Asini? No, poker d’assi, anche un po’ “pork”, abbasso gli orchi, evviva gli occhi!

25 Oct

 

Avevo promesso che non dovevo anticiparvi altro del Travis Bickle 1979 “playlistarolo”, affatto “polistirolo”, invece son un gran bugiardo, e vi piazzo l’ultima(?) anteprima del mio “archivio”, cronologicamente nuovissima, quasi di zecca o da “Zecchino”.

Decollai a Collodi, con una mia vita “a tracolla”

 

 

Detesto i quattrocchi, che mi reputan un “testardo”, adoro le conduttrici gnocche (anche con Michela Quattrociocche “aquilenerei” di “Jocca“), e son Lu-Cigno-lo del mio “Pinocchio” che ama i “balocchi”

Verrà il Tempo in cui “friabilizzerò” le mie ossa in deliranti disperazioni, angosciose agnizioni in uno spettral “paesaggio” dell’anima, per ora la passeggio, anzi, la “pastello”.
Sì, fra qualche an(n)o, quando saran trascorsi molti e più giorni, evocherò me stesso in una “vecchiaia” nel “mare“, per ora “La Mer” m’immalinconisce e le preferisco la marmellata delle “mammelle”.

Non mento mai, anche quando dico le bugie e son “sfregiato“.
Pregiatissima Lussuria di chi s’invoca nella f… a, e focalizzerò sempre più le mie foghe senza attorniarmi di “foche”.
“Cannibalizzo” la vita, attento a non “semiotizzarla” in analisi geriatriche da scolaretti viziatelli “imbacuccati” in troppe teorie da Umberto Eco. Datemi Valentina Vargas e sarò il suo “apprendista” Adso da Melk, uno Slater “seniorizzato” dal Sir Sean Connery, sino a quando non scopre il Sesso e se stesso in questo “verso”.

Mentre, quasi svanito, cadevo sul corpo a cui mi ero unito, capii in un ultimo soffio di vitalità che la fiamma consiste di una splendida chiarezza, di un insito vigore e di un igneo ardore, ma la splendida chiarezza la possiede affinché riluca e l’igneo ardore affinché bruci. Poi capii l’abisso, e gli abissi ulteriori che esso invocava.

Sì, mi sverginai affatto rosa, molto “rosseggiandoci”, quasi un sorseggio al rosé, alcoli(sti)camente “anonimi”. Forse, solo agoni(stici).

Taluni, vole(v)an che non “la” volessi e in “essa” non m’involassi, e “scelsero” per me un ritratto da martire urlante, come il romanzo-Nobel che citai “addietro”.
È, avanti, a cui bisogna “tender(lo)”, senza “intenerirlo”.

A quel tempo ero affamato e andavo in giro per Christiania, quella strana città che nessuno lascia senza portarne i segni…

Dai su, lasciam pure le “stigmate” alla fame d’un antieroe di Knut Hamsun.
Eh sì, qui si “banchetta” di occhi e il mio Sguardo permea le mie finestre sul cortile, non contentandosi d’una Grace Kelly “a mezzo servizio” nella “cucina”, vogliamo anche i (ser)vizietti della vicina, noi siamo uomini-binocoli, un po’ “cocchi” che san ove posar l’occhio.
Detta, più papale papale, senza falsi “papismi”, le iridi alimentan la fiamma ormonale che al culo sa che va sempre associato l’ardente “bastoncino”.

Credo che non avrò mai un figlio “di sangue”, ma adotterò un russo con i capelli rossi.
E lo chiamerò Nicola.
Come dite? È un nome da “terruncello?”.
Macché, è il nome esperanto (che si fotterà Gomez Esperanza… dopo aver letto “Grandi speranze”, capì ch’era meglio “beneficiar” subito delle sue gioie nelle lenzuola), il quale concilierà tutte le “guerre fredde“, perché unisce il fascino Nicolas di Las Vegas, da “perdente” debosciato e carnascialesco, al Nikolai di Cronenberg, Uomo “imbattibile” nella sua “Perestrojka” fallimentare che “mafieggiò” in America dimenticando le “guglie” di Mosca.

Io non sono un Uomo che merita i baci Perugina, merito una patonza di Perugia che non indugi…

Applauso!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  La promessa dell’assassino (2007)
  2.  Via da Las Vegas (1995)
  3.  Pinocchio (2002)

 

 

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