Posts Tagged ‘Il cavaliere oscuro’

Ho rivisto JOKER doppiato in italiano: cosa ne (ri)penso?


03 Oct

IMG_20191003_125149_920

Bene, oggi pomeriggio non potevo ovviamente perdermi la (re)visione di Joker nella nostrana versione.

Dopo il clamore e l’entusiastico, viscerale godimento da me provato allo scorso Festival di Venezia, dopo la mia pressoché immediata recensione eccitata, desideravo rivederlo quanto prima. Per riprovare la medesima, passata emozione sensazionale e smisurata. Ho dovuto infinitamente penare.

Poiché, essendo stato Joker proiettato in anteprima mondiale il 31 Agosto, l’attesa è durata più di un mese. Ma ora questa pena è terminata.

E sono qui, amici o (a)nemici, come dico io, per parlarvi di questa bella versione italiana.

Oh, temetti paurosamente che il doppiaggio italiano potesse, nefastamente, non giovargli, inficiandone la potenza qualitativa impressionante. Invece, nonostante qualche arrangiamento non propriamente perfetto, a dispetto di qualche vocale bilanciamento un po’ alla buona, come si suol dire, sono rimasto piacevolmente sorpreso dall’egregio lavoro svolto da Adriano Giannini. Un lavoro ottimo. Adriano è promosso appieno. Ha una splendida voce. È uguale a Celentano. Come attore è discutibile, come voce fa faville. Sì, Adriano Celentano, pur essendo uno scimmiotto, riuscì ad affascinare Claudia Mori grazie al potente carisma del suo Bingo Bongo irresistibile dalla voce portentosa come quella di Tarzan. Adriano Celentano, malgrado io dubiti che conosca le teorie di Darwin sull’evoluzione della specie, è un uomo speciale dal magnetismo bestiale. Va detto. È sempre stato famoso per le sue pause immani. Tant’è che, come scrisse Lercio, tra una frase e l’altra passa un’era geologica e ne hanno inventata una tutta per lui ma, alla sua maniera, Celentano, oltre a essere amico intimo della tigre di Cremona, ovvero Mina, non sa parlar d’amore ma l’emozione non ha voce. Se tradisci, non perdono…

Come sapete, inizialmente, per doppiare Arthur Fleck/Joaquin Phoenix, era stato scelto Fabio Boccanera. Infatti, nel teaser trailer ufficiale, la voce è rimasta immutabilmente la sua. Alla fine, la Warner Bros Italia, dopo un tira e molla estenuante, ha optato per Giannini. Già doppiatore del Joker di Heath Ledger ne Il cavaliere oscuro di Nolan. Avendo io visto, per l’appunto, la versione originale con la bellissima voce di Phoenix, melodiosamente fievole all’inizio e poi cupamente corposa alla fine, ebbi spaventevolmente paura che Giannini, spesso troppo monocorde, poco potesse addirsene.  Straordinario… addirsene. Dall’infinito del verbo addire. Che non è a dire, vero, analfabeta illetterato che non sei altro? Ma come cazzo hai fatto a diplomarti al Liceo Classico? Mah, sei certamente un uomo che forse imparò solamente la pappardella a memoria, aspettando il pranzetto con delle buone, rosolate pappardelle di tua mamma, mio fringuello.

Ma è nella lunga distanza che si misurano i campioni. Non è neppure da una colazione nutriente che si può capire se crescerai sano oppure maturerai regressivamente sempre più orientato verso una vita da demente. O no? A parte gli scherzi, rimango fermo nelle mie idee sul mondo e su Joker. Joaquin Phoenix merita l’Oscar.

– Ragazzo, sei diventato ricco.

– Siamo diventati ricchi.

– No, tu solo. E te lo sei meritato.

– E la nostra società?

– Un’altra volta…

(Lee Van Cleef e Clint Eastwood, Per qualche dollaro in più)

dav

dav

dav

 

 

 

di Stefano Falotico

 

 

IMG_20191003_213243_732

The Dark Knight-s


07 May

Non so, nel cammin di mezza, o gigantesca, oltre mia vita altisonante, in un sito (chissà quale, di certo non mio) “cinefilo” incespicai, ops, volevo dire caddi in “trance“, allucinata in tanto mio viaggiare fra damerini viziati, logorroici malati di mente mascherati dietro paraventi di “cultura” liceale, e indottrinati da genitori anti liberali a solipsismo d’educazioni tanto “mansuete” da costringerli, indur(iri)li verso costipanti scelte restrittive della propria libertà dell’anima, diritto supremo e inalienabile a me l’intoccabile. Genio innato, spauracchio dei piccolo borghesi che non concedono opzioni diverse dalla piattezza della comune massa omologata e, con dubbio sadismo, tacciaron di follia e altre amene bassezze, partorite sulle illazioni d’una pura fantasia “divertita”, i predestinati, com’è avvenuto in gloria il trionfo sprigionato d’antiche forze irrefrenabili e furenti, scevri siamo da regolette caudine, da insensibili troine e da questo tedioso, gretto conformismo, ahimè, oramai avviato al degrado morale più abietto e incoercibile.

Non so chi gestisca tal sito, ma mi complimento con la sua “elevatezza” e la sua “indiscutibile” moralità, consigliandogli di visitare ibs.it e prender nota dell’Uomo della Notte, vero Cavaliere Oscuro rising di springsteeniana forza romantica, ancestrale, medioevale, lirico, maudit e poeta per eccellenza. Prossimamente ancor avventuriero d’altri romanzi illuminanti e opere immortali a benedire la nostra minuscola umanità degli sparvieri tanto tanto “carini”.

Colui che assurse a profeta inascoltato e  boicottato ma il Mal dei vili inquisitori si ritorse contro di specchio crudelissimamente “sfacciato” a schianto e urlo, giammai taciuto, di proprio tanto anelare che il Maestro all’Inferno bruciasse.

Invece, con lesta mossa da palmo lor di naso (ah sì, i bugiardi di gambe corte e ingegno strategico dai complotti sottilmente vendicati con “flebile” dolore ed eterna condanna…), sbiancarono e, in preda al panico della loro onta, fuggitivi corsero annichiliti.

Mi congedo, ancora congratulandomi con quest’invisibile “fottuto genio” di dare un’occhiata a “Batman”, voce tenebrosa che mangia i mostri in un sol boccone, aleggia sereno e vola su lidi maestosi in grembo alla grandezza totale.

Batman – “Look… at me”


16 Sep

 

Dopo la recensione…

Le feroci (scorri)bande dei fuochi “fatui” di Bane, infatuato di Batman, che gli rifilò un patto col suo “Demonio”, sì Faust

Ecco che parli del Diavolo… e spuntano le corna. Sì, ce l’ho in testa, e anche in mezzo alle gambe. Tra fedifraghe, traditori e fraudolenti, Io sono il corvo che ti “gracchia” un “Amen, a me tutto, a te il lutto”

Così, le burle del “bullo” Bane, un “possente” vanitosetto per nuovi codici militareschi d’un trono alquanto sdrucciolevole, si “sciolsero”, “arse” nel pugno allo stomaco, d’un “rinsavito” Batman, “castigato” dall’irruente e troppo frettolosa invidia di costui, che fu, come in tutte le vendette “fredde”, d’un bacetto soffice al suo cranio, “pelato” soprattutto nel cervellino, tanto “strategico” quanto poco accorto a non rendersi conto, d'”autoscontro”, che il “tal”, molto più alto (sì, la levatura morale e istruita del Principe), era già appunto rinato prim’ancor che, momentaneamente, lo “spezzasse” ancora per la famosa “ricaduta” nel precipizio delle nere “depressioni”, quel pozzo oscuro che non avrebbe mai più rivisto la Luce e, invece, scal(d)ando una montagna da Sisifo fra i suoi tifosi, riscattò a riscoccar sfavillante e brillante come un Tempo “dimenticato” delle sue origini poetiche ed epiche.
Per una nuova epopea in questa epoca ove gli illusi e gli impostori pensan di “trionfare” con i “colpi bassi”, le offese, le umiliazioni, le “prigionie” ingiuste e i ruoli ribaltati, ove lo scemo del villaggio ride la sua “allegria” (momentanea e demente, ecco…) non sapendo che, dietro la sua losca “figuraccia”, si “nasconde” proprio colui, l'”intrappolato”, che gli “scodinzola” un dolorosissimo: – Buonasera, mi auguro che la sua Notte sia colma di sogni tranquilli. Il tuo sogno, e questo è il colmo, era rovinarmi nel “macero” e bruciare le mie passioni. Sa(i), sono di nuovo qui, più in forma di quando tentò (e malissimo gliene colse) di rendermi “deforme”. Che dice? Ci battiamo ad armi pari? Che fa? Sta tremando? Permette un ballo mio “bello?”. Non è che imbroglierà anche stavolta con le sue chiacchiere e bugie grosse quanto la sua boria di “petto(rali)?”. Vede, “signorino” Bane, può pigliar per fessa sua madre, quella povera disgraziata che la partorì nel suo incubo peggiore, ma qui si trova un Uomo più grande e robusto, nella Costituzione, di “lei”, e le converrà correr in ritirata se non vorrà riirar presto, ben che le vada, la sua “invalidità”. Poi non le “tirerà” più, eh? Mi dia retta, torni a casa, si costituisca e assuma un forte, “forzuto” tranquillante, così la prossima volta non si sforzerà di architettare un piano “regolatore” alquanto sregolato come la sua pazzia.
– Io mi son sempre guadagnato la pagnotta, mio Wayne. E ora la città è mia.
– Sa, a quest’ora il forno è aperto. Non è che posso offrirle una cioccolata calda? Aiuta l’umore quando i “topi” di nostra “conoscenza” son rumorosi. Si moderi, Bane. La gente sta dormendo. Che sono questi modi? Stia composto. Le sembra giusto urlare quando anche gli uccellini più discoli son ora posati nella sonnolenza su queste belle fronde? Mica le sue frodi. Lei è un baro, un barbaro, un burbero. Sì, dietro questa sua posa da maschione, secondo me, quando si “apparta” nella sua stanzetta, gioca con le “Barbie”. Suvvia, me “lo” dica tutto. Siamo fra uomini, no?
– Io sono il Man!
– Ne siamo sicuri?
– Certo.
– Il doppiaggio italiano la rende un tonto. Mi consiglia la versione “originale?”.
– No, mi va bene Filippo Timi.
– Ecco, guardi. Nella vita “reale” balbetta, come attore non “glielo” discuto. Ma ce “lo” possiamo dire? Le ha “dato” il peggio di sé. Qui, è proprio un idiota.
– Scusi, Batman… non ho capito tutto questo giro di parole. A cosa vuole arrivare? A che gioco sta giocando?
– A questo? Visto? Sentito?
– Oh, cazzo. Questo si chiama botta tremenda.
– Ecco, mi ha(i) costretto.
– Ahiaahi, basta(rdo), no, aiuto!

Per chi non l’avesse letta, adesso può videoascoltarla. Speriamo non la veda Bane, altrimenti si scotterà:

 

Non tollero chi non si adatta a me, essendo mille anni Luce(nte) oltre la superbia delle sciocchezze, di nascita cosmogonico e non inglobabile


18 Aug

Uno scemo vuole sapere come ho conquistato una Donna di tre chilometri di gambe, standomene “fermo” in pantofole.

 

La ragione è presto spiegata, tale missiva, un missile potentissimo allo scioglimento dei suoi nervi “saldi”, accaldati d’un “motivetto” latino accoppiato al mio “abbaiabile”:

Mi lasci esterrefatto ogni volta che poso il mio Sguardo sulle tue foto. Incanti d’una Bellezza stordente, che spoglia via macchie ipocrite per cui la gente ogni Giorno vive e s’azzanna in lotte fameliche divorandosi a vicenda, “urlando” in silenzio e nutrendo odi reciproci a base di cattiverie, pettegolezzi meschini, inezie con cui s’abbigliano, “mostruofic(c)candosi” a vicenda, dilaniando le viscere in fetidi pudori che (s)confessan in bagni smacchiatori di “cenacoli” orgiastici a divinità di plastica compiacente la loro pelle già “cremata” e incenerita su soffici manti “cheti” quanto “generosissimi” di slabbrate reciproche a bruciar ogni odor di sé, lì a guaire, a miagolar “carezzevoli” di canini che accontentan quanto lo scontento che azzuffa, “mise il dito” omettendo il piedino, “spalanca” ma lascia a bocca aperta di denti gialli, fritti d’una padella mai sazia d’“olio”, in cene viziose di carnalità “fruttuose” mascherate dietro “lavori” che ne co(m)pran il porcile da sfruttatori.

Se leggerai queste parole, sarai mia in men che non si “tiri”.

Firmato il Conte Dracula, uno che “lo” racconta prima che tu possa “ve(n)derlo”. Un Uomo “al sangue”, che vive sul monte ove piglia a schiaffi il 90 per cento dell’umanità quando scende in città a dar “manforte” ai colli per cui gocciolar d’“amore”.

Come ti amerò Io, neppure l’idraulico d’ogni fantasia femminile.

Sì, la mia strategia è imbattibile. C’è chi ripara le tubature, fra un rubinetto che perde e il rossetto di lei sbavato, e c’è chi spinge su “YouTube” con la bava del mio occhio sinistro, già lì in te di mellifluo rizzarlo.
Su quel “portale”, potrai ammirarlo in tutta la sua grandezza
.


Risposta: – Sei un provocatore, le mie foto non erano così provocanti.
Controreplica “supposta”, già “piazzato bene”: – Sì, ma non possiamo fare troppo tardi, stanotte. Ci sono i soliti “scassaminchia” a cui pisciar in testa, come da pipistrello per cui nacqui. Attenta a non spomparmi, altrimenti poi non farà il suo “dovere”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. I mercenari 2 (2012)
  2. Bullet to the Head (2012)
  3. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  4. The Master (2012)

Batman contro lo scemo psicotico, “igienico” del villaggio


21 Jul

Dalla Notte spuntaron le ali a castrar lo scemotto strabico nel “consanguineo” epilettico marcio

Non so se conoscete la famiglia di psicotici che, da anni, prova con esiti imbarazzanti a tormentarmi, al fin d’arrestar la mia inchiappettata, sempre più “propulsiva”, ai loro neuroni “sfaldati” d’un “farinaceo” gastroesofageo di ripugnanti schifezze alle loro anime, che “appallottoleremo” di “piombo”.

La madre, una conclamata frigida che “impazzì”, “filosoficamente”, dall'”alto” delle sue storture mentali eguali ai suoi piedi “contundenti” di radioattiva, “malefica” antiestetica, educò il marito al “babbuino” e il figlioletto all’ebetuccio.

Ora, tale emerito vecchiettin precoce, con tanto di “Laura” in giornalismo delle “Comunicazioni” al suo Umberto Eco“palpeggiato” quanto da me “fornicato”, ha allestito un blog merdoso ove, a iosa, le “spara” grosse.

Oggi, a Denver è avvenuta una strage e “lui” ci scherza pure sopra, paragonando Christopher Nolan a Sutter Cane, il “profeta” de Il seme della follia, per poi affermare tre righe dopo (e ne condividiamo il pensiero) che Nolan non ha nessuna colpa se uno psicopatico entra in un cinema e semina la morte.

Peccato che, in una sua “recensione” recentissima, tifi per il Maniac, definendo le compagnie produttrici francesi della pellicola una “violenza per i genitali”.

E, soprattutto, riempia il suo “sito” di offese alle ragazze e di varie nefandezze ideologiche.

“Complimenti”, un “uomo” da “mission“.

Ecco, quando ci s’imbatte in un idiota socialmente pericoloso come costui, bisogna abbatterlo, togliendosi la “maschera” e sbriciolandogli la “faccia di bronzo“.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  2. Maniac (2012)
  3. Il seme della follia (1994)
    Insito nel DNA del suo nucleo familiare disfunzionale.
  4. Mission (1986)

Batman è spietato, è lo scalpo ai vostri “trampoli(ni)”


21 Jul

 

Quando Batman recuperò i suoi muscoli, i nervi “saldi” dei cattivi scricchiolarono, tumefatti nel tumulto di botte! Che “sciampagna” di plasma!
Altro che Plasmon!
Questa è una “cura” 
diet-et(et)ica


Sì, verso certa gente nessuna pietà.
Scatenano prima la violenza insita nostra, con insinuazioni a suggestionar l’amor proprio per “incardinarlo” in mansuetudini che si “zuccherino”, bianche(tte), nel gregge ammansito da una Tv che ordina “perentori” obblighi immorali, e si “azziman”, aizzati, in perversioni ai danni del “debole” e del “vigliacco” che disgusteranno “gustandolo” di “cari” bacetti alla sua fronte spaziosa da spalmar, viziosi, di “carezzevolezza” fintamente buonista.
Infatti, (dis)infettano, ammorbano, e “ammorbidiscono”.
Io mi “tiro” in me scuoiandoli, e la Notte sarà “affilata” al dente “crudo”, che assaggerà tali osti(li), (c)osteggiandone il lor “sapore” nella loro bistecca seviziata, “vivisezionata” così come loro “forchettaron” la mia tenerezza!

Questa volta hanno incrociato, nei loro stessi (mal)occhi fetidi d’arpie miope, un Uomo ch’è divampato, sanguinarissimo, dal peggior incubo delle loro fantasie più truculente. Sì, quando in congreghe, da gregari impiegatizi, sodomizzeranno un’altra verginellina, “attizzandola” nel loro fioco “fuocherello” che prima la corteggiò d’acquerelli e poi pastrocchiò “scolorandola” dalle sue visioni. Sì, ne “visionarono” il Cuore, (t)ergendo il “calice” loro nella calura ingovernabile da “caporali” di “cappelle”.
A “spippettarle” poi lezioncine da moralisti che prima gettaron la “penna” a terra, ché lei si chinò a raccoglierla per fomentar il “fondismo” nel suo fondoschiena, e poi, dopo aver “stappato”, ne “stamparonn” altri colpi bassi, (f)rizzanti di tutto (s)fregio per altri carna(l)i “ossequi” su un’altra godibile “signorella” da (s)fottere!
Sì, ne “disossan” la purezza, e disotterranno la sua “sottana” timida, impudicamente “pastosi” e lordi d’ingordo pasto “vampiresco”.

Questi commendatori, dottori e “chirurghi” non sanno contro chi sono messi.
Sono il demiurgo, il demone “taciturno” che li spurga!
Sì, lavande gastriche al loro cervello di fegato già putridissimo, loro e le loro puttanazze, da strapparvi la gonna e “sventolarla” nel “fuscello” bandierone di nostra guerra da “tutti giù per terra”.

Questi filosofi che “cazzeggiano”, che ascoltan il “liuto” e non auscultaron il lupo. Vi avvertii ma m’ammoniste. E ora sarete espulsi ed espugnati di pugni!
Queste coppiette fighette saran accoppate dallo “scoppiato” che sono io, vanitoso iroso, proprio mentre “scoperanno” su musica mia “tonitruantissima” di “Sparati in bocca!”.

Batman è qui, ignorantoni!
La sua casa è un armamentario di libri, di Cultura e, nelle “catture”, sarete torturati dalla sua “maschera” da Mr. Hyde, dal mio “ieri” ch’è Yeti proprio quando pensavate d’avallar “diagnosi” al mio “culo” con fiorellini da Heidi.

Sono io che ve lo spacco, ritardati!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Excalibur (1981)
  2. L’orlo argenteo delle nuvole (2012)
  3. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)

Il Talento, dono spesso innato quanto invidiato: 7 film in cui ce ne “districheremo”


03 Jul

 

Il Talento, T maiuscola di tonitruante abba(gl)io, sfoderato o “ritratto”, socchiuso fra palpebre docili o restio a sguainarsi, “inguainato” nei soliti guai, o spesso voce che non “sguscia”, che si castiga o, masochisticamente, tende altrove per autoingannarsi paurosamente d’ali tarpate da sé, che temono il Tempo, lo moderano troppo e, molte volte, si modellano nei canoni altrui, “tremolanti”, che poi lo “scannano” dopo averlo “inoculato” secondo la loro “parvenza” che lo vede distorcendolo di personali percezioni, filtrandolo nell’ottica d’occhi “fraudolenti” o infigardissimamente bugiardi a scheggiarne la limpidezza, la forza insita e intrinseca, ad addomesticarne la potenzialità per “indocilirne” quei “lineamenti” grezzi che sono alla base, invece, della nostra essenza ed unicità.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Il talento di Mr. Ripley (1999)
    Storia macabra da gelar il sangue. Dalla signora Highsmith, un “horror” mascherato da dramma, un thriller velatamente menzognero quanto le omicide bugie che sottendono l’assassinio premeditato.

    Talento uguale invidia in chi lo ammira, lo guarda e se ne vorrebbe impossessare, rubandogli la vita.

  2. Una storia vera (1999)
    Straight
     sta per dritta, ma anche per semplice, ché semplice non è mai, quando si vive in questo nostro Mondo.
    Augurandoci un Paradiso che non esiste, (r)esistiamo, oggi allegri, domani arrabbiati e dopodomani “pazzi”, in questa Terra già sconsacrata dalla sua purezza originaria. Viandanti in cerca della nostra redenzione e d’un ricongiugimento affettivo con un fratello lontano, che ha sfiorato la morte, per cui trepidiamo, per cui sogniamo ancora nelle praterie su un trattore, negli occhi d’un “vecchio” saggio, il cui talento è la vita che brilla nelle sue iridi. “Stanche”, linde come il primo respiro “materno”, (dis)illuse, “veliere” on the road, sofferenti, preoccupate, angosciate, col gusto ancora del sospirarla e di tutto ciò che la sua grande anima ha esperito.

    In questo capolavoro non c’è “trama”, non c’è “niente”, c’è tutto.
    Immenso.

  3. Heat La sfida (1995)
    Nessuno ha “talento” in questa storia di uomini e di donne.
    Di grandi perdenti nella Notte, di gatti e topi, di rapinatori innamorati, di sbirri moralmente più giusti dei loro matrimoni sbagliati, di un’adolescente abbandonata e recuperata in extremis, di folli corse in macchina e sparatorie da polveroso western.

    La poetica di Mann è un talento aggiunto.

  4. Shutter Island (2009)
    Che talento hanno questi angeli perduti?
    Internati in un manicomio formato Alcatraz.

    Dopo pochi minuti, leggiamo una scritta: anche noi abbiamo amato, anche noi…

    E, nella “mostruosità” del proprio Cuore rubato, l’agente Daniels scopre che è ancora un Uomo.
    Ed è così, infatti, che vuole morire, nella straziante scena d’un finale “tragedicamente” annunciato.

  5. L’anno del dragone (1985)
    Chinatown è un posto di serpi, un Mickey Rourke mai così in parte, che cambia “colore” di capelli a ogni inquadratura “brezzolata”, insegue la sua preda, flagellandola in uno scontro a fuoco secco quanto epico.
    La vita va avanti e, il Giorno dopo, la tua Donna ti aspetta.
    Anche se che sei una merda come il “cattivo”.

    Il talento dell’amore.

  6. Il Cavaliere Oscuro (2008)
    Batman contro il Joker.
    Invero, Batman è uno psycho puro, non per niente Christian Bale ne riveste la “tuta”, i panni nerissimi.
    Ma è un matto che combatte per il bene, il Joker è un folle terrorista senz’arte né parte.

    Il talento d’una follia maggiore, perché orientata al benessere.
    Nonostante tutto.

  7. La sottile linea rossa (1998)
    La Natura primitiva e cosmogonica è il talento che l'”uomo” ha ucciso per stupide guerre a bruciarla.

“The Dark Knight Rises”, la preview della soundtrack


14 Jun

 

Siete già solleticati? Non riuscite più ad aspettare il film evento dell’anno?

Qual è? Lo sanno tutti, prima di Tarantino, viene, verrà e “volerà” Nolan.

 

E, Batman-news.com ci dà un’anticipazione “oscurissima” della colonna sonora di Hans Zimmer, tenebrosamente seducente.

 

(Stefano Falotico)

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)