Posts Tagged ‘Jane Rosenthal’

When They See Us, una serie che aspetto con ansia


16 Mar

when

Mi spiace che si fa gran parlare di serie decisamente brutte, iper-sponsorizzate e invece si sia trascurato il notevole teaser trailer, innanzitutto, di When They See Us di AvaDuVernay.

Regista che, personalmente, non è che mi stia simpaticissima. E, sebbene io non l’abbia visto, da quel che sento, deve discolparsi per quella ciofeca kitsch de Nelle pieghe del tempo. Film costosissimo che doveva far sfracelli e invece è stato subissato dalla Critica. Da tempo amica intima di Jane Rosenthal della TriBeca di Robert De Niro, assieme al signor Bob, alla stessa Rosenthal e a Barry Welsh, si è lasciata produrre quest’affascinante serie Netflix, della quale abbiamo avuto qualche giorno fa un primo assaggio visivo.

Il trailer, stringatissimo e ridotto all’osso, è sinceramente bellissimo.

When They See Us sarà una serie di soli quattro episodi di cui, statene certi, sentiremo parlare. E infatti, ripeto, mi stupisco che questo primo filmato di lancio sia passato abbastanza inosservato.

Tant’è che Netflix Italia non ha ancora rilasciato quello della versione, appunto, italiana, nemmeno sottotitolato. Il cast è notevole fra giovanissime promesse e nomi affermati come la bellissima Vera Farmiga e John Leguizamo, fra la stangona Famke Janssen e quel bravissimo Michael Kenneth Williams che avevamo avuto modo di apprezzare in una serie, però firmata HBO, secondo me fra le più potenti degli ultimi anni, The Night Of. Parimenti a The Night Of, peraltro, anche in questo da me molto atteso When They See Us abbiamo a che fare con un caso eclatante d’ingiustizia atroce. Se però in The Night Of la storia era figlia della pura fantasia di Richard Price, straordinariamente sorretta dalla regia puntuale e cattiva di Steven Zaillian, qui parliamo invece di un caso giudiziario fra i più sconvolgenti e scandalosi della storia. Eh sì. I cinque di Central Park. Una delle più oscene mostruosità mai avvenute sulla pelle di cinque ragazzi che hanno passato i migliori anni della loro vita fra le sbarre e, soltanto dopo un quarto di secolo, sono stati scagionati dalle pesantissime accuse e dichiarati innocenti. Storie che, ahinoi, succedono ancora. Fra equivoci di portata mastodontica e tristissima, tragicomica e perenni, impuniti torturatori ove l’indagato a vita può essere, che ne so, anche di un futuro premio Nobel e la persona moralmente più sana del mondo, ma qualcuno non ci sta. Perché è una sadica capa tosta. E sulla base di pregiudizi, di allarmanti visioni distorte, non desidera mai fargliela passare liscia. Provocando una un “tanto a chilo” per indurre a sbagliare ancora. Storie allucinanti, miserevoli e agghiaccianti. Storie da denuncia e da risarcimenti pesantissimi. Che, purtroppo, non hanno niente di miracolistico ma, onestamente, hanno tanto di angoscioso, repellente e devastante. Sì, purtroppo o per fortuna rimango fra quelle poche persone convinte che prima d’incarcerare qualcuno, sulla base di pochissimi elementi partoriti da deduzioni approssimative, psicologicamente circostanziate e circospette, bisognerebbe, con estrema cautela, indagare a fondo.  Per appurare la verità. Solo allora, dinanzi a prove evidenti e schiaccianti, si può procedere. Altrimenti è un orrore, una terrificante limitazione della libertà delle più aberranti e schiavistiche, una stigmatizzazione non solo fisica, un pasticcio mai visto. Prima di parlare e sputare sentenze, appunto, a casaccio, bisognerebbe ben conoscere tutto. Vederci chiarissimo. Anziché seppellire il vero sotto un cumulo di scemenze, di tremendo occultamento, di plateale insabbiamento politicamente corretto, di idiota buonismo utopistico.

Buona giornata.

Parola di un duro, di un amante del Conte di Montecristo. Libro che scommetto molti di voi non sanno neppure che esista. Ah, misere, inutili parole al vento… che triste(zza) come direbbe chi vuol mentire perché gli fa comodo tacere o non volerne sapere… tanto la vita va avanti. Forza, coraggio!

Sei un grande… sì, e altre frasi fatte di circostanza.

 

di Stefano Falotico

Robert De Niro & Jane Rosenthal on Tribeca, New Projects, and Trump


23 Apr

Il 15esimo Tribeca Film Festival


13 Apr

proxy

Gli occhi stanchi e lucidi di Bob.

Tribeca Film Festival 2016: Preview with De Niro & Jane Rosenthal


09 Apr

De Niro Tribeca 2016

De Niro & Tribeca Film Festival 2016


06 Apr

The Tribeca Film Festival 2015 on Today


16 Apr

Robert+De+Niro+Alternative+Views+2015+Tribeca+9AaSdmy1d0ml Robert+De+Niro+Alternative+Views+2015+Tribeca+pWzU_VbFeFxl Robert+De+Niro+Alternative+Views+2015+Tribeca+UrtcEROgroCl Robert+De+Niro+Opening+Press+Lunch+2015+Tribeca+hnHoStT2hKJl

De Niro & Tribeca Film Festival 2015


08 Apr

Robert De Niro e il misterioso progetto di The Ghosts Of Ellis Island


07 Apr

Scritto da Eric Roth, ancor poco ci è dato sapere di tal fantasmatico, fantomatico (?) cortometraggio.
Per ora, assaporiamo queste due eloquenti fotografie di Bob, ritratto sul set.

complicite-artistique_1 complicite-artistique

“The Irishman” di Scorsese, ready to go


18 Jan

 

Dal 2008 se ne parla, come da tanti miei articoli.

Sarà ora che s’affrettino a iniziare le riprese, anche perché, se aspetteranno ancora un po’ (cfr. qualche anno…), non è che gireranno all’ospizio in carrozzelle?

New York… post

Oscar-nominated Robert De Niro’s next project, “The Irishman,” directed by Martin Scorsese, may be ready to go soon. Producers Jane Rosenthal, Irwin Winkler and Emma Tillinger Koskoff held a reading yesterday of Steve Zaillian’s script at the Tribeca Film Center, where De Niro, Joe Pesci and Al Pacino teamed up with Bobby CannavalePaul Herman and Frank Grillo. A spy said, “De Niro, Pacino and Pesci were going back and forth laughing with all the wiseguy humor.”

 

 

Sarà un confronto storico, epico, dopo Heat e il sottovalutato Righteous Kill?

Gli allibratori hanno aperto le scommesse.

Acqua però in bocca. Speriamo che si realizzi. Il Tempo è tiranno, i miti rischiano d’invecchiare e potrebbe saltare tutto. Anche le coronarie…

Secondo, invece, l’aggiornamento (che non s’è fatto attendere) dell’ancor più informato “Deadline”, The Irishman non sarà, ancora una volta, il prossimo film di Scorsese, che pare pronto finalmente a realizzare l’altro più volte rimandato Silence. Il suo dream project.

Eppure, questo Pacino-“cappuccino” che sgattaiola vicino agli uffici del Tribeca fa pensare altro…

La prova è schiacciante, eh eh.

 

 

 

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)