Posts Tagged ‘Joker’

Falò canta BACIAMI ANCORA by Jovanotti & I’m on Fire di Bruce Springsteen! Ed Enrico Silvestrin?


15 Apr

Falò canta JOVANOTTI (Baciami ancora), legge BLACK DAHLIA e il suo nuovo opus sarà ‘pornografico’!

0:01, incipit… non del libro.

1:58, Baciami ancora.

3:00, Rocky & Adriana, Joker doppiato da Adriano Giannini. 3:20, Il cielo in una stanza di Mina?

4:25.

5:21 (Super)Fantozzi. E Andrea Roncato?

7:01, freddura!

8:08, preview.

9:48, sono uguale a Woody Allen? Eh eh.

10:57, nel bel mezzo di un tramezzino, oh oh. Altro che Dante Alighieri.

12:35, il nuovo film di Paul Schrader con Richard Gere (ex) bello.

13:47, vi piace la Ferrari? Ih ih (14:12).

14:29, non poco mi allupo, no, alludo a Scomodi omicidi (Mulholland Falls)? Preferite Julianne Moore, la mora o la bionda? Quindi, un aneddoto erotico, no, sol alla Falotico, oh oh.

15:26, non si taglia nulla, ah ah.

16:53, Aaron Eckhart, 17:49, Nella società degli uomini… Amy Brenneman. E Heat

21:30.

21:30. Quindi, Elisabeth Shue e due Elizabeth, Hurley e Berkley. Mentre Hugh Grant?

26:56, Checco Zalone smentì un famoso luogo comune.

 

di Stefano Falotico

 

NAPOLEON by Ridley Scott with JOAQUIN PHOENIX – Trailer Reaction? Meglio il mio JOKER, real GENIUS!


10 Jul

Napoleon PhoenixPosso permettermi di essere volutamente demenziale. Osè, no, oso dire geniale. Io non sono imperatore di nulla, neppure di Capri, citandovi ivi un film con Totò ma son indiscutibilmente il Principe! Forse di Gotham City o della risata? Ah ah.

Il Falò, un GENIUS, pure Pop! – Attore, imitatore, narratore, recensore, scrittore, cari untori!


06 Apr

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Sì, Ferruccio Amendola è stato uno dei peggiori doppiatori italiani di sempre, Sorry.


21 Jul

Ne sento di cavolate e di doppiaggi pessimi. Con tanto di accento romanesco da se famo du’ spaghi. E che fine farà Mario Draghi? Sì, non appartiene al Sacro Ordine dei Dragoni come Il divo di Paolo Sorrentino? No, come Gary Oldman del Dracula di Bram Stoker? This Must Be the Place, clown alla Fellini.

L’Italia è come ne La dolce vita. In cui apparve Adriano Celentano. E, dopo mezzo secolo, a quando il nuovo programma televisivo con la rediviva Raffaella Carrà? Ah ah.

Dinanzi a me, siete come Sbirulino. Necessitate del rinforzino. Forza, dateci dentro. Oh, miei bambini, nani e cretini. Inetti, incapaci totali, retrivi, conformisti, tradizionalisti, nostalgici, pessimi imitatori copioni da Tik Tok, ignorantoni e furfanti, lestofanti e uomini elefanti. Mangiate delle caramelline Tic Tac. E voi, sì, voi, donne stupide, piccoline e sciocchine, mostrate minigonne e bikini, oh, mie birichine, continuate ad osannare Il conte Tacchia e ora alzate i tacchi. Parla THE MASTER.

Ove un grande Philip Seymour Hoffman “curò” Joaquin Phoenix con un rivoluzionario metodo alla Dario Fo. Ma la “scienza ufficiale” non volle dargli retta. Volle, metaforicamente, infilarlo a entrambi nel retto. Perché, si sa, la “rettitudine” e lo schiavismo alle istituzione farisee, eh già, rendono l’uomo infelice e poco libero. L’uomo “vero”, è ovvio, ah ah, si sente appagato se è un demente come quasi tutti.

Poi, Phoenix, in Joker, impazzì di nuovo. Ah, ma assomiglia costui al Falò.

Non vuole stare zitto e buono come un bravo ragazzino e ottuso soldatino. Sembra anche Michael Shannon di Revolutionary Road. Eh già. Se volete la verità, questa è. Se volete gli “idioti”, a voglia… quanti ne troverete. Che “amici”, “se ride e se balla”, se fanno du’ canne(lloni) e ‘an vedi quanto so’ bon’.

 

di Stefano Falotico

Ferruccio Amendola

Indubbiamente, I am pirla o un san(t)o: KILLERS OF THE FLOWER MOON con DiCaprio & De Niro a Venezia?


28 Jun

Monica Bellucci Passion Christ Gibson

Prima o poi, come in Scanners di David Cronenberg, la mia testa, sovraffollata più di una sala alla kermesse veneziana, scoppierà. Dopo anni in cui condussi una vita da Willem Dafoe de L’ultima tentazione di Cristo, anzi, peggio, cioè come Santo Stefano (nomen omen), dopo essermi sverginato nel 2003, varie volte, non solo in maniera onanistica, qualcos’altro è scoppiato. Sì, mi sono accoppiato varie volte.

Per l’esattezza, pienamente a livello carnale, con tre donne diverse. Facciamo cinque e mezzo perché vanno calcolati anche vari baci e leccate. Anche ai gelati al cioccolato. Quindi, si monta, il tutto ammonta, dai, arrotondiamo a sei ed eviriamo, no, evitiamo, per piacere, i Sette Peccati Capitali, ah ah. Per questa “colpa” veniale, volete accopparmi?

Suvvia, non mettetemi in croce. D’altronde, chi è senza peccato scagli la prima pietra. I miei genitori rinnegarono nostro Signore, no, le tradizioni di famiglia e mi chiamarono, per l’appunto, Stefano, anziché come mio nonno materno che si chiamò Pietro. Natio d’un paesino vicino Matera ove, dopo Pier Paolo Pasolini de Il vangelo secondo Matteo, il regista-attore di Braveheart, sotto citato, girò la sua passione…

Ma passione di che? Sì, Gibson avrà trombato almeno cento donne, cornificandole più di Lucifero… e ho detto tutto…

Non so se riuscirete a cogliere tutti i riferimenti cinematografico-letterari da me stesso diluitivi in tale video che, a volte, senz’ombra del diavolo, no, di dubbio, passa di pelo, no, di palo in frasca.

Il J. Edgar Hoover di Public Enemies di Michael Mann è Billy Crudup. Uno che, come il Falò, nei panni di Tommy Marcano da adulto in Sleepers, venne… salvato da padre Bobby, ovviamente De Niro (scusate, lo dice il “nomignolo” per cui è simpaticamente, presso i cinefili, noto). Nel film Innocenza infranta, sotto gli occhi gelosi del fratello Joaquin Phoenix, trombò Jennifer Connelly. Anche nella vita reale, prima di Paul Bettany, eh eh.

Joaquin Phoenix, infatti, prima di perdere la testa come in Scanners e in Joker, ah ah, fu anche un povero cristo, per l’appunto e ho detto tutto, eh eh, in Magdalene. Ove non conobbe, però, Barbara Hershey e Monica Bellucci di The Passion of The Christ ad opera del poc’anzi menzionatovi Mel Gibson, bensì la sua attuale moglie, ovvero Rooney Mara.

Tornando al Crudup, l’avrei visto bene al posto di Dafoe nel Pasolini di Abel Ferrara.

Mentre, in The Good Shepherd di e con De Niro stesso, interpretò un personaggio ambiguo. De Niro produsse anche The Stage Beauty…

Comunque, rimanga fra noi, bando alle ciance, Leonardo DiCaprio di Shutter Island è Stefano Falotico.

Falotico, famoso Mickey Rourke di Bologna e soprattutto di Angel Heart.

Nel mio libro a venire, cioè Il commissario Falò, sostengo nuovamente che Mefistofele è vergine. Sì, a prescindere dal fal… o, no, fatto che, ne L’esorcista di William Friedkin, a possedere (peraltro solo mefistofelicamente, no, metafisicamente) Linda Blair fu Pazuzu e non Belzebù, pare che all’inferno finiscano le anime dannate che non potranno più, eternamente, godere dei piaceri sessuali. Anche in Paradiso. Ah, bella roba. Voi veramente credete che Gesù fu partorito in vitro dallo spazio? Io ho gli occhi vitrei.

Soprattutto, pensate davvero che Gesù sia esistito? Perché, se siete dei credenti cristiani a cui, dinanzi a tale domanda storica, su cui si basa quasi tutto il (retro) pensiero occidentale della tematica umanistica, quasi calvinista, della colpa-redenzione e non so se ascensione con annessi complessi psicologici freudiani-junghiani, verrà… questo non poco atroce dubbio, non posso prendervi sul serio, pagliacci.

Chi ha orecchie per intendere, intenda… se lo volete fare dietro le tendine, non sono fatti miei.

Di mio, sono Dante Alighieri o Dante Cruciani de I soliti ignoti? E invece chi siete voi nelle vostre notti? Buonanotte. Non voglio sanificarmi né sacrificarmi, neanche scarnificarmi o santificarmi!

 

di Stefano Falotico

Auguri sinceri, davvero sinceri di NATALE, di SANTO STEFANO e del figlio (di) Pasquale!


24 Dec

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Questa non è blasfemia, è sana goliardia. Trattasi, dico, si tratta di un chiaro e netto attacco ai creduloni della catto-borghesia che fa rima con ipocrisia. Mentre io, nei miei libri, amo scrivere (di) rime baciate, facendo sì che ogni enigma combaci. Stasera, festeggerete, mangiando(vi) anche di baci, non solo Perugina? E tu, dico a te, sì, sei perugino, cioè di Perugia, o sei un Gianduiotto? Il cioccolatino omonimo? No, il vezzeggiativo con cui si sfottono i cosiddetti adulti tromboni come Balanzone che, pensando di appartenere alla crema pasticciera, no, alla crêpe con la Nutella, no, alla crème de la crème, mangiano e leccano i cretini che sono, no, il famoso cremino preparato alla gelateria di San Luca sui colli bolognesi. Canzone per cui, il leader che fu dei Lùnapop, divenne famoso non solo a Bologna. Ora, costui guadagna miliardi, cantando una delle peggiori canzoni della storia, cioè Colibrì. Invece io vi dico che, coi libri, vale a dire leggendoli molto di più di ciò che fate abitualmente, potrete diventare vagamente simili a me e a Daniele Silvestri. Il quale cantò tale ritornello:

Mi era sembrato di notare un fatto poco chiaro Come una specie di governo ma di terza mano Con un programma mai approvato che però seguiamo E neanche posso non votare Perché non votiamo

Dunque, QUALI ALIBI.

Dato che amate lavorare, lavorate. Il GeniusPop è nato per essere un genio, appunto e appuntatevelo, mica un Cremonini da quattro soldi e bambagioni che non siete altro. Se volete favorire, uomini e donne nati svantaggiati, altresì detti sfavoriti e minorati mentali, cioè figli di un dio minore, diciamocela francamente come dio comanda, appunto, comprate i miei libri. Mica balle colossali come quelle contenute nel libro più venduto al mondo? Non vi pare, no? Ah ah.

di Stefano Falotico

Pasolini era un genio ma anche un uomo troppo polemico – I quattro gran pagliacci più belli e duri della storia


15 Aug

Falotico

Pier Paolo Pasolini non si discute. Però, fra molti suoi film e libri eccezionali, fra molte sue parole straordinarie, a ben vedere e leggere, vi ravviso anche molta frustrazione.

Basterebbe questa sua storica frase a dimostrazione del mio Teorema:

Li ho visti, li ho visti in folla a Ferragosto. Erano l’immagine della frenesia più insolente. Ponevano un tale impegno nel divertirsi a tutti i costi, che parevano in uno stato di «raptus»: era difficile non considerarli spregevoli o comunque colpevolmente incoscienti.

(Pier Paolo Pasolini)
Ecco, a Pasolini che fregava della felicità degli altri? Talvolta, era invidioso come Michael Wincott de Il corvo? Secondo me, sì.

Detto questo, in Italia abbondano i luoghi affollati a Ferragosto? Anche. Soprattutto, abbondano i luoghi comuni…

Vi faccio un esempio. Se un uomo ha una vita non diversa, sessualmente parlando, bensì solamente diversa dalla massa, la massa gli vuole far credere di essere, in ogni senso, un diverso. Poiché imperano, ahinoi, ancora le discriminazioni omofobiche e razzistiche.

Di mio, solo perché non mi sveglio la mattina e svolgo un lavoro mediocre, ricevo offese bulliste delle più vergognose e deplorevoli.

Non sono omosessuale ma la gente ignorante si dimostra più burina del Pelosi e ti dice che devi avere più pelo sullo stomaco. Scusate, se sono abbastanza glabro, devo diventare uno scimmione?

Non capisco.

Fatto sta che ci tengo alla mia “diversità”. In un mondo cinico, sono romantico come tutti i “grandi pagliacci”. Sono “stupido” come loro, eterno adolescente come loro, sono quello che sono e vi dirò di più, spesso non prendo sonno.

Semplicemente perché soffro d’insonnia? No, perché è finito ferragosto ma non si riesce a dormire.

Dei tamarri, sotto casa mia, all’una di notte fanno casino. Ah ah.

Amo Joker, Eric Draven, Cheyenne di This Must Be the Place e Robin Williams de La leggenda del re pescatore.

 

di Stefano Falotico

Amici, state sereni: se Spike Lee commise una gaffe micidiale al Festival di Cannes, lui, regista di Fa’ la cosa giusta, nella vita potete sbagliare quanto volete


18 Jul

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Eh sì, abbiamo assistito, anzi assistemmo (ormai è già passato remoto eppur questa cosa qui sarà eterna, ah ah, sempre nei cinefili presente) a una delle più clamorose papere di tutti i tempi.

In diretta mondiale, Spike Lee, mica il mio meccanico Leonardo di un’autofficina collocata nel quartiere Santa Viola di Bologna, dunque mica uno da cui ce lo si sarebbe potuto aspettare, a cui nessuno chiese, chiede e chiederà mai di presenziare a Cannes in veste di Presidente di Giuria, mica la mia vicina di casa Angela, la cui maggiore preoccupazione attuale nella vita è cucinare un pranzo domenicale non troppo salato, eh già, Spike Lee, primo nero, per dirla da suo attore ex feticcio Samuel L. Jackson, primo nigger nella storia della Settima Arte ad essere a capo del festival dei festival. Insomma, parliamo del regista di tanti capolavori. Ed è inutile che ve li elenchi. Presidente quest’anno, in quel della Costa Azzurra, del festival cinematografico più importante del mondo. Lui che inserì, in Inside Man, la lesbica Jodie Foster, Palma d’oro alla carriera, neanche a farlo apposta, donandole una minigonna che non poco attizzò Denzel Washington. Un Nerone che tutte brucia a mo’ di Ricky Johnson, Prince Yahshua, Isiah Maxwell e tanti bei neretti molto dotati. Uomini che s’incarnano bene nella parte, ah ah, dalla “classe” però lontana anni luce da Sidney Poitier. Comunque interprete storico, quest’ultimo, del primo amore interraziale, che ne so, non con Kagney Linn Karter, bensì con Katharine Houghton/Joanna Drayton di Indovina chi viene a cena?

Be’, pare anche con John Cena abbia cenato con molte attrici di Los Angeles. Quelle delle zone basse, non certamente Julianne Moore di Lontano dal paradiso. Ah ah.

Posso dirvi una cosa, Dennis Quaid è un playboy a tutt’oggi, nonostante sia più rifatto delle donne rifatte che si fa.

Eh già, il nostro Nanni Moretti lo prese in quel posto come Kendra Lust da John Cena. Ah ah.

Sì, io sono un cinefilo toutcourt, cioè a tutto tonto, no, a tutto tondo e non mi faccio… mancare mai nulla. Son uomo mai messo a novanta, bensì son uomo che la guarda a 360°.

Sì, non solo nel Cinema normale vanno ora di monta, no, di moda le panoramiche in 3D.

Ci mancano solo gli odori alla John Waters e abbiamo completato l’opera.

Ebbene, dopo la gaffe colossale di Warren Beatty & Faye Dunaway (rispettivamente l’ex uomo più sciupafemmine di un pornoattore americano e la donna più strafatta del suo personaggio di debosciata-bagascia di gran cuore di Barfly, ah ah) agli Oscar di qualche anno fa quando annunciarono, erroneamente, come vincitore La La Land al posto di Moonlight, edizione degli Academy Awards molto nera, Spike Lee annunciò il film winner a pochi minuti dall’inizio della cerimonia. Capisco, anche per lui è arrivata la sua La 25ª ora. Comunque, rimanga fra noi, Spike utilizza quegli occhiali da mezzo cieco dopo una notte trascorsa con Rosario Dawson. Sì, fu fuso da Rosario. Da cui la canzone The Fuse di Springsteen. Le so tutte, ah ah. Che posso dirvi? Nella mia vita, mi dissero tutti Fa’ la cosa giusta. Ma io feci sempre scelte sbagliate alla pari di De Niro che rifiutò questo film di Spike Lee. Comunque, stasera non so che film guardare. Potreste consigliarmene uno? No, scusate. Ho visto più film di voi. Ah ah. E, su questa freddura, scivolo nella notte, tenendo al guinzaglio il pipistrello. Sì, odio Batman, io sono Joker. Sì, sono uguale a Matt Damon di Rounders – Il giocatore. Se un vostro amico come Edward Norton ha dei problemi, non chiamate Mr. Wolf di Pulp Fiction.

"Rat mal, wer zum Essen kommt". Im Bild: Joey (Katharine Houghton) und John (Sidney Poitier) wollen heiraten - doch beider Eltern laufen gegen diese Verbindung Sturm. SENDUNG: ORF2, SA, 06.05.2006, 11:10 UHR. - Veroeffentlichung fuer Pressezwecke honorarfrei ausschliesslich im Zusammenhang mit oben genannter Sendung des ORF bei Urhebernennung. Foto:ORF/-. Andere Verwendung honorarpflichtig und nur nach schriftlicher Genehmigung der Abteilung ORF/GOEK-Photographie. Copyright:ORF-PHOTOGRAPHIE, Wuerzburggasse 30, A-1136 Wien, Tel. +43-(0)1-87878-14383.

“Rat mal, wer zum Essen kommt”. Im Bild: Joey (Katharine Houghton) und John (Sidney Poitier) wollen heiraten – doch beider Eltern laufen gegen diese Verbindung Sturm. SENDUNG: ORF2, SA, 06.05.2006, 11:10 UHR. – Veroeffentlichung fuer Pressezwecke honorarfrei ausschliesslich im Zusammenhang mit oben genannter Sendung des ORF bei Urhebernennung. Foto:ORF/-. Andere Verwendung honorarpflichtig und nur nach schriftlicher Genehmigung der Abteilung ORF/GOEK-Photographie. Copyright:ORF-PHOTOGRAPHIE, Wuerzburggasse 30, A-1136 Wien, Tel. +43-(0)1-87878-14383.

Vi piace, inoltre, Birdman?

Purtroppo, non sono alto come Ed Norton. Ma la mia faccia che vi dice?norton il giocatorestefano falotico

rosario dawson 25 ora

di Stefano Falotico

La maieutica di F. Frusciante e il suo accanimento, immotivato e troppo radicato nei confronti della nuova Critica e dei ragazzi esuberanti


22 Jun

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Ho assistito pressoché integralmente, lasciandomi emotivamente e sensibilmente coinvolgere in più punti, indubbiamente rimarchevoli e nient’affatto trascurabili, al video YouTube intitolato esattamente (NON) CRITICARE IL CINEMA:: LIVE SHOW :: feat. FEDERICO FRUSCIANTE.

Del quale subito, immantinente, oserei dire subitaneamente, essendo io sofista della Lingua italiana, ne obietto per l’appunto l’intestazione. Perché, infatti, dopo Cinema vi è uno spazio e poi ci troviamo due… :: Puntini di sospensione. Video trasmesso in live streaming non molto tempo fa, anzi recentissimamente, cioè in data 2 Giugno 2021. Video realizzato dai Licaoni Videoproduzioni che, nel giro di poche ore, ha ottenuto, ottenne, ah ah, la bellezza stimabile di ben 33.614 visualizzazioni. Destinate ad accrescersi spasmodicamente. Grandi numeroni, niente da dire e porgo dunque ai Licaoni gran complimentoni. Ospite di tale puntata suddetta, avvenuta all’inizio per l’appunto di tale Giugno dal clima precocemente torrido e afoso, dunque in questa condizione climatica italiana umidiccia e sudata, il solito esimio ed egregio uomo dai capelli tinti, naturali o dalla barba grigia, dalla parlata toscana non sempre forbita eppur forse, se non erudita, almeno schietta, verace e voracemente furbetta, vale a dire F. Frusciante, il quale deve molto del suo attuale successo agli stessi Licaoni, avendo lui pressoché esordito con loro da youtuber adesso ottenente tanti iscritti e migliaia di soldoni, no, di pecoroni che pendono inappellabilmente dai suoi labbroni? No, Fede è uomo-omone gestore d’una videoteca che fa del suo folclore gran calore e clamore, chiamata Videodrome, oramai in tutta Italia divenuta molto famosa e, parimenti, lui stesso è oramai diventato incommensurabilmente ma soprattutto incontestabilmente, eh sì, guai a contraddirlo, l’imbattibile fenomeno del web della cinematografica Critica fai da te. Egli è al di là di ogni generazione! Secondo il motto chi fa da sé fa per tre. Eh eh. Fede forse non ci appare, sempre e impeccabilmente, come un lord inglese da ora del tè (a differenza della breve descrizione a piè di video sottostante) poiché, a differenza degli uomini inglesi cresciuti a Regina d’Inghilterra, ortodossia protestante, calma olimpica infrangibile e altamente inconfutabile, detta altresì in forma esterofila di matrice anglosassone, appunto, self control inappuntabile, denominabile anche come morigeratezza incriticabile e assai lodabile, ecco… poiché spesso perde la pazienza e si lascia, come si suol dire, prendendovi, no, prendere la mano… seguitelo! Apprendete! Egli è il Messia! Ah ah. Lui, livornese di origine controllata, fece una comparsata in Bomber con Bud Spencer mentre, in questo video, indossa un giubbotto di pelle ricordante quello di Ghost Rider. Insomma, Frusciante è un metallaro dalla forza carismatica impressionante, non veste il blazer e odia Nic Cage/Johnny Blaze. A dire di Fede, sono solo 7 8 i cinecomic degni di nota. Considera Joker di Todd Phillips una monnezza e, come tutti sanno, non manca occasione per stroncare a tamburo battente tutti i film di Michael Bay & Zack Snyder, senz’eccezione alcuna. A volte, non ama neanche tanto Christopher Nolan. In tutta fede, Fede è uomo di ampia cultura da autodidatta con la terza media, è l’uomo che non deve chiedere mai agli altri un consiglio di Cinema e/o Musica, in quanto convinto di possederne sempre la verità in tasca, è un assolutista dei più comunisti-nazifascisti contro chi non la pensa come lui, è figlio della Toscana legata ancora, retoricamente e in forma tristemente passatistico-nostalgica, a un’era oramai scomparsa da lotte di classe a mo’ di Novecento di Bertolucci od Elio Petri, è un opinionista inopinabile dall’ego disumano, è potente e indistruttibile uomo di sostanza o è, sostanzialmente, uno con la panza che vive in modo senziente e non da deficiente anche ogni stronzata che spara svergognatamente da uomo, qual è, graniticamente ruspante, irriverente, immotivatamente saccente e presuntuoso al limite del Seme della follia di John Carpenter? Poniamoci la domanda in merito alla sua megagalattica “ignoranza” spacciata per sapienza cinefila delle più immensamente sconsiderate, no, interroghiamoci a riguardo di tale uomo che fa della Critica pura la sua ragione di vivere principale ma non è mai autocritico né autoironico per quanto concerne, sì, riguarda almeno il suo taglio di capelli poco ameno da Wes Studi de L’ultimo dei Mohicani di Michael Mann. Dopo questa, me mena… mi menerà ma quanto se la mena.

Secondo Frusciante, Daniel Day-Lewis è il più grande attore vivente e, sempre a suo avviso, gli attori non valgono un cazzo poiché è il regista quello che conta. E, senza Michael Mann dietro la macchina da presa, Tom Cruise non avrebbe mai recitato benissimo in Collateral.  Ok, boomer… Espressione, quest’ultima, che lui, non a torto comunque, critica… in modo sacrosanto. Ma, dall’alto di quale presunta superiorità deduttiva, costui fa della supponenza, della sua convinzione di essere il più intelligente in materia della Settima Arte più pregiata, la sua fiera ragione dogmatica del suo Credo inappellabile, Credo anche dei suoi seguaci irriducibili tenuto a immutabile FEDE, secondo il quale ammette di non aver mai capito nulla di Lirica ma di possedere un’innata e inaudita sensibilità per l’appunto divinatorio-artistica di natura cinematografico-esegetica-musicale profetica e lungimirante da Frusciante il più grande, unica e al di sopra della media generale? Egli detta legge ma non vuol essere un caporale, odia pure il capitalismo e non è un edonista. Odia Hitler, disprezza Salvini e urla che il Dams non serve a nulla se uno si laurei senza mai aver visto un film di Fritz Lang. Perché mai lui pensa che, ad esempio, Scorsese abbia girato Taxi Driver soltanto dopo aver guardato tutti i film del mondo?  Si stupisce anche che uno che si dichiari regista non conosca Arthur Penn, eppur partecipò a un cortometraggio di Daniele Misischia, director di The End? L’inferno fuori, prossimamente de Il mostro della cripta, quando Misischia non aveva, dati alla mano su Facebook, ancora Casinò… visto. Certo che Misischia, da me stesso contestato in passato in forma puramente goliardica e non cattiva, è un regista. Checché se ne dica. Ma ancora tanti importanti film non ha visto né forse vedrà. Si cresce, d’altra parte, s’involve e poi ci si evolve, si sbaglia e s’impara, questa è la vita. D’altronde, prima Frusciante dichiara, con orgoglio imbarazzante, di non voler prendere lezioni di Cinema da nessuno, in quanto, eh, si capisce… lui ne capisce ma gli altri no, eh sì, poi sostiene che a vent’anni non si può capirne, altresì asserendo che lui, a circa dieci anni d’età, aveva già compreso Peter Greenaway. Cazzo! Dunque, un’altra domanda sorge spontanea. È Frusciante il Dalai Lama di Kundun? Sì, egli è un illuminato piccolo Buddha bertolucciano-scorsesiano irrinunciabile ma, purtroppo, sebbene io ami tantissimo il nostro Scorsese venerato e già succitato, Silence non è un capolavoro esagerato. Semplicemente, trattasi, d’un ottimo film esteticamente molto affascinante, però sbilanciato, troppo studiato, troppo calcolato, troppo poco arrabbiato. È l’opera di uno Scorsese nemmeno più spiritualmente combattuto, bensì troppo appagato. Quindi, sa mio Frusciante che, a prescindere dai nostri accesi diverbi e incresciosi litigi, la stimo. Ma, per cortesia, lasci stare la borghesia e permetta che ogni generazione cresca pur sbagliando.  Così sia. Poiché, lo so, lei ne ha passate tante, caro Frusciante. Ma mi appare datato, ben lontano dai suoi tempi dorati, lei è adesso nell’anima arido e un po’ imbambolato. Anche un po’, sinceramente, frustrato. Lei ha già troppo vissuto, anche di suo interiore e virtuale vissuto in modo videodrome… leggermente di riflesso, introiettando troppo Enrico Ghezzi, “acculturandosi” di troppe teorie lette e date per assodate, giammai praticate, di troppe riviste e di troppo imbrodarsi infinito e autocratico, lei cita Craxi ma sta invecchiando spaventosamente da arrogante. Lei è Vittorio Sgarbi? Scusi, non voglio esserle sgarbato. Va rivisto. Seduta stante. Frusciante, mi dia retta, lei non ha nulla da dire? No, ci mancherebbe. Non ha niente da dimostrare. Viva! Cristo di dio! Il sottoscritto le porse, dal vivo, gli auguri di più immediata guarigione verso sua moglie. La quale, mi spiace veramente, che sia stata ammalata. Ricordi, Frusciante, la frase finale pronunciata da Nicole Kidman in Eyes Wide Shut. Ecco perché Kubrick è stato un genio. Inutile perdere tempo in spiegazioni rompicapo.  La vita e il Cinema, la Musica e la bellezza sono leggiadria e vanno vissuti con più soavità e armonia. Ah, evviva la poesia. Altrimenti, tutto diventa una patetica nostalgia, una sterile e controproducente, inappagante litania. Una precoce e preoccupante senilità mortifera. È un bravo ragazzo, Frusciante. La finisca però, per l’amor del cielo, anche se siamo sia io che lei atei, con le sue “meravigliose” monografie.  Usciamo tutti noi da un orrendo periodo nefasto e scuro cagionatoci dal Covid. Al che, un uomo, il quale parve già morto e sepolto, ovvero il Falotico, un bel giorno rispuntò e con questo libro fuori se ne saltò.  In effetti, devo dare ragione ai miei detrattori. Costoro, degli impostori, devono guidare il trattore e lasciare stare il Falò. Poiché, diciamocela, non c’è paragone.

 

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di Stefano Falotico

Ah ah ah!


29 May

In questa società, io riconosco le mie colpe, ammetto i miei sbagli e, come dico io, i miei sbadigli. I miei esistenziali assopimenti. Mentre molta gente censura, ricatta, boicotta e, con le intimidazioni, vuole piegarti al loro solipsismo, al loro egoismo, al loro arrivismo. Come vedete, posso fingere di aver accettato le regole ma, al solito, riacquisisco coscienza e mi ribello giustamente. Sono infermabile e vero, cari esseri falsi, bugiardi, mentitori che vi spacciate per influencer e mentori. Siete deboli e patetici. Vi leccate in modo vergognoso, vi appoggiate in modo schifoso.idolo

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)