Posts Tagged ‘Vagabondo’

Silvio Berlusconi ha mai visto Essi vivono? Ah no? Meglio essere un vagabondo che uno di questi


04 Aug

Roddy Piper Essi vivono

Sì, vago ombroso come Roddy Piper, con la mia bella, insormontabile, insopprimibile faccia di culo che adocchia la gente a passeggio e sbircia tra le facce da morti. Persone già prosciugate nell’animo in un cammino che puzza di putrescenza.

E mi permetto, senza dare nell’occhio, di prendere per il culo chiunque voglia fare il furbetto, zampettando d’iridi dapprima mansuete e poi luciferine, schiantando la gente con lo sguardo, da vero uomo lupo che oramai ha paura solo di poter pisciare storto e sporcarmi le scarpe.

Stamattina, dopo una nottata in cui, posso tranquillizzarvi, ho sognato spiagge desertiche, un mare limpido e promontori rocciosi sui quali, appollaiato, accarezzavo i gabbiani, dicendo loro di fottere con ottimi uccellini, ho bevuto un morbido caffè cremoso alla pasticceria di Borgo Panigale. Ah ah.

E una super racchia palindroma e obesa ha impiegato un quarto d’ora a “miscelarmelo” perché era troppo impegnata a pensare allo zucchero che, questa sera, il ragazzo ritardato le “verserà” addosso.

Proprio una stella.

 

E non mi cambia manco Cristo.
Questo è, sono, pigliatevelo!

E canto ad alto volume la mia canzone preferita.

Vi piace Eddie Vedder? Ma basta con ’sto melanconico mezzo frocio!38442288_10211805873645154_3899597569080164352_n

 

di Stefano Falotico

Il vagabondaggio del mio non essere James Bond ma vago senza viaggio nel mondo che mi emargina


13 Aug

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E non si rimarginano.

Ferite aperte, stigmatizzazioni sociali, reclusioni della mia anima che riaffiora in rabbie inesauste che però, a lungo trascinarle, si stan stancando e le emozioni si sterilizzano dietro una patina dolciastra del mio sguardo nel vuoto che finge, per cheto vivere, d’essere in “stadio” di relax. Le relazioni, ah, me ne son sempre distaccato, preferendo una vita ai mar(gin)i, eclissata nelle mie meningi pen(s)anti e nel viver(mi) non appieno, in pena, col mio “turbante” pene a mollo mentre tante ne mollerò. Fanatico della misantropia e del disprezzo che non ha prezzo dell’amore così da voi vivandato, “vivacizzato” dietro fantasticherie “dolci” del vostro perenne, intramontabile (dis)illudervi. Tutta una stronzata, una messa in scena di cenette e cerniere, di leccate di culo, d’ipocrite ruffianerie per accaparrarvi una falsa felicità fat(u)a. Scontento e al contempo contentissimo di esser me stes(s)o mentre De Niro riceve un altro premio e festeggerà da grandpa la sua pancia debordante, in Corsica, a bordo del suo yacht con Grace che gli ha dato un figlio autistico. Le mie volontà non collimano né coincidono con la massa che m’incide, persevera nell’essermi severa ma a questa lor seriosità oppongo il mio menestrello che usa da contadino il rastrello e le mie ansie (dis)sotterrate non più conto, vivendo vampirizzato come Dracula il Conte, leccando il gelato di cono e di corna messemi dalle mess(al)ine di questa società chiesastica e “ordinata”, no, son fuori dall’urinato normale, dall’ordinario del mio mental disordine. E vado a Udine.

 

di Stefano Falotico

Genius-Pop

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