Posts Tagged ‘Sexy’

Per un vero change, il cambiamento parte dalla leggenda di Changeling. Tu conosci il cuore selvaggio di Vincenzo?


28 Dec


MY COUSIN VINNY, Marisa Tomei, Joe Pesci, Fred Gwynne, 1992. TM and Copyright ©20th Century Fox Film Corp. All rights reserved.

MY COUSIN VINNY, Marisa Tomei, Joe Pesci, Fred Gwynne, 1992. TM and Copyright ©20th Century Fox Film Corp. All rights reserved.

vin07

FALOTICO! Quando pensate di me una certa cosa, io non penso a quella cosa a cui voi pensate sempre.

Sì, non mentite! Io so la verità. Voi pensate sempre a quella cosa. Sì, uomini malati di sesso, a me potete dirla.

E voi, finte suore, a me potete darla.

Perché io, bigotti,  non lo do a vedere e non ve la bevete. Ma le donne che mi amano, sì, se la bevono.

E ho dato tutto. No, detto tutto. Ah ah.

Falotico, un uomo travolgente.

In giro, si dice che Liam Neeson abbia una bella pistola…


19 Dec

Liam Neeson Sexy

E son girini…

Sì, pare che sia una specie di lupo più tosto di quello di The Grey, molto scorsesiano.

Uma Thurman, che è stata una delle sue amanti, sostenne, imbarazzata, che non aveva mai visto qualcosa del genere.

Un tenebroso, come si suol dire, che viaggia spericolato tra fulmini e lampioni, poi si apre a sorrisi al lampone ed è anche un grosso volpone.

È la classica faccia di cazzo che fotte in maniera straordinaria Vera Farmiga ne L’uomo sul treno. Un finale bestiale.

Sì, pare che l’altra sera, senza sprezzo della vergogna, sia entrato in un bar e con delicatezza infinita abbia detto alla cameriera:

– Sì, possiedo una faccia da culo rinnovata, gioviale, beatamente sensuale per deliziosi amori al bacio con leggiadria fumante e deliziosi tocchi di carezzevole vostra bramosia gustante ogni piacere più leccante la mia beltà avviluppante e galoppante, son uomo-cavallo di lana in tal gregge di pecorine avvilenti e frust(r)anti e, mentre voi vi (s)montate, io mi scaldo d’intimità morbide e setose, da lupo di barbetta ovviamente pelosa, forse sono odoroso, so che siete smaniose della mia leccornia per far a vostro marito le corna spinose, eppur io rimango solo a me caloroso e non inforno nessuna rosa, poiché metafisico Nosferatu pallido e ombroso.

– Scusi, voi?

– Sì, do sempre il voi a una donna. Se lei invece volesse darmi del tu potremmo allargarci in una pluralità amorosa. Accorciando le distanze, anche se spero di allungarle qualcosa nella mia stanza.

 

Proprio una faccia da sberla!

Ricordate, Liam Neeson è un enorme lover e indossa pure il pullover.

Un uomo misterioso. Nessuno sa un cazzo della sua vita privata. Nessuno, tranne qualcuna.

Vi pare una stronzata? Anche Taken lo è. Eppure ha incassato tantissimo.

 

– Cosa volevi dire con l’ultima frase?

– Quello che ha detto.

 

di Stefano Falotico

Basta un attimo e, dalla rabbia alla Charles Bukowski, passi a Il metodo Kominsky con Michael Douglas e dire che volevo scoparmi Valérie Kaprisky


13 Nov
THE KOMINSKY METHOD

THE KOMINSKY METHOD

La femme publique [1984]

Sì, questa Kaprisky mi rendeva un uomo d’inconfessabile capriccio. Sì, bellissima, sodamente ignuda, sfrontatamente troia nel poster de La Femme Publique.

Il regista Andrzej Żuławski è uno che nella vita ha avuto non solo un culo pazzesco, bensì due. Sì, si scopava sia la Kaprisky che Sophie Marceau, altra passerona inaudita adesso imbruttitasi.

Ah, ma quel tempo delle mele rendeva ogni uomo un ingordo del miele…

Di mio, ricordo quando, anni fa, in pieni tormenti post-adolescenziali, mi riconoscevo nelle rabbie di Charles Bukowski e, di notte, al plenilunio ululavo i miei ardori, uscendo di casa mentre la gente dormiva e spogliandomi in mezzo alla piazzetta del centro commerciale. Con la fontana limitrofa che accompagnava i miei tormenti carnali nello zampillante tintinnio suo acqueo misto al portentoso mio fluido corporeo donato alla pavimentazione che, bagnata dalla cascata del mio spruzzarle l’acme dei miei ripetuti, esagitati orgasmi, mi ringraziava. Sì, erano mesi di siccità e la siccità provocava crepe fra le piastrelle. Che, disgiunte le une dalle altre, non potevano incastrarsi a piacimento, pietrificate dall’arida solitudine delle loro sterili solidità inconsistenti.

Ah, la mia non fu stolidità ma scostumatezza di gran ilarità. Di beata, fottuta immoralità.

Ah ah. Sì, attimi di sconsiderata impudicizia svergognata. Giunse sul luogo la polizia perché uno, dalla finestra, assistendo a questo “spogliatoio” inverecondo, anziché chiamare la neuro, elevò in grido un tifo bestiale per spronarmi a una maggiore, ancor più imbarazzante masturbazione immonda.

Svegliò tutto il vicinato che, ammirato dai miei impuri, dunque purissimi atti ero(t)ici, fu anch’esso indotto in tentazione. E a ruota libera tutti gli abitanti del quartiere scesero in istrada, denudando ogni loro finto pudore e cantando alla luna i loro promiscui, selvaggi amori lisci… con soavi, stuzzicanti odori poco san(t)i.

Sì, col promiscuo ci sta il liscio, senti che assonanza di ritmo. Pigliatelo!

Accorse perciò la polizia, allertata da questo fracasso per colpa di una bigotta di merda.

Ma la polizia, anziché arrestarci tutti, suonò altre sirene. E, in questo ululante amplesso collettivo, qualcuno osò, fra l’osé, dire:

– Ecco, Falotico ci ha dimostrato ancora una volta come bisogna amarsi per amarci tutti. Abbasso questo lavoro che ci schiavizza in vite inculate, trombiamo i fascisti, ficchiamoli fra le sbarre, fottiamoci!

– Che la pace sia con te. E con il tuo spirito del cazzo, sì, del tuo magnifico cazzo – disse una donna prima di possedere suo marito in piazza nella puzza profumata di tal orgia belluina e pazza, rifulgente di cotantissima beltà (s)venente.

– Dammela con qualità e poi ne fotterò altre in gran quantità- rispose il marito infervorato e poco modesto.

 

Finita che fu la schifezza stupenda, ognuno tornò nelle proprie (di)more e in piena notte ordinò pizze capricciose perché anche il pizzaiolo aveva fatto lo straordinario…

 

Voi davvero credete a tutte le stronzate che dico? Sì?

Ottimo.

 

 

 

di Stefano Falotico

Pausa beltà: la bontà di Tiziana Panella a Tagadà del 3 Ottobre 2018, wow, che gambe, che matrona


12 Oct

Tiziana Panella

Scusi, ma lei chi preferisce fra Stallone, Schwarzenegger e Bruce Willis?


16 Jul

4E1AA4D300000578-5940499-Family_affair_The_youngest_of_the_sisters_Scarlet_16_joined_in_o-a-3_1531274397157

La figlia di Stallone.

Insomma, guardate questa foto e, se siete dei maschi come credo siate, diciamo che dinanzi a questo “stacco” qualcosa si alzerà…

Eh sì, la figlia di Stallone è, come si suol dire, una bella “stallona”.

E poi… se uno si sposa con questa, può dire di essere nato sotto una buona stalla, no, stella.

Sì, questa è una stellina figlia di una grande stella di Hollywood, e con una così, a letto, diventi davvero lo Stallone italiano.

Eh già.

Bando alle ciance. Questa merita tutto il mio “appoggio”.

Più che Balboa, a una così va spalmata tutta la crema “solare”. Quella della Bilboa?

No, quella di qualcos’altro, ah ah.

rocky-balboa-the-italian-stallion-vintage-movie-t-shirt-11

di Stefano Falotico

Lezioni di maschilismo parte sesta: Matrix in 4K UHD, il seno di Carrie-Anne Moss non è da sesta, è scarsino ma aveva delle natiche da infartino


11 Jun

81ye5xBFqJL._SL1500_ Matrix

Eh sì, basta! È ora di dire la verità. È uscito Matrix in 4K UHD, cazzo, roba da stimolare dialoghi da American Psycho subito:

– Ehi, Patrick Bateman, l’hai comprato, imperdibile?

– Sì, cazzo fratello clandestino del Congo, prima che Salvini ti rispedisca dalla tua tribù, accattalo, sì, sono un edonista-razzista di merda, devi averlo anche tu. Io ho appena ordinato la versione iper-deluxe in definizione High Dynamic Range! Con tanto di cellofanatura ermetica contro ogni granello di polvere.

– C’è il Dolby Surround?

– E tu che cazzo ne sai, negro, dell’audio multicanale, da voi non c’è neanche la tv via cavo.

– Stronzo, ti faccio vedere io i sorci verdi. Diverrò come George ‘Buck’ Flower di They Live. Dalle stalle alle stelle. E mi comprerò pure io un Rolex d’oro in telecomunicazione con gli alieni!

– Intanto, prendi questo!

 

Ora, secondo me bisogna bilanciare l’edonismo con la moderatezza di un vivere corretto. Che non significa disdegnare il nostro aspetto fisico, ma neppure modellarlo a mo’ di manichini. Che poi non riuscite neanche a fare un sorriso sincero che vi casca la pelle troppo muscolosamente tirata.

Ed è per questo che, dopo anni in cui sono andato vergognosamente in giro con un orologio da uovo di Pasqua, mi son comprato un Sector. Pezzo il cui prezzo è di 100 Euro. Ci sta. Non dà nell’occhio ma fa colpo.

Se una donna si avvicina a me e mi chiede di conoscermi, io le rispondo:

– Sono l’agente Falotic’, Stefan Falotic’ che combatte la SPECTRE. Ti farò diventare una diva. Vorrei espettorare con te da vero ispettore dell’ardore.

 

Lei mi scambia per Phil Spector e mi manda a fare in culo.

 

A parte gli scherzi, Carrie-Anne Moss adesso è diventata una zitellona ma all’epoca aveva un culo in latex che te lo stirava in modo “lucido”.

Nei seguiti c’è la Bellucci.

Avete mai fatto un sogno che vi sembrava reale?

– Sì, la prima volta che ho visto Monica Bellucci me la son tirata… e, finché è durata, mi sembrava di sognare.

Ah ah.

 

Comunque sia, uomini Reeves, andateci chianu chianu, come dicono in meridione, che significa piano piano, con una donna esigente e paracula come la Moss. Quella, a prima vista, appena fa una moss’, appunto, te lo squaglia subito e rende cremoso come una mousse, ma fa troppe mossette.  È una che ti chiederà la villa a Beverly Hills, altrimenti ti darà solo calci volanti nelle palle.

 

Fidatevi, cazzoni.

 

di Stefano Falotico

L’anno in cui ero l’uomo inconfutabilmente più bello del mondo, letale mix e incrocio fra Sly Stallone, Johnny Depp, Ray Liotta, Bob De Niro e Bruce Willis più magro, vedere queste foto incredibili


03 Jun

Sì, io sono esperto di mutamenti fisici, mi adatto all’ambiente circostante. Così, se frequento uno dell’alta borghesia medica, inforco gli occhialetti e assumo espressioni composte da uomo che fa la colazione coi biscotti del Mulino Bianco, uomo dolce e carezzevole, posato e tranquillo, e legge trattati sull’impazzimento delle cellule cancerogene, se frequento un meccanico, assumo una faccia da scaricatore di porto, mi faccio crescere la panza da bevitore di birra sfrenato, se incontro una donna che mi piace divento innaturale perché vorrei dirle che voglio scoparla, senza peli sulla lingua, anzi, con moltissimi peli, ma avrei paura che lei mi facesse pelo contro pelo, allora mi presento a lei pelato, per avere un carisma alla Sean Connery. Alle donne piacciono gli uomini con l’alopecia androgenetica, sono convinte che più pelati sono e più siano dei fenomeni a letto. Anche se questa regola “basica” non ha mai funzionato con un mio amico. Perché oltre a essere pelato è anche grasso. E le due cose, sensualmente, non si accordano. E dunque lui non si accorda alle cosce ma continua ad accordare la sua chitarrina per avere un fascino da cantante maledetto. Mah, ce la farà?

Cambio sempre, a volte in peggio, ho spesso bisogno di uno che me le suoni, perché soventemente mi perdo e mi affloscio. Poi mi raddrizzo e metto la testa a posto, cioè sul collo, anche se vorrei mandarvi a fanculo.

Notare il look da casa, canottiera mal stirata su volto tirato in stile Die Hard, tutina Champion da Jean-Claude Van Damme casareccio, appunto, espressioni da Full Metal Jacket, con occhio da “pazzo”, bicipiti affusolati e sguardo penetrante, probabilmente fottuto.

Checché se ne dica, ho sempre avuto il mio perché.



Carisma 2
Carisma 4Sexy 2Sexy

di Stefano Falotico

Mi folgoro troppo spesso, dovrei anestetizzarmi alla bellezza, soprattutto femminile, me la godrei di più, ah ah


29 May
SPACE COWBOYS, Clint Eastwood, 2000

SPACE COWBOYS, Clint Eastwood, 2000

Ecco, il titolo è quello che si dice una frase contradditoria, ossimorica, accostamento di concetti lontani anni luce. Come infatti si può godere se uno si anestetizza al piacere? Ce l’ho sulla punta della lingua, ci dev’essere un altro termine oltre a ossimorica per definire una frase, anche una mia fase, di questo tipo. Ma probabilmente è solo “fame”. Sì, di qualcosa di buono, come il voglino di quella donna capricciosa della celeberrima pubblicità del Ferrero Rocher.

In verità era un languorino… Ah, eccome se languo, languidissimamente. Mi prostro a una condizione quasi penosa di desideri vogliosi, eppur giammai mi prostituisco al primo lavoro del “cazzo” né mi abbandono alle prostitute, per un’astinenza che mi par stia durando un po’ troppo. Sì, pura resilienza sessuale dovuta a circostanze castranti, indubbiamente sfiancanti. Eppur come fiancheggerei quei tuoi fianchi e ben me ne affrancherei, rimanendo giacente in zona a noi franca e forse facendo la fine di James Franco, perché so che per le mie avance troppo piccanti, tu, donna doppiogiochista, potresti arrivarmi a denunciarmi. Lascia invece che mi enunci e a te non rinunci, e giochiamo di scopa di tue coppe e del mio bastone che come “oro colato” trionferà ficcante da re di “spada”. Ti farò vedere la Luna!

Sì, noi uomini ci straziamo, soffriamo, ci affatichiamo e invece le donne stanno belle ferme e lasciano a noi la fica, volevo dire la fatica. Questo non mi sembra giusto, dall’uomo si pretende che sgobbi, che porti a casa la pagnotta, che sia colto, intelligente, sexy e ricco, e che non si stanchi mai. Adesso capisco perché Elvis Presley, dopo aver tanto scopato, è scoppiato. L’avete spremuto come un limone. Dico? Son limonate che si fanno? Ed Elvis per un paio di “pompelmi” di troppo non cantò più Love Me Tender.

Vabbe’, vado a farmi una spremuta. E voi spremetevi le meningi.

Sì, state pretendendo troppo, donne. Non posso accontentarvi tutte, anzi, dirò di più, non posso accontentare nessuna. Io son uomo spesso scontento e, si sa, voi cercate un uomo sempre felice che vi faccia ridere e vi “solletichi”. Questo non posso esserlo. Son uomo che conosce le sue lune di traverso e spesso mi giran troppo i coglioni per mantenere una “rettitudine” piacente. Voi invece abbisognate di coglioni veri, da comandare a bacchetta. Io non sono lo sguattero di nessuno, perché sgombrate ogni mia dignità affinché non sia troppo ingombrante? Sì, io ingombro e nessuna compro. E voi invece volete un uomo leggero da trattare come cazzo vi pare e piace. Eccome se vi piace.

Per queste e altre motivazioni, come il saggio Pai Mei di Kill Bill, mi ritiro sulla montagna. Comunque sia, se ci sono fra voi delle Uma Thurman o delle Daryl Hannah potrei dar loro “ripetizioni”.

Non avvelenatemi, andate semmai ad avvelenare il vostro compagno, così dopo non potrà picchiarmi.

Sì, dobbiamo sbarazzarci di quel rompiballe, senza aspettare un attimo di più.

È solo una mezzasega, una bega. Che poi io non ho mai capito le donne e gli uomini sposati. Per tutta la vita stanno assieme alla solita persona, ai soliti suoi ballerini umori, alle sue noie, alle sue frustrazioni, alle sue rabbie, ai suoi odori e sudori. Alle solite bollette da pagare, spesso al solito lavoro, nella solita casa, coi soliti figli scassa-maroni.

È una vita di merda.

 

Facciamoci un viaggio, dai dai.

 

 

di Stefano Falotico

Le ore liete di un amante gattesco alla Tarantino


20 Apr
Pictured: Uma Thurman and David Carrdaine in Quentin Tarantino's KILL BILL VOLUME 2. Use is authorized for print publications only. Interhet use requires additional approval Distributed by Buena Vista Internatioal.

Pictured: Uma Thurman and David Carrdaine in Quentin Tarantino’s KILL BILL VOLUME 2.
Use is authorized for print publications only. Interhet use requires additional approval Distributed by Buena Vista Internatioal.

abuso21

Sì, da piccolo mangiavo sempre i biscotti Ore Liete.

Mia madre è sempre stata una che amava il francese, infatti pronunciava liete come leitmotiv, che invero è tedesco e la cui pronuncia corretta è ’’laitmoti:f.

Diffidate da chi pronuncia sempre in maniera sbagliata.

Biscotti “light”, da vero uomo right. Eppur dopo vennero le nights… plurale inglese di notti.

Sì, mi ricordo che stavo assistendo alla pubblicità prima del film We Were Soldiers e, dopo anni di buio ormonale, ricordai quando ero un vero combattente del mio ometto, senza elmetto ma mi arrapavo sempre per Madeleine Stowe. Per lei mai lo “omettevo”. Sì, scorsero immagini rallegranti di modelle discinte e il mio “membretto” qualcosa “sparò” fra le mutande di polluzione serale, sì, era la proiezione delle 21 e 30 eppur già venni “mitragliante” di notte in bianco…

Sulla signora Madeleine, adesso attempata e rifatta, va fatto un discorso a parte. Anche se andava, nei suoi glory days, solo strafatta.

Donna da abuso di potere del suo culo imperiale, e infatti nel film con Kurt Russell quelle natiche in primo piano sono state unlawful entry al mio puberale. Sì, entrarono in scena, più che altro uscì dalla cerniera, in maniera “illegittima”.

La Stowe adesso è appassita ma a quei tempi si mostrava in tutta la sua avvenenza, accalorandomi in modo blink. Sì, “lampeggiavo”, sbattevo gli occhi nelle tenebre nel volermela sbattere. Ed era “Neve tropicale” di un corpo mio esoticamente selvaggio.

Il top della sua topa la Stowe l’ha raggiunto in Revenge, pessimo film del compiano Tony Scott in cui forse il fondoschiena che mostra non è neppure il suo, ma di una controfigura.

Ecco, vidi quel film con Gibson a Rastignano, cittadina dell’entroterra bolognese e una volta andai lì a guardare un film con una terragna. Andammo a vedere Kill Bill vol. 1, io mi emozionavo per quella Thurman così sexy e androgina, mentre lei sbuffava, aspettando che rincasassimo, sognando già di esser la mia sposa.

Non successe niente. Aprì la porta di casa, abitava coi genitori, ma loro dormivano.

 

– Fai piano, ma ci siamo… Non ci sentiranno. Dai, cosa aspetti?

– Aspetto il caffè bollente. Ho sete.

 

Nonostante questo mio vile e spregevolmente “virile” affronto senza “affondo”, lei non desistette e qualche mese dopo andammo a vedere la seconda parte del film di Tarantino.

Anche quella volta io tranquillamente la snobbai, e lei a quel punto esplose, urlando: – Mio duro del cazzo, adesso ti faccio il culo!

Sì, mi aveva scambiato per David Carradine. Devo dirvi la verità, non fui un gran cavaliere, ma nella vita c’è di peggio. C’è chi, guardando I cavalieri dalle lunghe ombre, fa confusione con i tre Carradine, Keith, Robert e David, appunto.

 

 

di Stefano Falotico

Halle Berry, magni-fica


18 Jan

Halle Berry

Ecco, uomini, siate sinceri e non nascondetevi dietro ipocrisie moralistiche da preti infingardi. Al di là delle teorie di Hegel, cosa rende l’uomo così reale e al contempo (ir)razionale? Certo, il lavoro forgia nella disciplina e nella “serietà”, ci copre di una maschera sociale che ci facilita nei rapporti sociali, perché l’abito fa sempre il mon(a)co, e le relazioni sono dominate dallo status…, anche se talvolta lo Stato facilita gli statali mentre gli operai, pur “operandosi” di appendicite e gastrite, non riscuotono soddisfazioni…

Ecco, a voi pongo questa domanda amletica, oserei dire. Specchiatevi quando, dopo una doccia, il vostro corpo ignudo vi ricorda che avete preso dei chili. Cosa vi comunica, istintivamente, la vostra bella o brutta nudità? Chiudete gli occhi e immaginate una landa fiorita in cui creature muliebri discinte giocano a far le amazzoni, inducendovi ad “acquistarle” su Amazon. Ah ah. Ecco, in questo eCommerce di anime sensuali, non sempre consensuali, e lo sa Harvey Weinstein, la donna stimola in noi pensieri ardimentosi, e l’ardore si fa calore? Se lei ve “la” concede, sì, e ascenderete a visioni paradisiache in cui vi sentirete (s)venuti.

Ecco, se poi questa donna ha le fattezze di Halle Berry, credo che dopo lo “svenimento” potrebbe esserci un ricovero di TSO, perché impazzirete e a questa mulatta vi allatterete di altri, anche se non “alti”, vogliosi capricci “immaginifici”, perché la Berry di pelle è colorata, e di vostre palle vi prosciuga in fantasie variopinte, “liquidamente” sciolte, tanto che l’espressione rimanerci secchi ha una derivazione “congenita”, molto genitale alla Berry, in quanto femmina di “bontà” assoluta, una donna che senza slip ci rende pipp’, e che avanza di sua passerona nelle passerelle rosse della vostra “scorrevolezza”.

Ciò che dico non è (im)pura sconcezza, ma presa di cosc(i)e(nza) immarcescibile, schietta e genuina quasi quanto il suo nudo pressoché integrale. Sì, dinanzi ad Halle la nostra moralità va a farsi fottere. Vidi uomini alla Billy Bob Thornton “impallidirsi” dinanzi nella Monster’s Ball del suo codice Sworfish, cari miei “pesci” e baccalà.

D’altronde, la Berry è Catwoman “abbronzata” che fa saltar i vostri pel’ nelle frasche… E il vostro “alberello” diventa fresco e tarzaniano di urlo della foresta… scimmiesco, al che non riuscite a contenere gli spasmi, la vostra virilità, fino a oggi “retta”, strabuzza gli occhi in direzioni di quel retto così scoperto, e “tutto” (di)vien rizzo nel “cespuglioso” vostro contorcervi e “torcerlo” di (auto)erotismo “per direttissima”. Voi, che avevate una visione giusta della vita, alla sua vista ecco che incominciate a distorcere ogni cos(ci)a, sì, davanti alla Berry anche l’uomo più morale prova un fisico “male”, ed è un (mal)sano pervertimento di ogni etica ero(t)ica dirimpetto a questa statuaria estetica molto gnocca. Non preoccupatevi, non vi è niente di aberrante nel vostro turbamento “degenerante”, non vi è nulla di nequitoso se vorrete viziarvi nel voyeurismo più sfacciato e impudico, sognando di esser in lei “rallistici”, se ambirete a voler esplorare le sue gallerie con “swing” di lingua molto jazzistica. Halle vi trascinerà negli unici tunnel da cui un uomo mai vorrebbe uscire, ma prima o poi tutti noi “schizziamo” e il piacere si disfa, però abbiamo “sgommato” e ci siamo “slegati” da quei grovigli psicologici che ci rendevano castrati.

Anche le persone più razziste, con una nera come la Berry diventano l’incarnazione esegetica dell’aver finalmente compreso la canzone The Wall. Ah ah, Halle è una che però ce l’ha pink come tutti/e, e rende “floridi”. Ah ah! Halle Alleluja!

Uomini, non siate casti, anche se appartenete alle più eleganti caste che nascondono alle persone in gamba, ah ah, la verità, basta che non siate pederasti, non vi è niente di male ad alzare il gomito… di “asta”.

Non è amarezza, solo ammazza…

 

 

di Stefano Falotico

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)