Sono Abramo Lincoln e il Butcher, con la floreal camicia a scacchi “matti” su papillon intonato, di mia stazza statuaria, su “sgargianti” tele stazzonate e gancio sinistro

13 Jul

 

E il “coltello” fra le tette

Sì, da qualche anno, sto “terrorizzando” la città, fra terragne che provan a saltarmi addosso con esiti dubbi della loro risatina “scossa” dal “mio” né caldo né freddo, e “anemici” nemici pronti ad assalir la mia “incolumità” con “acume” degno di Bombolo.
Sì, alla creperia “Divora il cioccolatin” me “lo” spasso”, avvolto nel Piacere del “Crema e gusto“, Lavazza per digerir gli assaggi, e poi “nutellizzarlo” ancora per “infilarlo” fra una leccatina e un “mordicchiarlo” di labbra un po’ “macchiate”.

Sì, che nude pastine…, pigliatevi la pasticca, io sono il Buscaglione di fortuna Gastone di gran sederon.

Sì, la mia nomea è “altitrombante”, “infagiuolo” nel “solito ignoto” trivellando con “sottigliezza” che, “mestamente”, fra una “pulizia” domestica, “ai limiti dell’arresto”, e un lesto “smaltarlo” d’altro bon appétit, “sguscia” la “meringa” di caviale fra le mie “cavie”, un po’ cagne, a volte “lagnose”, spesso soddisfatte anche se sono signore con lo “sfratto” e gli “infraditi” del marito che, fraudolento, traditissimo, si “pappa” la Tv “digitale”, toccandosi “autoeroticamente” su Sara Tommasi, con San Tommaso a guardare da lassù e metter, come sempre, il “naso”.

Sì, sono un genio. L’altra sera ho confutato quasi l’intero vocabolario della Trusca, perché lo ritengo poco in linea col mio uccello “Treccanne”.

Molti, nelle mie “vicinanze”, ardiscon a sbranarmi, e aizzan i lestofanti loro “bracci destri” a “invalidarmi” e scannarmi con dei “bombardamenti offensivi”.

In tre secondi netti, giusto il Tempo di sfilar la mia sigaretta dal taschino e aguzzar l’occhio, e corron via impauriti nascondendosi nella “Casa degli gnomi per gli gnocchi”.

Sì, volete fottere me? Sia molto “chiaro”, lo prenderete in culo.
Questo ne è un esempio “eclatante”, oserei dire, appunto, esemplificativo per semplificar il “fallo” che le mie fighe m’ameranno più del vostro “amaretto”.

Lo scorso mese, Obama mi ha “inoltrato” un messaggio “minatorio”: – Egregio dottor Falotico, guardi bene dal non guardar più mia moglie né dal corteggiarla con la sua malasanità. Si dedichi alla sua vita nera, e non spedisca più alla mia signora la foto del suo membro in erezione.
Altrimenti, per il “mantenimento” del mio “status quo“, sarò costretto a “inviarle” un carro armato “in carne e ossa”. La saluto, impegni inderogabili e press conference stressanti m’attendono.

La mia risposta fu secca, precisa, concisa: – Gentile Casa Bianca, l’usignolo m’ha parlato delle sue Escort. Innanzitutto mettiamo i puntini sulle i, caro signor Obama. Se pensa d’intimorirmi col fascino persuasivo della sua magione, s’è sbagliato di grosso. Anch’io, come potrà controllare sulle Pagine Bianche di Bologna, abito in via della Ca’ Bianca. Quindi, ce la combattiamo alla pari, nessuno svantaggio iniziale per il quale mi potrebbe ricattare e suggestionare. Pare che stia “complottando”, di stanze orali, con Linda Fiorentino di Jade. Stia molto calmo con le minacce, ché presidenti più in gambissima ed eretti di Lei (veda il Clinton clitorideo del “succhia succhia” e il nostro bunga bunga han patito l’estromissione dai giochini adulti di potere, come attestato ne Le Idi di Marzo). La intimo a chiedermi scusa in ginocchio, altrimenti il sindaco di New York di scorsesiana memoria le sarà poco garbato. (Di)stinti saluti, uno stinco di santo”.

Tutto si “conciliò” con quattro texane regalatemi per il Giorno del mio compleanno.

Applauso!
E buon harem a tutti!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. La leggenda del cacciatore di vampiri (2012)
  2.  Gangs of New York (2002)
  3.  Jade (1995)
  4. Killer Joe (2011)
  5.  Il presidente del Borgorosso Football Club (1970)
  6. Un cane alla Casa Bianca (2010)
  7.  I soliti ignoti (1958)

 

 

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