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JOKER: i migliori pazzi della storia del Cinema, da Jack Nicholson a Gary Oldman ma il Principe jolly di corte rimango io, ah ah


08 Oct

nicholson cuculo

Sì, le somiglianze fra la storia di Arthur Fleck e la mia vita sono veramente inquietanti.

Perciò, bando agli smascherati banditi e alle ciance di chi non sa più come blandire, devo togliervi il mascara e ammettere, un po’ a malincuore ma anche con gagliardezza indomita, che Arthur Fleck sono io. Sì, da piccolo fui fanatico della serie televisiva che, di tardive repliche italiane, andò per la maggiore, vale a dire Happy Days. Spaccato della provincia statunitense degli anni cinquanta, ritratto generazionale forse troppo buonista ma nient’affatto sensazionalista.

Illuminato dalla presenza immensamente ipnotica d’un titanico Henry Winkler, alias Arthur… Fonzarelli, detto più comunemente Fonzie.

Un uomo, un genius.

Un uomo forse ignorante come Adriano Celentano ma capace, col solo potere del suo indubitabile, immenso carisma, d’essere l’unico meccanico in grado di dare consigli di vita a collegiali probabilmente più istruiti di lui. Anche però più conigli.

Sì, Fonzie era uno zotico mai visto che viveva praticamente giorno e notte nella sua officina.

Un uomo però imbattibile in fatto di fascino a pelle. Infatti, indossava sempre il giubbottino nerissimo, assumendo un sex appeal invincibile da Bruce Springsteen del videoclip di I’m on Fire, un uomo che non deve chiedere mai.

Fra l’altro, in questa epocale clip, Bruce si scalda più del pornoattore omonimo, Bruce Venture, appena la milfona gli mostra solo le gambe. E lui, sporco e grezzo, col viso impregnato di sudore freddo ma soprattutto macchiato d’olio ancor bollente, solamente sbirciando di sottecchi le magnifiche cosce di questa patatona caliente, della quale non scorgiamo neppure il volto, parte in quinta con far ardente, sognando di sgranocchiarsela con lingua fra i suoi denti e labbra aperte.

Accende il motore e s’invola notturno verso l’abitazione della bellissima donnona. Sì, Bruce non solo canta la sua canzone, bensì col cuore al “radiatore”, già pensando a lei surriscaldato, nel suo cuore mette su Gianni Morandi… parlami di te, bella signora, del tuo mare nero nella notte scura… signora solitudine.

Sapete, no, che il celeberrimo monologo allo specchio di Bob De Niro/Travis Bickle di Taxi Driver, You Talkin’ to Me?, fu involontariamente ispirato e improvvisato da De Niro stesso, memore d’aver visto un concerto del Boss pochi giorni prima del ciak?

Sì, può essere che la bionda del video I’m on Fire sia in verità nientepopodimeno che Cybill Shepherd/Betsy.

Come no? Come fate a dire che non è lei? Qualcuno l’ha vista, per l’appunto, in volto?

Che ne sai? Potrebbe anche essere Vladimir Luxuria oppure Jodie Foster cresciuta e platinata.

Ma potrebbe essere perfino Maurizio Umberto Egidio Coruzzi, detto Platinette, prima che ingrassasse.

Ah ah.

Sì, comunque e chiunque sia e fosse stata, aveva dei quadricipiti da scosciante show girl televisiva arrapante. Diciamocela.

Una capace di far impazzire quell’angelo di Ron Howard ma anche quel nerd di Keith Gordon di Christine del Carpenter. Entrambi infatti fanno di cognome Cunningham. L’avevate notato?

Ron Howard, dopo essere stato il figlio modello dell’America un po’ falsa, dolciastra e puritana, girò Fuoco assassino, mentre Keith Gordon, anche lui diventato regista come Howard, alla pari di Ron, non però l’omonimo cantante, indubbiamente dell’altra sponda, sognò di scopare Jennifer Connelly del suo film Waking the Dead.

Keith, nonostante impeccabilmente la diresse e la spogliò in una scena particolarmente hot, non se l’ingroppò, mentre Billy Crudup se la trombò sia per finzione nel film che nella vita reale. Come no? Oh oh!

Insomma, ragazzi, a che serve avere A Beautiful Mind se poi le donne ti prendono solo per pazzo e per un così bravo ragazzo che, stringi stringi, desiderano invero solo ù caz’?? Ah ah.

Ciò Fonzie già lo capì. Cosicché, mentre gli altri studiavano per farsi il culo senza mai arrivare a quella, a lui bastava alzare il pollice su per alzarlo a tutte.

Se non è un genio il Fonzie, scusate…

Ora, detto questo, passiamo a fighe, no, classifiche serie. Non perdiamoci in puttanate.

A mio avviso, i migliori pazzi della storia sono Jack Nicholson di Qualcuno volò sul nido del cuculo e Gary Oldman di Dracula.

Adesso vi spiego perché, un attimo, che cos’è tutta questa fretta?

Pazientate, lasciatemi riflettere.

Ecco, avete presente il detto non fare l’indiano?

Bene, deriva dall’indiano proprio del capolavoro di Milos Forman.

Will Sampson/Chief Bromden è apparentemente muto. In realtà, sa parlare benissimo. Ma si apre soltanto a Jack.

Poiché Jack è l’unico normale in una società d’idioti. Infatti, lo lobotomizzano. Ah ah.

Sì, poiché è un personaggio scomodo e la gente vuole continuare a ridere dinanzi a Virginia Raffaele che imita una più brutta di lei però ritenuta più bona dagli uomini medi, ovvero Belén Rodríguez. Sì, vi sarò sincero. Belen a me fa schifo. Virginia invece la sposerei subito. Innanzitutto, è molto più gnocca di Belen, poi è brillante, intelligente, trasformista. Insomma, non è solo una pazza, no, un pezzo di carne. Infatti, non capisco molti uomini e ragazzi. Che ve ne fate di una come Belen? Tanto vale andare a zoccole direttamente. Sì, è sexy ma, una volta che vi hai fatto sesso, una così la porteresti mai a vedere Joker?

Insomma, Belen è la donna più inutile di tutti i tempi. Voi siete soltanto dei poveri coglioni, va detto. Idolatrate una comune sciacquetta che, con le sue curve mozzafiato, vi fa perdere la testa ma, secondo me, la testa non l’avete proprio dalla nascita. Andavate subito mozzati. Ma, dato che non avvenne, vi mando lo stesso a mori’ ammazzati. Anzi, vi piglio a mazzate. Siete cioè, per l’appunto, delle teste di minchia.

Di mio, sono romantico come Gary Oldman di Dracula.

Infatti, dopo tanta mia senilità, dopo essere spaventosamente ringiovanito, scopo, no, scopro purtroppo che la mia Winona Ryder non riesce a riprendersi dalla morte di Sean Astin di Stranger Things.

Ho detto tutto. Insomma, la mia vita è una tragedia. Ma, rispetto alla vostra, è un capodopera.

 

di Stefano Falotico

Non tutti hanno la fortuna di nascere Fonzarelli, molti sono tontarelli


20 Apr
JERRY MAGUIRE, Tom Cruise, 1996

JERRY MAGUIRE, Tom Cruise, 1996

BEVERLY HILLS, CA - MAY 17:  Actor Henry Winkler arrives at the premiere of HBO's 'If You're Not In The Obit, Eat Breakfast' at Samuel Goldwyn Theater on May 17, 2017 in Beverly Hills, California.  (Photo by Axelle/Bauer-Griffin/FilmMagic)

BEVERLY HILLS, CA – MAY 17: Actor Henry Winkler arrives at the premiere of HBO’s ‘If You’re Not In The Obit, Eat Breakfast’ at Samuel Goldwyn Theater on May 17, 2017 in Beverly Hills, California. (Photo by Axelle/Bauer-Griffin/FilmMagic)

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Che è una cosa diversa.

Sì, col passare del tempo fisiognomicamente sto assomigliando sempre più a Fonzie.

Miei gnomi, la fisiognomica è quella somiglianza con una faccia da culo alla Henry Winkler, l’unico attore, assieme ad Anthony Perkins, quello di Psyco, appunto, a essere relegato a un’icona. No, non è vero, Perkins fu bravissimo anche ne Il processo di Welles, ma la gente lo stesso lo prendeva per un folle col complesso d’Edipo, guardone e assassino. Uno che non gli dai una lira ma sempre gli “tira”, come si suol dire, e poi si scopre che è un maniaco.

Insomma, il contrario di me, cultore della bellezza femminile ma galante e culone come Gastone della Disney. Alla faccia del paperino…

Winkler, da non confondere con Irwin, il produttore di Rocky, è il classico uomo alla Falotico, uomo che vive la vita a modo suo, lontano dal trambusto e si auto-educa da sé, senza bisogno di demagogie scolastiche e pedagogie inculanti solo l’uomo che indossa il giubbotto di pelle, quella pelle carismatica “profumata” di nero, di fascino e mistero. Un uomo che probabilmente è un genio e dispensa pillole di saggezza da Mr. Wolf. Egli fa il meccanico e non ha una vita meccanica, quindi non farà mai la fine di Alex di A Clockwork Orange perché conosce bene la linea di demarcazione fra godimento lecito e immorale porcata. Per non patire pene! Le donne vanno matte per un “matto” come il Fonzie, conosce il Cinema meglio di Tarantino e le donne, appunto, come sanguisughe e tarantole, se “lo” succhiano mentre lui, vellutatamente, le accarezza così come morbido alliscia il suo ciuffo “sgargiante”, muovendosi con far mai da lestofante in mezzo a un’umanità di uomini-elefante. Egli era già cresciuto quando aveva 8 anni e infatti s’identificava con Baby Herman, miei conigli. So che vi masturbate ancora pensando a Jessica Rabbit. Mentre i suoi coetanei avrebbero scoperto le gioie del sesso solo più tardi, lui “poppava” da vero onanista pimpante. A metà strada fra Jack Nicholson e un film rude degli anni Settanta.

Egli è il coniatore di frasi lapidarie ma vere come questa: voi donne siete così, mettete le foto per essere ammirate, se uno vi lusinga con apprezzamenti schietti, rispondete per le rime…

Sì, le donne, anche le più zoccole, gradiscono sempre la poesia, e poi il giorno dopo vanno a pulir le scale, fra una canzone di Annalisa e un amante tamarro che le porta a vedere un film con Dwayne Johnson.  Anche se il prossimo film di Johnson, Jungle Cruise, non deve essere affatto male. Il regista “spinge”, Jaume Collet-Serra, e ci sarà anche Jesse Plemons, un vero stronzo con la faccia d’angelo.

Mi stavo guardando allo specchio poco fa. Sono uguale al Plemons, sì, ho preso dei chili e ho i capelli rossi, sono un Malpelo. Insomma, che vi piaccia o meno, siamo tutti dei Fonzie, non solo io. Nella vita si viene etichettati e da quel “marchio di fabbrica” non sfugge nessuno. Anche gli interpreti… del palcoscenico umano più versatili, come Robert De Niro, stringi stringi, come si suol dire, tornano a fare i bravi ragazziThe Irishman docet. Meditate gente… l’apparenza inganna. Non tutti i miliardari sono dei vincenti, pensate a Tom Cruise. Un ebefrenico. Sì, Cruise era già scemo agli inizi di carriera. Riguardate i suoi film, gesticola come un minorato e si contorce in mille smorfie incontenibili. Col passare degli anni è digredito mentalmente, ma rimane uno degli attori più richiesti del mondo. A parte gli scherzi, non è malaccio, in Eyes Wide Shut fa la sua porca figura. Tarantino lo voleva per Once Upon a Time in Hollywood, ma Tom non vuole crescere. Da piccolo non sapevo mai se Tom era il gatto e Jerry il topo. Io pensai per molto tempo che Jerry fosse il gatto, invece era Cruise. Sì, Cruise è un gatto antropomorfo, anche se gli piacciono le topine… Sono un uomo spiazzante. La gente pensa una cosa di me e io invece pensavo solo a una coscia. Di pollo, come te.

Insomma, che se ne fa il Falotico, in fondo in fondo, delle fighette? Ah ah.

 

di Stefano Falotico

Le “iraconde” lezioni agli “studentelli” dell’anaconda falotica – Io impongo la mia Legge e, quando scrivo sulla lavagna, son lavico


20 Oct

 

Sono un Fonzie, e mi lecco le dita

Un mio amico, l’altro Giorno, s’è “adolescentizzato”, regredendo in un Liceo “Classicuccio” ove le ragazzine “imparano” a pappardella le loro “ballerine” suonate di pessimo rock “strizzaorecchie” e di tamarri con voglie “formose” di scibile “sibilante” alla compagn(i)a dei “branchi” con “dolce merendeggiar” per una “culturella” mnemonica da “sviare” nel Sabato sera “imbottigliato” coi drink “montanti” su pub(i) ancor in zona “infantile” e “brillanti” alterigie “sensuali” c(i)occolati nei “bei”-belati scosciamenti al “pogo” e il “Pongo” del pompin’ nel bagnetto tutto tutto “bagnatina”.

Il mio amico gestisce una videoteca carpenteriana, ove “smista” il traffico dei Dvd a “famelici” piccolo borghesi con “proletaria” a carico, ai teppisti della zona lmitrofa malfamata e “insudiciata” nelle vite di merda, ma anche agli eletti che non guardan le tribune elettorali, se non quando la conduttrice accavalla l’ormone dei loro “intellettuali”, “aggiustando” la “mira” del cinefilo che, repentino, diventa “cinofilo” e per “Lei” tutto filante-“filantropo” con zucchero di “canna”.

Su Facebook, ho ironizzato sulla sua incursione nelle “escursioni termiche” di tal gioventù bruciata, e ho “arguito” di “commenti” alle sue foto, che lo vedono giganteggiare fra nani da imboccare, con tanto di biondine a “pender dalle labbra” di “quello” accanto alle loro gonnelle-“margheritine” da “gomme” su seno già “al gommone”. Nella “comunella” che “sgomita” per il maschietto più “belloccio” d'”accartocciar” nella loro “saccoccia”.

Mi son catapultato sulle sue foto e ho (supp)post-scritto: “Qui, Federico insegna a questi bonaccioni il Goodfellas, qui invece mima il gesto rotondo-rotolino del Tinto Brass, alzando il dito medio in segno di ditalino. Infine, su maglietta sdrucita, elargisce Rob Zombie di metallo inkazzato”.

Lui ha riso, e ora ne “faccio” le “veci”, ereditando la sua “discesa” in quell'”inferno” chiamato “scuola”.

Mi presento in aula, come un gonzo. Con la patta aperta e la cintura Levi Strauss da Jerry Lewis di smorfie.
Quindi, esigo subito il silenzio. E inizio la lezione, salutando “all’inglese” del mio “good morning” formato filastrocca “sollazzante-solare”:

oggi, l’alba è desta e l’uccell’ di sera non s’arresta. Quando cala il tramonto, l’Uomo senza dopobarba usa e abus(s)a della sua temperatura di profumo Fahrenheit, con scarmigliata rasatura nelle aiuole da spelar-spellar’, pizzicandole come le corde vocali dei gridolini femminili su chitarrina del mandolino.
Dunque, come si suol fare, strimpella di pelo e pialla di palle
.

La classe scatta nel primo adorante applauso!

Al che, il più “colto” studente alza la mano.
– Sì, mi dica.
– Lei è un ciarlatano. Non conosce Seneca. Le sue son solo ridondanti frasi sentenziose.
– Sì, è vero. E tu uno che “semina” di seghe. Osserva ora la moretta vicino a te, “strabuzzala” d’occhi languidi, e si “scioglierà” nelle mutande di melodici “Roxette” su rossetto sbavato. Ora, lasciami andare avanti, pisel’ mio pischello.

Il più grande regista del Mondo è Scorsese Martin, e chi obietterà sarà un abietto.

– Io obietto. Lei non è obiettivo. Il più grande è Coppola.
– Sì, di tua sorella. Una che con Sofia “la” vedo bene nel prossimo film di tal “figliaccia”: Lo snob padrino della sicula insicura.

Dunque, vado a parare su Lynch.
E il solito “secchione” mi contraddice:

– Lei distorce David. I suoi capolavori non appartengono al suo delirio.
– Ah sì? Le vedi le “gambe” della cattedra? Si posson “estorcer'” e ficcare a mo’ di paletto nel tuo Cuore “selvaggio“.
Oppure, ti torco il braccio, strappandoti il “lobo” come Michael Madsen de Le iene in zona Velluto blu.

Per metter fine al “contenzioso”, la più gnocca, “disgustata” dalla mia prosopopea, si “solleva” e mi sputa in viso quest’insulto:

– Lei è un mostro!
– Sì, e non hai visto ancora “niente”. Secondo te, perché sono entrato qui dentro con la patta aperta?

Applausone!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Vampires (1998)
  2. Happy Days – La banda dei fiori di pesco (1974)
  3. The Elephant Man (1980)
  4. Casinò (1995)
  5. Somewhere (2010)
  6. Anaconda (1997)
  7. Il falò delle vanità (1990)

Genius-Pop

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