Posts Tagged ‘Twin Peaks’

È meglio Donnarumma o Dougie Jones?


18 Jun

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Il caso Donnarumma sta “emozionando” l’Italia e si aprono dibattiti su trasmissioni calcistiche, ove alcuni l’attaccano, altri lo difendono. Il signor Gianluigi, “in arte” Gigio, di soli diciotto anni e molto ano, ha rifiutato un contratto quinquennale col Milan della cifra-ingaggio di cinque milioni di Euro a stagione, propendendo col suo “procuratore” Raiola per il Real Madrid. Così, mentre a Londra la gente muore travolta da incendi forse dolosi, Gigio non ha tempo per “bruciarsi” e preferisce guadagnare subito somme vertiginose come un grattacielo in fiamme. Al che, in questo schifo, forse do ragione a Dougie Jones, il lynchiano personaggio che mi sta attualmente coinvolgendo, un “tonto” che, grazie a poteri miracolosi, miracolistico sa illuminare di soave bellezza il mondo, essendo comunque un Mr. Jackpot. E Harry Styles canta la sua hit mentre un’altra zoccolina se l’alliscia “sgommando” col suo guercio, al suono dell’ignoranza popolare e del “metterla a frutto” in modo “prematurato” come la supercazzola.

Stasera, è il turno del gelato alla sola nocciola…


Fuoco cammina con me
, sostiene Donnarumma, una faccia da fesso, come no, come pochi.

E a De Niro, al Tribeca, cresce il panzone!twinpeaksdougiejones.0 (1) 00371808 697043178

di Stefano Falotico

David “Twin Peaks” Lynch a Cannes, ed è di nuovo capolavoro


26 May

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Molti non l’hanno già capito, lo snobbano e lo liquidano con frasi superficiali. Impera in loro non l’Inland Empire bensì la “critica” che non sa guardare oltre il proprio naso. Lynch ne possiede uno di cartilagine sinuosa nei fotogrammi liquidi della sua maestosità e se ne frega bellamente, fregiandosi a settant’anni suonati del suo ciuffo alla Elvis Presley, come docet il suo Sailor di Cuore selvaggio. Stamane, al primo fiorir allegro e melanconico al contempo di una nuova giornata tediosa, mi balzò “in capo” di scrivere un libro lynchiano, ma poi mi ricordai che già ne scrissi e altri ne verranno, ma voi invece non addivenite al suo perfetto scrigno delle meraviglie. Al che i suoi (sob)balzi temporali vi paiono solo tristi giochi mentali e qualcuno addirittura, in preda alla follia di massa(ia), sostiene che Lynch sia un malato nel cervello. Lo denigra, in maniera pusillanime gli affibbia etichette distorcenti il suo genio, sibillino, metafisico, ALTRO, come si confà anche al Falotico che sono io, non so se Dio, sicuramente un fantasma di Bob delle elucubrazioni, dei viaggi mesmerici della coscienza, un uomo dalla faccia rugosa, precocemente invecchiato, che passeggia nei suoi neuroni e fa della “suspense” cervellotica un qualcosa in più in tale squal(lid)o mondo. Io sono come Lynch e me ne crogiolo, ordinando un altro caffè al bar mentre la schiuma dei miei pensieri volteggia come latte morbido, “indigesto” per chi non può comprenderlo. Me e Lynch vorrebbero relegarci alla banalità degli schemi preconfezionati, ma noi siamo vendibili solo al banco dell’oreficeria più raffinata. Con questo mi congedo e a Lynch tutto concedo. Anche di essere indubbiamente joker e “matto”, perché va bene così. E voi che lo criticate finitela di stronzeggiare. Al pub “Bang Bang” troverete forse una squinzia che ve la darà “liscia”, ma sarà una vostra vita di merda. Diciamocela “tutta”.

 

di Stefano Falotico

Bob 16

Come dico io, il folle incita la folla, il fantasma di Bob è sempre stato spaventoso


24 May

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È tornato Lynch col suo (in)cubo a occhi aperti e nella seconda puntata del revival ecco che fa capolino uno dei personaggi più spaventosi dello screen, il fantasma di Bob, in un flashback incendiario da doppio mefistofelico. A interpretarlo fu il “grande” Frank Silva, deceduto per AIDS un ventennio fa e quindi impossibilitato, salvo “reminiscenze” digitali, a tornare in “carne e ossa”.

Vi posto una gif tratta da una sequenza storica che mi ha disturbato il sonno per anni. Un’immagine inquietantissima, che sviscera ed enuclea tutto il genio lynchiano. Una videocamera piazzata al centro di una stanza col divano e il nostro Bob che si avvicina agghiacciante in primissimo piano.

Sì, Bob è un folle che incita la folla. Uno che non inviteresti mai a cena, soprattutto se a cenare sei solo tu e lui, ma un simpaticone birbante, un folletto appunto, un demone, anzi, un uomo “al limoncello”.

Che bello “guaglione”.

Le sette attrici dal cognome omonimo che ancora stimolano il mio omen


06 Oct

Non gli somigliano pe’ niente!“.
Per fortuna

Sono delle fighe plurime dal nome “appaiabile” (ma chi le appaga “queste” qui? Un quaquaraqua, ah, o uno che dà la “paga a tutte”?, capisco, un pappone) che hanno avuto varie volte modo e “minutaggio” per spogliarsi, mostrando tutto il “bellissimo… vedere”
Eteree, diciamo. Chi le ha fottute, ha un sederone!
Lo ebbe. “crebbe”.

E, come Johnny Depp, con lo “stecchino” piglio tutte per le sottane.
Tanto, sono più misogine di me.
Infatti, si sposano con dei “minchioni”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Fuoco cammina con me! (1992)
    Shery Lee vs Bruce Lee.

    Sì, inutile che “armeggi” quel cinesino magrolino che “sgattaiolò” d’addome piatto.

    Io mi sarei preoccupato, di più, molto di più, di “appiattire” Sheryl sul letto. Che gattona. Che miagolio.
    Dal “ca(l)mino” con furore. Dalla cagna con ardori.

  2. Stone (2010)
    Sharon Stone? No, Edward Norton. A cui Milla “fa” la festona.
    Milla, una che a Luc Besson “la” diede nel quinto elemento.
    Infatti, Luc per molti anni divenne un demente e girò “cazzate”, non “usandolo” molto…

    “Eccola”, resident evil.

  3. Boxing Helena (1993)
    Nicolette Scorsese vs lo “Zio” Martin.

    Be’, dopo tante malinconie di Marty, un culo così mette di buon umore.

    Pare che anche “Il Mereghetti” abbia avuto il “ritaglio” dai suoi “impegni”, per “impegnarlo” d’onanismo.
    Tanto, più masturbatorie delle puttanate che scrive, gli mancava solo il “pisello” con la panna, condito con delle “farfalle”.

  4. 9 settimane e 1/2. La conclusione (1997)
    Angie Everhart vs Erik Everhard, il più grande puttaniere della “storia”, quasi alle origini del primitivo nel superomismo da gorilla. Il “big boy“. Sì, come Jim con le Barbie.

    Angie è l’unica che non s’è scopato.
    Comunque, Angie se li è fatti tutti, compreso Joe Pesci.
    Per tal “morbidezza” della Everhart, Everhard ha lasciato “stare”.

    Quando costui morirà, scriveranno: “Partì da Tera Patrick e da allora non s’è mai ammalato di sifilide. Come c’è riuscito? Innanzitutto, tutto tutto era sempre lì, scompariva… poi Erik, qui sotto (prima s-tette un po’ ovunque) che giace, dopo aver tanto giaciuto, era un maiale che s’accertava della profilassi. A differenza di molte donniciole che si fidarono della pillola ritardante…, e si scoprì che erano le sue zoccole”.

    Da come è “messo a novanta” Mickey Rourke in questa robaccia, capiamo quanto ha faticato Aronofsky a scommettere sul suo wrestler, “pompandolo” di nuovo.

  5. Ronin (1998)
    Natasha McElhone vs Kyle Machlan. Uno che non ha avuto s(ucc)esso perché nessuno si ricorda esattamente come si scrive lo “scioglilingua” del suo cognome del cazzo.

    Quell’Uomo è uno scemo.
    E il Bob lo sapeva.
    Infatti, lo lascia col suo “fantasma“.

    Twin Peaks, e Lui invece si mangia il Twixt con Natashona sulle strade parigine del bacio “Perugina”.

  6. 10 (1979)
    Bo Derek vs l’ispettore Derrick.

    Ah, quello era un tedesco, la Derek di Long Beach. Infatti, in quella “spiaggia”, era “lunghissimo” per Bo, che non è la provincia di Bologna, ma una “mortadellona”.
    Da “infilare” col salame.

  7. Showtime (2002)
    Rene Russo vs la Russia.

    A Rene piace il “rosso”, ed Eddie Murphy, il “nero”, spinge.

    Il Bob mondiale, intanto, allieta l’interraziale, plasmando l’argilla d’una carriera che stava andando “in puttanissima”.
    Appunto.

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