Posts Tagged ‘Mel Gibson’

Attori rinati: Mel Gibson, l’arma letale dei suoi occhi azzurri come lapislazzuli


25 Aug

attori-rinati-mel-gibson-copertina- attori-rinati-mel-gibson-05-

Oggi vi parlo di Mel Columcille Gerard Gibson, più comunemente noto as Mel Gibson.

Chiariamoci innanzitutto molto bene. Molti lo considerano australiano. Sbagliatissimo.

Mel Gibson è in verità nato a Peekskill nello Stato di New York il 3 Gennaio del 1956. Sì, ha vissuto per molto tempo in Australia, ma lui giustamente si considera statunitense e non ha mai rinunciato alla sua cittadinanza USA.

Chiarito questo, andiamo avanti.

Gibson è il sestogenito di una famiglia numerosissima.

E, a differenza di quello che si possa credere, non si è imposto nel Cinema soltanto grazie alla sua bellezza, quella evidentissima dei suoi fotogenici anni giovanili, perlomeno prima che la sua fronte non si corrugasse profondamente e prima che perdesse molti capelli. Mel Gibson, infatti, si è diplomato a una prestigiosa scuola d’arte drammatica in quel di Sydney, e ha fatto tantissima gavetta.

Nel 1979, George Miller lo designa protagonista dello strepitoso Interceptor, che avrà due seguiti, uno più post-apocalittico dell’altro, e Gibson diviene subito nell’immaginario collettivo il giustiziere-vendicatore Mad Max, stupefacendo le platee mondiali. Gibson è atletico, scattante, con due occhi azzurri penetranti che non si scordano.

Come sapete, la saga di Mad Max sarà ripresa e reinventata dallo stesso Miller con Tom Hardy in Fury Road… ma questa è un’altra storia.

Gibson, nel frattempo, diventa amico anche di Peter Weir e con lui gira due splendide pellicole, Gli anni spezzati e Un anno vissuto pericolosamente.

Recita ne Il Bounty di Roger Donaldson con Anthony Hopkins, ne Il fiume dell’ira con Sissy Spacek e assieme a Diane Keaton in Fuga d’inverno ma è nel 1987, probabilmente, che Gibson si trasforma in una star vera e propria. Con Arma letale di Richard Donner, film che riscuote un successo pazzesco, tanto da generare tantissimi sequel.

E Gibson azzecca un personaggio indimenticabile, quello dello sballato poliziotto “pericoloso” Martin Riggs, ex reduce del Vietnam con pensieri suicidari, per cui gigioneggia spassosamente con Danny Glover. Arma letale diventa uno dei più originali, divertenti e trascinanti buddy cop film, una variazione sul tema di 48 ore.

E si concede perfino di essere il più “pazzo” principe di Danimarca della storia, in Amleto del nostro Franco Zeffirelli. Un Amleto singolare, molto fisico e americano, lontano anni luce da Laurence Olivier e Kenneth Branagh.

Quindi Gibson, cementata e consacrata la sua popolarità, decide di cimentarsi alla regia, dirigendosi ne L’uomo senza volto, film molto interessante ma parecchio imperfetto. Le critiche sono controverse, Gibson però non demorde e spopola con Braveheart, pellicola che vince 5 Oscar, fra cui la statuetta per la Miglior Regia.

A questo punto, Gibson abbandona per un bel po’ la regia e ritorna al puro Cinema d’intrattenimento e di genere, come Ransom di Ron Howard e Ipotesi di complotto con Julia Roberts sempre per Donner. Incrocia anche Wim Wenders per The Million Dollar Hotel, con Bono degli U2 in veste di produttore e autore del soggetto e della colonna sonora. Un mezzo pasticciaccio, ahinoi.

Gira pomposità indigeste come Il patriota di Roland Emmerich e We Were Soldiers, ma conquista una nomination ai Golden Globe per What Women Want – Quello che le donne vogliono e fa la sua bella figura in Signs di M. Night Shyamalan.

Poi, dopo una piccola parte in The Singing Detective con Robert Downey Jr., fra indubbi e da lui mai negati problemi di alcolismo, liti coniugali e cause di divorzio dispendiosissime, Gibson si ridà alla regia con gli ambiziosissimi La passione di Cristo Apocalypto.

Hollywood però pare averlo un po’ emarginato e lui si piglia la patente di rissaiolo, di uomo intrattabile, manesco e irascibile.

Tant’è che, prima di recitare ancora, fa passare molti anni, e ritorna performer soltanto nel 2010 con Fuori controllo di Martin Campbell, il regista di Fuga da Absolom e degli 007eiani GoldenEye con Pierce Brosnan e Casino Royale col primo e forse a tutt’oggi ancora migliore James Bond targato Daniel Craig.

Gibson se la spassa, recita nell’impegnato, drammatico ma irrisolto Mr. Beaver di e con Jodie Foster, e ancora fa il gigione a tutto spiano e a briglia sciolta nei divertissement Machete Kills di Robert Rodriguez, I mercenari 3 con Stallone e la sua “allegra” combriccola, e Blood Father.

La sua stella sembra tuttavia un po’ appannarsi. Decisamente.

E Gibson, oramai l’abbiamo capito, quando se la vede brutta, ecco che si ributta dietro la macchina da presa, anima e corpo.

Così, nel 2016 sforna La battaglia di Hacksaw Ridge con Andrew Garfield, film che viene molto applaudito al Festival di Venezia e, nonostante violentemente divida la Critica, si becca ben sei candidature agli Oscar. Gibson viene nominato ancora nella cinquina dei migliori registi dell’anno.

Gibson ha ritrovato nuovamente fiducia e gira film a getto continuo.

Prossimamente lo vedremo in Dragged Across Concrete dell’acclamato S. Craig Zahler (Bone TomahawkCell Block 99: Nessuno può fermarmi), in Boss Level di Joe Carnahan (NarcThe Grey) e in The Professor and the Madman con Sean Penn.

Assai presto inizierà le riprese di War Pigs con Colin Farrell, e sarà ancora director con un altro war movieDestroyer nel quale dirigerà Mark Wahlberg.

Insomma, questo Gibson, nonostante abbia superato da un pezzo la sessantina, e dunque non è certo di primo pelo, sta vivendo attualmente una seconda, prolifica seconda giovinezza.

Che uomo!

attori-rinati-mel-gibson-04- attori-rinati-mel-gibson-02- attori-rinati-mel-gibson-03- attori-rinati-mel-gibson-01-

 

di Stefano Falotico

 

Date retta alla vostra anima, altrimenti annegherete nella melma della mediocrità, ma quale reddito di cittadinanza!


07 Mar

Jim Caviezel

Ecco, fratelli della congrega, cinti in raccoglimento. Posso confidarvelo senza gran segreti, io propugno, sì, propugno la libertà mastodontica e a chiunque concedo il diritto di fare ciò che più gli aggrada nella vita, a patto, mi par ovvio, che rispetti civilmente il prossimo e non lo infanghi con calunnie e lo paralizzi coi suoi sporchi e marci pregiudizi, che non lo inzozzi con le sue bacate fantasie e abbia piena coscienza, innanzitutto, di cosa significhi essere liberi.

La mia storia insegna che nessuno può intimidirci e far sì che propendiamo alla mediocrità soltanto perché gli stiamo antipatici o, per ataviche invidie e giochi ricattatori di bassa psicologia spicciola, possa indurci a sbagliare. Io mi son sempre combattuto per la democrazia e l’apertura mentale mai mi precludo perché non sganciarsi dai luoghi comuni, dagli abietti schematismi, dalle retoriche e fascisti induzioni, rende solo uno schiavo… sia della società che di sé stessi.

Non credete alle dicerie sul vostro conto e, se qualcuno vi schernisce o ancor peggio subdolamente vi blandisce, non dategli retta, non ammorbatevi nella sua stoltezza, ma inseguite la vostra strada, vivaddio, sognatrice.

Ecco, vedo molti giovani disillusi che hanno rinunciato alle proprie passioni per inseguire il moto oscenamente ondoso del capitalismo più mentitore e fatuo, illusorio e meschino, abdicando a un sistema ove par che conti solo l’apparire stupidamente efficiente, ove si privilegia l’esteriorità più mendace, e i veri io si sopprimono alla ricerca danarosa di abbagli e benesseri solo di facciata.

Sì, io non voglio ridurmi come quelle donnette, semmai avvocatesse in carriera, che vanno a vedere i film con Salemme per farsi quattro risate e poi su Facebook tediosamente ci parlano delle loro sfighe amorose, o presunte tali, attaccando gli uomini e insistendo su un femminismo becero, e io oserei dire carnale, borghese e squallido. Ma queste son solo preoccupate che qualcuno se le inculi, in senso lato anche B? Così, un tempo leggevano libri di Jack London e amavano la libertà forestale, il loro spirito selvaggio invece, col passare del tempo e delle loro responsabilità adulte(re), si è corrotto nella pigrizia più pasciuta, al che dopo il duro lavoro esigono soltanto il loro divano e vogliono essere soddisfate… che pusillanime… nelle loro vanità. D’altronde, le donne arrivate, ah ah, hanno sempre desiderato gioielli, bella vita e un conto in banca prosciugabile senza soluzioni di continuità. E voi che amate la suzione… sappiate che sono soltanto delle succhiatrici dei vostri portafogli. E sono quelle che rovinano, io vi dico, il magnifico splendore delle giovinezze cazzute, la forza anche brada dell’uomo puro. Se queste milf vi corteggiano, andate al bar e ordinate una birra. Datemi retta.

Ora, una donna che non fa un cazzo dalla mattina alla sera, ma si fa molti cazzi, detta fra noi una troia ben sistemata, eccome, “li” sistema in maniera liscia…, ah ah, attacca coloro che hanno votato 5 Stelle perché speravano nel reddito di cittadinanza, illudendosi di stare a far niente dalla mattina alla sera. Ecco, costei non è da prendere in considerazione perché, anche se tale puttana non fa nulla, a quanto pare, sa come procurarsi i soldi, impegnandosi in maniera “produttiva”. Anzi, “impregnandosi”… Ah ah.

Ma, comunque, anche quelli che davvero si erano lasciati fregare dalle false promesse di Di Maio, ah ah, son rimasti fregati. Sì, avrete il vostro reddito di cittadinanza se vi prodigherete per il sociale e se dimostrerete che cercate un lavoro. Altro che assistenzialismo!

Questo per dire che la vita non è facile e il lavoro non è tutto nella vita, ma comunque senza soldi non si campa. Datemi retta, altrimenti lo piglierete nel retto. Si sa, io sono un dritto e spesso ce l’ho rizzo. Sto sul cazzo a molti, ma so il “fallo” mio. Ah ah. Cosa faccio io nella vita? Sono colui che rende possibile la vita.

Adesso, scambiatevi un segno di pace. Io ascendo sempre di più. Ah ah.

 

di Stefano Falotico

The Expendables 3, Final Trailer


02 Aug

Explosive!

 

Meglio la Gioconda, il giochetto o Vahina Giocante? Grande!


04 Aug

VahinaGiocante-BlindnessPremiere_Vettri.Net-01

Musée du Louvre? Meglio a muso duro del ludro senza la Gioconda: quattro film ove il dipinto si vendica di “pennello”

In questa società di buonisti falsi e fascisti, c’è bisogno di rispolverare le armi con del sano Cinema di vendetta: V per Vendetta? No, tre, come la Trinità?
Facciamoli in quattro quei quattr’occhi. L’ultimo si chiama Tong Po, è più stronzo, ma la mia giravolta non è solo vendetta ma Van Damme, da cui il detto “Vattelo a pigliar’ inter… cul’, ecco lo scalpo di calci”.

Vendetta fatale che prima o poi, dopo tanto “suonato” ma riscoccato, paura tremar fa.
Rannicchiati, inviperiti, temono oh sì il “signorino” che a tal signoria sarà principesco.
Come nelle storie dei film indimenticabili, alcuni sottovalutati ché mai dar del “nano” a uno più avanti, ingigantito potrebbe lì punirti anche da folli onanismi tuoi mentali.
Oh mio demente, guarda un po’ che scoppi sorprendenti. Volesti sorprendermi alle (s)palle, come dico io, accoppiare a questa visione lercia e immonda del Mondo.
Invece, son cagnone ché incagnisti sol per accanirlo. Che manipolazione. E la mandibola, di stessa carne lacerata, fremerà per dissanguarti in macelleria.
Oh, uccelin dove pensi di vol(t)are?

4 film che fanno al “caso” nostro. Ove cascò l’asino che volle combinar un casino alla vita altrui, invece accoppato verrà assai presto “sculacciato”.
Eufemismo per dir che, “ardendo”, a testa in giù penzolerà sgolato. Forse, decollandolo o in bocca ingoiato?

Ahi ahia, che brutta storia, che “scottatura”. Di catture fosti, mio impostore, rapitore d’ostaggi da tener “buoni”, ma guarda che boia!

Sbudellato come un bue, qual sei, e spennato da quaglia, mio canterin malandrino e maialone “in tiro”.

Non c’era il complotto? Invece sì. Architettato dal “bell’uomo” Huston Danny, faccia da schiaffi, appunto.
Punito come si deve. Persecuzione, inseguimento, le bugie t’inseguono e non mi “rassegni” neanche con un assegno.
Ecco la freccetta lampeggiante del gioco al “bersaglio facile”. Aggancia le cinture di sicurezza, beccati il gancio a spappolarti la boccuccia, zitto e a cuccia.
Non provar ad aprir bocca, anche perché è sbocciata tutta la verità. Ebetuccio!
Che scoppio! Che omicidio vigliacco!
Ma il padre prima si duole, poi non corrotto ti rompe, pezzente.
Sei un pezzo di merdaccia, ecco la “ricompensa”. Son pesante? Mai quanto il tuo alito!
Anche or che spiri, tu cattivo spione, annuso il tuo fegato sporchissimo!

Quest’avvocato non rispetta il codice penale e gli emendamenti. Raggira la legge a privilegi suoi.
Indifendibile eppur da difendere. Non si nasconde “dietro un dito” l’hide and seek?! Zac, tu chiudi e io ti apro.
Altrimenti, si finisce insaccati, avvocato che fai le vacanze in villa. Guarda che lupo col sacco a pelo!
Spunta di Notte con le scarpe tutte rotte, la tua caccia alle streghe non gli ha dato tregua, allor sarai (s)tremato.
Finirà il “cattivo” affogato, ma meglio un “topo di fogna” dei legulei fetenti.
Ops, occhio al fendente. Ferin è “al dente”. Fra tua moglie bollentissima di Babele e lingua a tua Juliette di turbamenti già precoci nell’ardimento.
Ah, s’inaridirà anche il frutto acerbo, la volpe e l’uva… passa, la fragolina ama già il boschetto della licantropia.
Che Tropico del Cancro, che verginella per il toro giammai affranto. Basta coi parti di figlia unica.
Vogliamo i nostri “gemelli”. Gemi, puttana! “Ingravida” al Max. Lo vuoi “candido”, Cady o coi canditi?
Meglio i canini, mordicchian le tettine e abbrancan il branco. Un Uomo “al minimo?”. No, Max, poco Conte ma da pareggiar i conti.
Grande Cinema di Scorsese, molto “scortese” coi “signori”.

Sono cazzi sceriffo! Il suo caffè è amaro. Ficchiamo dello zucchero e “spariamocelo”.
Secca, senza fronzoli, sintetico, di cuoio e faccia da schiaffi, pugni da orbi. Che sgarbo! Ecco il sigaro da Leone! Arrugginito forse, attento però quand’affonderò, estraendo dalla fondina per fonder il piombo in tuo pancino.
Che casino!
Il son of a bitch spacca la schiena. Violenta le donne e non ha rispetto neanche della sua capigliatura.
Al che Van lo manda a fanculo nel Jean-Claude!
Trama reinventata: da piccolo, leggevo il “Guerin Sportivo”, da spartano m’educarono all’eleganza ellenica, infatti m’innamorai di una tal Tiziana, una mezza impietrita da colonne greche al posto dell’atletico scosciare, accavallai le gambe e m’assonnai.
Al che, m’invaghi de I guerrieri della notte, ma fui svegliato da urlatori che mi calciarono con offese “falcianti”. Gridandomi addosso “Siamo dei furfanti, mentre tu sei in dormiveglia, noi ci droghiam di canne e bombiamo le ragazzine col cannolo!”. Dicesi sveltine. I campioni di razza si vedono alla lunga distanza, cfr. non è da un apparente cazzone che vedi quanto dura di erezione”.

Un idiota volle paralizzarmi, anzi spezzarmi le gambe con violenze psicologiche infamanti, nell’addur suo “geniale” di rovinarmi anche quello in mezzo alle gambe.
Roba da pazzi, insomma. Da promessa del Calcio a botte in culo per sculacciarmi Sì, scherniva il babbeo, appoggiato perfin dal babbuin del babbo e della madre fattucchiera scimmiesca e scema, ché assieme escogitavan mosse “marziali” per rendermi di marzapane senza pene.
Urlarono: “Devi penare, non far il dormiglion pensatore!”.

Al che, furono travolti dall’onda d’urto. Eh sì, roba da urlo.
Compresa la sua faccia da cretino, assai presto frantumata su “Adesso, hai rotto, ecco la di Van Damme spaccata”.

Creperà d’invidia o è già crepato, “scremato” nelle mutandine? Voi che dite? Ne prenderà? Ma tante…

E ricordate: la vendetta è meglio di Antonello Venditti. Quella famiglia di ven(d)uti e mentecatti da me solo che cazzi.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Fuori controllo (2010)
  2. Gli spietati (1992)
  3. Cape Fear. Il promontorio della paura (1991)
  4. Kickboxer – Il nuovo guerriero (1989)

“Machete Kills”, Teaser Trailer


30 May

Rosso di sera, il temperino tagliò le dita, salvo “ricucirmelo” senza fascisti, ma col mio editto sopra la media


23 Nov

Com’incriminai e incrinai colui che s’inchinerà e, prima d’esser cremato, creperà da caprone

Viviamo in un Mondo ove molta gente sa sol vegetare, si ciba di vegetali per non ingrassare ma poi pasce nell’anima, anzi è asciutta. Aridità e secchezza delle fauci, d’alimentar con fave di faca e, come dico io, compulsiva fame di figa.
Il puberale aspetta con trepidazione il prossimo sex tape “censurato” ma visibile “online” di Kim Kardashian (che cosce, che superbagascia) per un’escrementizia distorsione sessuale “incanalata” nel “Tubo” porn.
Ove tiferà sfrenatamente, e “sfregatamente”, in balia del nero riccone che alliscia il suo pelo riccio.
Quindi, si sintonizzerà, dopo tal “rizzamento”, nell’appiattimento dell’encefalogramma a temperatura stagna.
Coltivando il vuoto depressivo, pressato da genitori che l’obbligheranno a scelte forzate, salvo spedirlo ai lavori forzati. Non vogliono che alleni troppo il fisico per di-“venir” forzuto ché, tamarro, potrebbe esser spacciato in senso (a)lato da “pollo” solo “ingellato” nel freddo che verrà se una “buona” reputazione farà sì che non ti sputtani. Solo con la “laurea”, potrai “amico” infatti avere le puttane di “fallo”, come te con le “aureole” e un’esistenza “aureissima”. Sì, il “muscolo” va terso nella ponderatezza degli equilibri, per una mens sana in corpore da futuro “premier in pectore. Presentabile di “buona” cul-tura, di corpo piacente e destrorso, invero distruttivo, ambivalente ma “valoroso” di “credenziale” ché non “lo” può toccar nessuno, eccetto le sue “belle”, tutte da “belare”. Tastan per l'”uomo” di “gusto”, per il suo “cotto” nelle loro gambe toast ma di culo tosto “mangiato“.

Persuasi alla parsimonia noi ci prostrammo per l’ano riceverlo, annualmente.
Ragazzini che si mascherarono dietro liceotti classici per acquisir la licenza “formativa” di poter deformare il prossimo a immagine e somiglianza dei propri ricatti.
Con me non funzionò. Eppur, “mi funziona” di più. Ci provarono, ma rimasero provati. Se insisteranno, saran anche privati con delle prove (in)castranti. Chiamatelo impatto di sbatterli, loro sì con la fissa di sbattere, appunto, quelle “magistrali” circensi da “istruire”, in modo circuibile, spogliandole dai loro “chiodi” paranoici e inchiodandole allo “scroscio” delle loro gambe che apron-(ard)Iron-ma quale “man“)-tirati con frasette “manipolatorie” da parole crociate per mettere a segno un’altra “crocetta” nella “casella” da riempir’. Dicesi empio ed “elmo” di Scipio. Le “famiglie cristiane”.

Questa gente, se vivessimo in un’altra epoca, sarebbe da fucilare. Le loro fucine son solo focose di retorica ma poi, ipocriti, dibatton sui dibattiti politici, battendo falsamente con dei clap clap a chi parerà le chiappe loro, garantendo (con tanto di garanti della “privacy“) interessi proficui e “profilattici”, anallergici alla combattiva giustezza, ché questi vogliono solo giustiziare e mal giudicare, ma non si schiereranno mai in battaglia, si sa, è meglio una “battona” che finge di “battersi” per “denudare” il vero, in verità per scosciare sulla poltroncina del Quirinale (Carfagna Mara “calza” a esempio di tal “fauna” famosissima…), piuttosto che darsi da fare (eppur codeste “politicanti” coccodè son s-fatte di trucco e di altri ritocchi…) al fine di portare avanti l’Italia, piuttosto che “moralizzarla”, io direi “inumidirla”-indurendo l’italico medio di “stivalone”, nel solito catechistico “Mangia, prega, ama e vai a messa, ché sarei messo a posto…”.
Sì, tutti si sistemeranno in questo “sistema”.

Io pongo loro questa stigmata: se peccherete d’altro beccare, sarete beccati e le beccherete.
Che dolor’ al “palmo”. Sarete “impalmati” di dorso schienato.

Gli idioti sono avvertiti, gli psicopatici comprenderanno d’esser loro adesso le vittime della carneficina con cui uccisero, e gli stronzi non galleggeranno più, perché saran lavati in galera, eppur sempre più da merde macchiati per come essi stessi sporcarono da porci.

Vangelo secondo l’angelico eretico un po’ diabolico

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Apocalypto (2006)
  2. Fuori controllo (2010)
  3. La Passione di Cristo (2004)
  4. Interceptor – Il guerriero della strada (1981)
    Gibson picchiò la moglie e dovette sborsare un sacco di soldoni, “rovinandosi” la carriera.Secondo me, ha fatto invece benissimo. Quella era solo una d'”affari”, dicesi baldracca. Che “glielo” turlupinò per intascarsi i soldini e “altri”… Mel credette alla “fede”, non solo nuziale, ma la moglie era una da feci.

    Già, la “fece”. Prima “lei” se l’è fatto, poi voleva “farglielo”, ma Gibson fu feroce.

    Applauso!

Il Butcher, nel suo mantello da Dark Knight, odia i criminali, per un tuono che si udirà nella Notte della loro ultima pelle


06 Aug

 

Quando si varcano le soglie del tollerabile, l’imponderabile assume titanicità terrificanti

Sì, in una società marcia alla base, ove si premiano gli sfacciati edonisti che abbindolano la massa con sfrontate pose ruffiane e compiacenti, in cui il “buonismo” è innatamente un'”emozione” che paragono all’idiozia, al frivolo “mercanteggiar” di sentimenti “bacetti” per “cioccolatesche” coccole d’una bestialità “addolcita”, ancor più agghiacciante di false “mossettine”, a violar l’aroma “incenso” dell’Uomo che, tradito nelle intime sue domestiche pulsioni, ferito vigliaccamente a sangue freddo da un bastardo assassino, si cospargerà la fronte del sangue dei nemici, assediandoli d’un terrore invadente d’ascensione nella quale troneggerà nel regno degli eroi, con punitoria furia irreprimibile, sempre più detonante.

Sì, quel ragazzo ha commesso l’errore più sciagurato che uno può compiere nel “bel” mezzo dei suoi squallori.

Prima, s’avvantaggiò dei geni altrui, poi, con doviziose “irruenze”, pretese di scardinarne gli unici, unicorni splendori, con abusi sempre più oppressivi e calunniatori oltre ogni decoro.
Indecenza animalesca, a cui non chinerò mai la testa in segno di perdono al suo “bermi” da “Chinotto”.
Si sfamò del prossimo, per poi diffamarlo.

Ma la decenza ha un limite e io sono illimitato.
Ignoto dell’incognita che non ha previsto, “lui”, il (previ)dente.

Anzi, la sua “crudele”, nuda carnalità sarà afflitta nell’asfittico barricarlo in casa, seguirne, passo dopo passo, le orme, “ombreggiarlo” a ogni azione “inconsulta”, spiarlo da dietro le tende quando “amoreggerà” con altre squinzie pronte al suo divorarne l'”ingenuo” colore.
Che offuscherà poi di consueti schiaffi e violenza, nel suo (bon)tono celeberrimo da lerdoso schifosissimo.

E che cosa mi fa? Mi brucia la casa?
Dove pensa di nascondersi?
Fra le gang degli yakuza “mando(r)lini?”.

Lo afferreremo nel piatto del suo “riso” e lo scaraventeremo “hulkianamente” contro le “inferriate” delle sue finestre ottuse.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Fuori controllo (2010)
  2. Outrage Beyond (2012)
  3. Hana-Bi. ­ Fiori di fuoco (1997)
  4. Gangs of New York (2002)

Tre libri che dovreste leggere prima della profezia di Maya Hills


29 Jul

 

Sì, quella civiltà fu “apocalyptica“, quasi quanto un Coppola leggendario, che impiegò degli anni per smaltire l’insormontabile fatica d’un capolavoro assoluto, ma “lavoraccio” durato interminabili mesi e un culo pazzesco di “riprese”, anche in senso lato.
Fidatevi, meglio la “caramellina” balsamica di “Lei”, piuttosto che l’eucalipto(lo).

Poiché, “salin” salendo, Lei va sempre più piluccando “captandolo” al Capitano…
La “famosa” capitaneria di “porco”

 

Nella mia libreria, scorro libri che l’umano medio, con alluce “di traverso”, non leggerà mai.
Da qui, la mia acuita genialità che spazia da un film dei Marx, dal Mars “scioglievolissimo” per amplessi al Twix, da un Wahlberg Mark a un “marcamento a zona”, senza “marchette”, a una Donna di nome “Marcantonia“, “composto” alla Marlon Brando di Marcella + Antonio, uomo “tutto d’un pezzo”:
Sì, “pezzato”.

 

La mia professione è di attraversare frontiere. Quelle strisce di terra di nessuno fra due posti di controllo sembrano sempre zone piene di promesse: la possibilità di nuove vite, nuovi profumi, nuovi affetti. Ma al tempo stesso scatenano in me un disagio che non riesco a reprimere. Mentre i doganieri rovistano fra le mie valigie, sento che tentato di aprire la mia mente, alla ricerca di un contrabbando di sogni e di memorie proibite. Però c’è anche uno strano piacere nell’essere messo a nudo, e questo è ciò che può aver fatto di me un turista di professione. Mi guadagno da vivere scrivendo dei miei viaggi, ma mi rendo conto che questo è poco più di un travestimento. In realtà i miei bagagli non sono quasi mai chiusi a chiave, come se non vedessero l’ora di essere aperti.

Questa è “musica” per le mie orecchie “visivo-emozionali”, un ballo per rinfrescar i neuroni, insomma un Ballard d’annata, meglio dell'”ottima” d’un Ridley Scott poco fantascientifico ma di Cotillard già da “sbaciucchiar” tutta.
Sì, nella “botte piccola” c’è il vino di “botta!”. Pienissima!
Marion eccita i “maroni”.

Ecco cosa succede quando un Uomo, “pulcino” come me, scavalcò la linea d’ombra.
Che Lei ti chiarì il dubbio fra le mutande.

Sì, la mia casa è una biblioteca babilonese, trovate romanzi “inaspettati”, e il mio cervello, sconvolto da quest’ipertrofia, si sta “surriscaldando” in mezzo a “signore” che amano la mia “raffinatezza”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Apocalypse Now (1979)
    C’è anche un’altra versione con Tim Roth e John Malkovich.
    Il problema è che il film non sarebbe poi neanche male ma, in confronto a cotanto ben di Dio, ci pare uno spazz(ol)ino.
  2. Un’ottima annata (2006)
    Eh ci credo, quando un Russell incontra una “rossa” così, la faccia d’angioletto diventa “dannatissima”.
  3. Strange Days (1995)
    Dite a Battiato che, paragonato a me, la sua musica è da “educatore”.
  4. Apocalypto (2006)
    Quando Mel Gibson comprese di essere un alcolista, tornò indietro nel Tempo delle “scimmie”.
    Distopico.
  5. L’attimo fuggente (1989)
    Sì, ma ci vuole anche l’istante “ficcante”.

Rodriguez “imbizzarrito” fra due “sequel”: “Machete Kills” e “Sin City 2…”


17 Apr

 

È la notizia che tutti i fan, trepidanti, “inarrendibili”, “ostinati”, attendevano.

Ma, Robert Rodriguez li “smarcava”, eludendo il “Sì”, immancabilmente a ogni intervista.

“Fuorviando” furbescamente la domanda.

 

Adesso, però, è stato “messo alle strette”, e non può più mentire.

Perchè è proprio la Dimension Films, a darne l’annuncio ufficiale.

 

Sì, il seguito di Sin City si farà, e non dovremo aspettare molto.

Primo “ciak“, infatti, fissato già per quest’Estate.

 

E un “sottotitolo” molto ammaliante: A Dame to Kill, una dama da uccidere.

 

Non ancora svelato il cast, anche se ci saranno, certamente, molti ritorni, a partire da quello, credo, assodato di colui che certo non può mancare, Marv, il meraviglioso Mickey Rourke del primo “episodio”.

Ho sempre voluto tornare a collaborare con Frank Miller e fare ritorno in quell’universo creato nel 2005 fin dal giorno in cui abbiamo iniziato a girare il primo film, ma sentivamo la necessità di attendere il momento giusto, quello in cui avremmo avuto a disposizione un materiale eccezionale, per non deludere le aspettative dei fan. Il nostro nuovo film vale senza dubbio l’attesa.

 

Intanto, Rodriguez sta per entrare nel vivo delle riprese anche del seguito di Machete…

Già, quasi, assoldati Mel Gibson e Michelle Williams.

 

 

Hartigan… Bruce Willis.

 

 

Nancy… Jessica Alba. Wow!

 

 

Dwight & Jackie Boy…, Clive Owen e Benicio Del Toro.

 

 

Marv…, appunto, Mickey Rourke.

 

(Stefano Falotico)

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)