point Break. Adesso, finalmente rinsaldato, mi son venduto al for(n)o dei saldi e De Niro mi ha acquistato a basso prezzo. Sì, De Niro usa i suoi soldi in maniera più redditizia, io sono un avvocaticchio e mi accontento di poco. Il suo amico Joe Pesci docet, fu Mio cugino Vincenzo. E questa causa non sarà un Casinò, mettete l’accento se volete sulla “o” di Otranto, cari uomini di Taranto. De Niro in questi giorni ha ritirato un dottorato “honoris causa”, d’altronde, uomini di cause, speriamo ad “affetto” e non effetto, De Niro lasciò gli studi superiori ma è colto in maniera superiore. Egli poi è volato a Toronto per promuovere la sua catena di ristoranti Nobu. In questi giorni, Robert, forse “affaticato” dalle riprese di War with Grandpa, si è lasciato andare a dichiarazioni poco simpatiche nei confronti del Presidente di Fuga da New York. Sì, il presidente di che? Egli sostiene che l’America sia tramutata in una stupida commedia e vari “uomini” su YouTube hanno colto l’occasione, servita, devo ammettere, da De Niro sul piatto d’argento, per ricordargli che proprio Lui non dovrebbe parlare, essendo stato il protagonista di film come Vi presento i nostri e Nonno scatenato. Ma io invece esigo che De Niro si scateni, che sia raging bull contro Trump. Egli è The King of Comedy e quindi tutto può, sebbene una scema (che mi denunci pure) su Twitter sostiene che De Niro sia oramai solo un clown poveraccio.

Costei, di cui non farò nome e cognome ma in privato vi darò il suo numero di cellulare e anche l’uccello del suo ragazzo, se siete omosessuali, non conosce la filmografia del mio assistito e Dio l’assista, benedicendo la sua indubbia ignoranza. Il mio assistito in questi giorni sta riscuotendo molti plausi della Critica per The Wizard of Lies, e quindi un uomo così non può essere accusato di dir bugie.

E poi sarà The Irishman, uno che fa il culo a tutti. Questa è la mia arringa, ora datemi una meringa, minchia.

E soprattutto, vostro onore, De Niro non è Tiziano Ferro. Non possiamo imputargli canzonette, ma solo quattro filmetti.

Se non viene capito il mio umorismo crudo, noleggiatevi The Comedian.

Robert De Niro & Jane Rosenthal on Tribeca, New Projects, and Trump


23 Apr

Il motto di Trump: ho vinto i nemici perdendo ad Amici, ah ah


14 Nov

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Trump possiede, dietro quest’apparenza da uomo compos(i)to e inquisitorio, una brillantezza da colui che fu leccato da Ivana, da cui Ivanka.

Uomo che non risulta simpatico e dunque non può vincere in Italia ma affermarsi in un Paese ove non si viene selezionati per ricevere un iPhone in regalo ma per regalarsi questo sogno: sei stato selezionato per vincere.

Insomma, Trump non va a vedere i film di Malick, e n’è ben fiero.

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Una tragedia di proporzioni cosmiche si è abbattuta sul mondo, Trump è il Presidente


09 Nov

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Choc agghiacciante nel mondo, un risveglio turbolento nell’incredulità generale. Quella ch’era fino a ieri una farsa, la pantomima ridicola di un esaltato guerrafondaio e sessista, si è trasformata, per “volere” degli americani, in una realtà da libro di Stephen King. Donald Trump è ufficialmente il quarantacinquesimo Presidente degli Stati Uniti d’America. Ha battuto la Clinton, come (non) era prevedibile. Perché i democratici, stavolta, hanno sbagliato, troppo convinti di farcela “facilmente”, campagna elettorale e si sono affidati, in un “Paese” ancora troppo maschilista, appunto a una donna. Scalzata nel fotofinish dal tycoon arci-miliardario, più da Circolo Arci e circense che umano. Un mostro è salito al potere più alto, al “vertice” del carrozzone mondiale e prevedo, non solo io, sciagure, calamità, guerre mondiali, sanità tranciata, ricchezza già ai ricc(h)i e povertà che scatenerà faide, lotte tribali, presone incarcerate per (non) aver commesso il “fallo”, ritorsioni, “siccità” mentale e dunque impensabili drammi collettivi.

Ma questa è l’America e Robert De Niro “ha perso l’aereo”.

 

di Stefano Falotico

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Se De Niro ce l’ha contro Donald Trump, io “ce l’ho” per cazzo mio


08 Oct

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Avrete assistito al video che ivi propongo in cui De Niro, imbufalito per “esigenze” di copione, fa campagna pubblicitaria alla Clinton insultando “gravosamente” il candidato repubblicano alle presidenziali, cioè Silvio Berlusconi d’America.

Egli, con (ar)dire “ingenuo”, da querela, offende Trump definendolo un ma(ia)le, un cane, un idiota imbarazzante al quale desidererebbe “fornire” un pugno in faccia.

De Niro ha le sue ragioni, perché conosce il wag the dog per spingere la Clinton a fare un pompino allo stagista, no, statista inaspettato Trump.

Io, invece, con accento oggi meridionale e domani nordico sullo scantinato, no, scandinavo ubriaco in allegretto tristanzuolo, sollecito la mia mente a inacidirsi maggiormente essendo “uovo” da strapazzare e da taluni perfino considerato pazzo in quanto non (omologa)bile al “gioco di palle” di massa(ggiattrici), uomo, non caporale e nemmeno pollo, no, politico, eppur apolide, probabilmente policromo.

De Niro guadagnò milioni di dollaroni e ancor ne “fruisce” con Dirty Grandpa, laddove il goliardico si fa cinepanettone di “puntura” nel culetto sociale, solidale alla “fierezza” dell’uccello libero da pensionato che sa quanto (non) è un coglione. Fottere, fottere, fottere è sempre stato il mot(t)o perpetuo degli States “un(i)ti” d’America e anche De Niro, “attoreggiando” e volendo vincere Oscar, s’adeguò al puttanazzo, no, all’andazzo.

Il problema è alla base. La gente disoccupata viene “occupata” solo da emarginazioni stigmatizzanti, Cristo vien preso pel culo dal terrorismo “nietzschiano” dei cattolici finto religiosi e poi ce la prendiamo con l’Islam quando tutti, tranne me, usano maschere per acquisire privilegi, e in questo delinquere non m’adatto, non m’annetto, “bombardando” solo me di antidepressivi per reggere alla foll(i)a altrui.

Tutti si accapigliano per partecipare al grande fratello prima ancora di esser “VI(S)P(i)” e Teresa coltiva le patate non dando la sua “fritta” e “venuta” col buco nonostante cuocia la torta di “mele”.

Di mio, tiro a campare, segandomi da solo.

Io non mi schiero con nessuno, son Chris Walken de La zona morta e so che, in fondo, sia destra che sinistra son guerrafondaie. Sono però un personaggio atomico, alle volte autonomo. Soprattutto masturbatorio, sostanzial-mente uno che sa il “fallo” suo, no, scusate, il Falotico di tua sorella, che “viene” con me e vota per te. Chi fa da sé (ne) fa infatti per tre. Ai cazzi miei ci pen(s)o io, al cazzone tuo ci penserà l’assistenza.

Eppur m’incazzo. Ridere. Grazie, applauso.udep_d16_03391

di Stefano Falotico

Il fascino pasciuto di De Niro, Heart of Sarajevo


15 Aug

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Clint ha ragione su Donald Trump?


05 Aug

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Sì, ha ragione.

Fuori, sta piovendo. Una pioggia “caduca” che germoglia allo sbiadire d’una società per la quale nessuno, tranne Clint e pochi altri, fan polemica.

È una società che invece va “polemizzata”. E Clint, sebbene abbia sollevato “scandalo” con le sue dichiarazioni, non ha tutti i tor(t)i.

È una generazione che si è tristemente infighettata, usa a mangiare riso al mare invece di melanzane e pizze e che non saprebbe né vorrebbe più girare film rudi e maschi, notturni e “tormentati” come I guerrieri della notte. Una generazione che, se dovesse filmare un nuovo Mystic River, lo appesantirebbe con forti annotazioni cattolico-moralistiche da distruggere ogni fotogramma sincero lagrimante rabbia.

E che non sa più ribellarsi a un sistema che impone mode, tendenze e costumi da “froci”.

Una pussy generation che è capace, oggi, oh mio Dio, di acclamare robaccia come Suicide Squad di quel degenerato di David Ayer, uno che non conosce l’abbecedario non solo del Cinema ma nemmeno della vita, “fumettizzando” storie che meriterebbero più “sangue” puro.

Oggi, veniamo invasi da “educatori”, da moralizzatori, da castigatori delle nostre irose e vivaddio “ludiche” emozioni, castrati da meccanismi “oliati”, da odiare, di compostezza e “sana” giustezza.

Che ipocrisia immonda.

E la guerra, quando sussistono condizioni estreme alla quale non ci si può opporre ma combatterla per affermare i diritti umani contro i terroristici attacchi, io dico, come Clint e Trump, che va fatta, purtroppo sì.

Non “femminilizziamoci” in Hilary Clinton, viviamo per la nostra umanità allegra, alle volte, come deve essere, cupa e fosca, non fottiamoci, stronzi. Andate a fanculo con le vostre regole da “commercialisti” dell’esistenza.

Grande Clint, io l’appoggio.

 

di Stefano Falotico

SEAN PENN stars in Warner Bros. Pictures' and Village Roadshow Pictures' drama Mystic River, a Malpaso Production also starring Tim Robbins, Kevin Bacon and Laurence Fishburne. PHOTOGRAPHS TO BE USED SOLELY FOR ADVERTISING, PROMOTION, PUBLICITY OR REVIEWS OF THIS SPECIFIC MOTION PICTURE AND TO REMAIN THE PROPERTY OF THE STUDIO. NOT FOR SALE OR REDISTRIBUTION

SEAN PENN stars in Warner Bros. Pictures’ and Village Roadshow Pictures’ drama Mystic River, a Malpaso Production also starring Tim Robbins, Kevin Bacon and Laurence Fishburne.
PHOTOGRAPHS TO BE USED SOLELY FOR ADVERTISING, PROMOTION, PUBLICITY OR REVIEWS OF THIS SPECIFIC MOTION PICTURE AND TO REMAIN THE PROPERTY OF THE STUDIO. NOT FOR SALE OR REDISTRIBUTION

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)