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In questa società televisiva e stupida, mi sento come Jerry Langford


10 Nov

tvre25

Spareggio per i mondiali, agli italiani ho sempre preferito le svedesi e alla tv di regime dar ai tamarri con le loro “gattine” un po’ di mangime a base di sale in zucca. Poi, la dovrebbero finire di far le zucchine ad Halloween con quelle micine…

Ah ah. Sì, l’Italia schiererà Zaza? Come sta Zazà? Pare che si sia infortunato. Boia. Ah no, mi son sbagliato, scusatemi, volevo dire Dove sta Zazà?, canzone del Cutolo.

Sì, per anni siamo stati ammorbati da questo ritornello con Arbore Renzo e la sua r moscia in tutti questi varietà. Varietà di che? Arbore, incarnazione dello spirito partenopeo più chiacchierone, quello che quando parla sembra abbia una pizzetta al pomodoro in bocca, aspettando fra una cazzata e l’altra di bere il caffettino.

Un uomo “liquoroso”.

Mah, controllo la sua età. Vabbe’, speriamo si sbrighi…

Poi, per anni, abbiamo avuto Baudo Pippo, uno che in verità si chiama Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo. Questo “Pippo” è esemplificativo delle pippe con cui ha rincoglionito la gente, con la sua ignoranza camuffata da “informazione culturale”.

Ah, una cosa di cui mi spiaccio dell’odierna tv italiana è che le donne son adesso meno porche e di scosciate più parche. Ma i deficienti stanno sempre al parco… Rimpiango i tempi in cui “qualcosa” ringalluzzivo alla vista di quei centimetri chilometrici di epidermide rivestita da collant che davano di tacchi a spillo dei “tocchi” in più al mio “divertirmi” da tocc(at)o. Sono peccatucci per i quali non incolpatemi… voi, che avete una “sana” sessualità a base di litigi, urla in faccia, corna e che figliate non sapendo poi come educare alla bellezza i vostri innocenti pargoletti. Li indirizzate al trash, andando a buttare la spazzatura fra un Grande Fratello e le telefonate matte di vostra sorella.

Ah, adesso invece mi tocca veder queste donne, che donne “vere” erano, così pudiche, mascolinizzate in mise con tanto di giacca e cravatta. Sì, i tempi son cambiati, un tempo almeno c’era la verace scostumatezza che non si vergognava di profumarsi di puttanesca femminilità. Sì, bando alle ipocrisie, le donne si son volute indurire nei canoni non solo della Rai ma estetici-falsamente “etici” del pudore più falso, “igienico”, su su, è alla tentazione a cui devono “indurirlo”, no, volevo dire indurre.

In verità me ne frego…

In mio soccorso è “venuto”… anche lo psichiatra Morelli, uno che vien pagato per dire cose che io dico un minuto sì e uno no ma non ho ha la sua villa con piscina. Morelli ha sostenuto che non bisogna scandalizzarsi per le molestie sessuali. Secondo lui, dietro ogni donna si nasconde una prostituta che, pur di raggiungere il suo scopo, si fa… tranquillamente scopare.

Come dargli torto? Kemper, in Mindhunter, sostiene la stessa cosa. Dice che le donne hanno un “vuoto” da riempire, sono sempre insoddisfatte, e inventano strategie da “stagiste” per arrivare al “sodo”. Sì, non usa proprio queste parole, ma il “succo” è questo. Ah, succhiatrici…

Devo confessarvi questo. Son appena rincasato dopo il mio consueto giro al bar dopo pranzo. Al semaforo, mentre ero in macchina coi miei occhialetti, due sciocchine alla mia vista hanno “inforcato” le più cretine risatine, divorandomi in modo sfacciato come i mostri mangiano Sean Astin di Stranger Things. Sì, io incarno la quintessenza dello star sulle mie, e il sesso è quanto di più lontano dalla mia anima ci possa essere. Le donne se ne accorgono subito, son cos(c)e che (non) si sentono. E io gioco a far finta di niente, fra l’imbarazzato, l’imbranato e il mio “pesce” lesso. Ieri sera, comunque, ho magnato un branzino con delle patate… al forno ben rosolato nel mio dolce pancino.

Sì, sono un uomo spesso solo come Jerry Langford, uno che beveva al calar della notte con il cane della sua amarezza.

 

di Stefano Faloticolewis re per una notte

 

 

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