I contratti odierni sono quanto di più odioso per il “tifo”

23 Aug

 

Firma in “calce-struzzo”

Spassionatamente “incappucinato” in una mattina afosissima di sudori cittadini, in un torbido bar ove una vecchietta m'”apostrofò” con “far” da “scrofa” e un teppista attentò perfino al mio “cucchiaino” affinché non mescolassi l’aroma nel mio tubo digerente, “accoccolato” nello “sfiancarmi” di gusti soffici a cadenzar prima fra le labbra e poi ad accoglierlo nel brividino “caldo-macchiato” di “gusto” del fegato, sempre integro e depurato da tanti “veleni”, afferrai di buona len(z)a il quotidiano sportivo, leggendo “terrificato” la seguente notizia “bomba”:

“Diamanti, attaccante di diamante del Bologna, ha firmato sino al 2017. Trovato l’accordo con Guaraldi. Nessun punto di penalizzazione per le combine, 6 mesi a Portanova ma Di Vaio prosciolto”.

Ecco, sorvolando sugli “illeciti” (si sa, dietro le “bustarelle” i giudici sono clementi, la legge è “uguale” per tutti, certo…), mi concentrerei sulla questione “contrattuale” del Diamanti. Uno che, adesso, passa da eroe nazionale solo perché ha segnato il rigore decisivo contro l’Inghilterra agli Europei. Di “classe” spiazzante quanto la sua pettinatura “da una parte e dall’altra” su palle degli occhi spesso “eccitate”.

Questi contratti(ni) non valgono niente. Sono un modo per i presidenti per arricchirsi e una convenienza per il giocatore che li ha pattuiti.
Sì, non è più come un Tempo, ove il grande Gigi Riva se firmava tre anni col Cagliari (e sempre lì ha militato, quello si chiamava davvero attaccamento alla maglia e per la città che l’aveva prescelto), era costretto, volente o nolente, a “rimanerci”.

Oggi, funziona così, in una maniera un po’ più “sofisticata”. Quasi “sofistica”.
Se Diamanti s’infortunerà, anche a vita (che ne so, potrebbe starci che un “difensore” delle “porte”, un po’ “apprensivo”, gli taglierà il collo in modo tale che non esulterà più con urla sguaiate), deve comunque, sino alla data stabilita appunto dal contratto, essere pagato.
Che poi rimanga sulla sedia a rotelle o ricoverato nel lettino simil Javier Bardem di Mare dentro, fino al 2017 avrà un’ottima “pensioncina”, anche se “invalido” (di “guerra”).

Se invece sarà richiesto, metti dal Milan, che potrebbe offrire una cifra esagerata per la cessione, il signor Guaraldi (buona panza non mente…) non ci penserà due volte a rescindere e “cederlo”. Sì, dietro i soldi tutti (re)cedono.

Ed è per questo che io eccedo.
E non mi concedo a chi vorrebbe che firmassi il mio congedo.

Buona vita a tutti.
E ricordate: pare che la Mondadori sia interessata ai miei diritti d’autore. Alzerò il prezzo della mia “copertina”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Il gioiello del Nilo (1985)
  2. Faust (2010)
  3. Uno sporco contratto (1969)

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