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Al bando il moralismo, Harvey Weinstein è stato un po’ un maialino, ma queste Maddalene non meritano il suo “povero Cristo”


10 Oct

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Eh sì, oramai Harvey l’ha fatta grossa. Anzi, da grasso se n’è fatte tante. Ah ah. Ma adesso si sta superando il buon gusto, un oltraggio al suo pudore che, per quanto è colpevole di poca innocenza, non merita questo linciaggio osceno e comunque irrispettoso dell’Harvey produttore, mirabile e geniale. Il fratello Bob l’ha licenziato, fired, radiato, e forse la compagnia cambierà nome. Adesso, sull’onda delle denunce, altre femmin(ist)e si sono accanite su Harvey. Una giornalista gli imputa il “fallo” di essersi masturbato davanti a lei, a telecamere spente, io direi accesissime, focose, ah ah. E anche un trio d’attrici, che certamente non hanno fatto della loro castità il loro piatto forte, vale a dire, anzi ad ardere, Asia Argento, Gwyneth Paltrow e Angelina Jolie, sostengono, eccome se “lo” sostenettero, ah ah, che Harvey avrebbe fatto delle avance “moleste” anche nei loro riguardi, in maniera indelicata e appunto irriguardosa. Molto pruriginosa e “toccante” le loro “inviolabili” dignità. Insomma, gliene stanno facendo, eccome se lo fecero, una croce. Harvey, in cuor suo “magnanimo”, anche un po’ magnaccia, voleva che il suo pipino diventasse “magno”, e prometteva mari e monti, ma soprattutto “laghi”, a chi voleva far carriera. Insomma, slacciandogli la cerniera, apriva a codeste oche, da (p)orco, da “orso” le “porte” verso il paradiso, solleticandosi di gustose “sollecitazioni”, intingendo il suo “fior” del peccato in tante donnine disposte a tutto pur di vincere la statuetta. Cioè delle belle statuine pronte a “smaltarglielo”.

Che ne sarà di lui? Si riciclerà come portaborse dell’aiuto regista di un film di Rob Zombie, o reciterà la parte del cane bastonato nel nuovo film di Sylvester Stallone? Diverrà un idolo convertitosi improvvisamente alla “bontà” dopo tante bo(mbo)n(ierin)e?

Il destino gli sarà lieto? Oppure, travolto dalla vergogna, si suiciderà, partecipando prima al nuovo film su Manson diretto da Tarantino? Per un gioco al massacro di “purissimo” pulp laido e porcellesco?

 

Tornando alla Paltrow… la dovrebbe smettere di fare la santarellina. Come molti sanno, gestisce un sito ove, fra le altre cos(c)e, vende uccelli e afrodisiaci a base di puttanate. Quindi, inutile che scagli la pietra. Fa solo pietà.

Con questo non voglio assolvere Harvey, indifendibile certamente, ma io accordo il perdono a ogni ma(ia)le, e quindi, se vorrà bussare alla mia porta, potrei anche offrirgli un gelato. Senza “fragolina” ma con un po’ di zuppa inglese, ficcandogli la stracciatella nelle palle. Ah ah.

 

In verità vi dico, che chi più chi meno, siamo tutti peccatori.
Parola di un Santo, parola di colui che sa e non giudica. Un uomo che sgattaiola al buio come un ratto fra le tope. Ah ah.

Sì, scherziamoci sopra anche se Harvey vi schizzava sopra, non facciamola lunga anche se Harvey “lo” sa lungo…

Finirei così, col botto, anzi con una “botta… rella”. La finisse Asia di essere Argento. Lei conosce, eh sì, l’oro laccato, molto “leccato”, ah ah. Una vera XXX.

Ripeto, il signor Weinstein ha avuto un atteggiamento ignobile ed esecrabile, ma tutte queste qui, che prendono la palla al balzo per farsi sentire solo adesso, mi convincono davvero poco. La Paltrow sostiene che a inizio carriera Weinstein la palpeggiò. Sì, però tenne nascoste le voglie di Weinstein perché aveva più voglia di vincere il signor Academy Award.

Mah, rimango sconcertato da tanta ipocrisia.

In Italia, “Belpaese” di poeti, santi e navigatori, “vige” ancora, nel 2015, lo scandalo dei centri di salute mentale, finanziati dallo Stato… delle cos(c)e


04 Oct

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Se Ismaele di “Moby Dick”, al “colar” della malinconia “incipiente”, s’imbarcava marino per la caccia del suo padrone, Achab, alla Balena Bianca, che dà il titolo al capolavoro di Melville, in me, quando l’irritazione cresce per colpa dell’ipocrisia latente, “lattante” e omertosa della nostra “Nazione” (s)fottente, la vi(t)a impervia si trasforma in p(r)osa irruente. Terremotante, in pericolo di “crollo” divento e a tutti la verità sbandiero ai quattro venti, di forza travolgente anche se vi(ri)lmente osteggiata dalla borghesia flaccida, pasciuta, delle ingiustizie (in)volontariamente e “voluttuosamente” consenziente, vuota e di nulla amante, ché m’obbligheranno, per ribellione ai falsi pudori di massa(ie), ad (ab)usi farmacologici a base di Risperdal, neurolettico che m’iniett(er)an(n)o, in quanto reputato da tal “putas” un in(f)etto, “rettale” di “famoso” depot, “orgoglio” di quest’Italia ove tutti vanno a messa(line) e son san(t)i dietro le facc(iat)e di mer(da).

Sì, “funziona” così e il cazzo così non ha dunque più “tiramenti” di cu(cu)lo. Che ricatto alla ricotta (im)potente!

Una sedazione per bloccare gli ormoni, di “legge” (im)morale inversamente proporzionale alla natura umana, per farti “crescere”, cosicché non si (sovr)ecciti troppo e non turbi le cosc(ienz)e.

Sì, cari (ri)belli, anch’io, scrittore con numerosi libri all’attivo, vengo così, appunto, “inculato” affinché la mia creatività persino non possa “sfuggirmi di man(ic)o” e possa dar, almeno di parvenza, la “patente” di normalità.

Attenzione, però, se ti calmi troppo, poi i fessi vincono e i tuoi riflessi perdon, oltre alla “botta”, anche i colpi, anzi, farai un frontale di “tamponamento” perché reso cieco e sordo alla vi(s)ta nitida.

Si chiama pugno allo stomaco. Non ci salveranno gli airbag da tal “strizzacervelli” e “ammortizza-gli-uccelli”.

E tutto perché sono un poeta che dice il Ver(b)o.

Così van le cos(c)e.

Vince sempre il nazismo!

 

di Stefano Falotico

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