25 Aprile! Liberazione o compleanno di Al Pacino?

26 Apr

Il 25 Aprile siamo stati liberati dai fascisti? Sì, ma io festeggiai Pacino, nato in codesto dì, e non ho tempo da perdere con reminiscenze di cazzoni Mussolini bendati e incazzati mastini fasciati!

Evviva Alfredo che ti “fredda!” con un “Addio, nazista sei infornato da me in tue palle inforcate di bulbo in pallottole su mie sparate!” 

Ogni anno m’è consuetudine celebrare il compleanno di Al!

Che analizzerò in mio tutto bardarlo a differenza di molti di voi, la maggioranza sciovinista già “bruciata” credendo d’esser crudeli m’ardendo il cero di chi non è d’accordo e “cremandolo” come lo Strudel!

Gli ebrei furon arsi vivi, i russi soffrono di fobia sociale da cui le foibe del comunismo nella oggi massa capitalista a decapitazioni d’andar contro un “Capitano, abbiamo solo un capitano!” per finire accapigliati nello sperpero anche dell’ultimo numero di “Paperino”, scovato nei pressi di una disneyana bettola in quel di Mosca a issarsi in calice, pru(gn)a e complimenti di fantasie e utopia con delle topoline eppur grandi top(p)e di “pugnette”.

E Al Capone fu “solo” accusato di reati fiscali quando ammazzava di sicari, fumando un sigaro e fregandosi le mani “pulite” in teatro assieme a una matrona di “besciamella” sua impazzita, causa nascita anomala e indirizzata al Male dello scoreggione suo “pancino”.

Al Pacino ha compiuto 73 anni, sì, le primavere, mese inoltrato d’Aprile e non da scherzi nello schernirlo, voi che immolate Siffredi Rocco nella Lucarelli Selvaggia “arroccata” sul suo “coccolarla” in combutta d’un altro puttaniere formato “cioccolatone”.

Rocco, il volto “vero” del porco, Selvaggia, il volto “gossip” della porchetta allo spiedo nella moda del cool inculato non da sola ma in “saletta” col salame…

Alfredo navigò sempre per i fatti suoi e non darà mai credito a questi che si svestono e alle selvagge che si svendono per avventarsi sullo spettatore “violento” eppur “cortese” di “baciamano” nei catodici sogni proibiti di linguette, compresi gli spaghetti alle vongole con la cozza della moglie marinara dall’insoddisfacente-affacendato uncinetto e figli inetti con nettare e miele, sudori e “a malincuore” di bava alla boccuccia (in)castrata dal raggio “gomma” del televisore d’un volersi commutar in “proiettor” del suo ergerlo ad “alta” definizione, cambiando canale nei virtuali amplessi senza correr il rischio dello scolo, dato che Selvaggia è scotta e non ci saran cotture della “frittura” di mare, solo un amaro e un mirarla da lontano, come gli scogli “prelibati” di chi osserva l’orizzonte nel “verticale” in culo a sé perpendicolare di coglione annegato! Meglio comunque della zoccola con le zoccolette e le tette fra le tagliatelle del “cuoco”, “gran” al dente di lei “ardente”.

Alfredo nato a New York, innato di talento e non come te, minatore neanche tanto di trattorie saporite e mungitore di vacche insipide. Dai, piscia e stai zitto.

Non ha bisogno di presentazioni né di “presentini”, non addobba il presepino ma non ha neppure un pisellino per ilpurè!

Egli non ti fotte nell’esibizione del suo calore ma accalora la platea con interpretazioni scroscianti nella prima fila ove ci son fighe scoscianti e davvero di bocche buone. Non bonazze da linguacce. Non scemotti da salsicciotti!

Sette film che non son nani ma le prove d’un gigante.

Invero son tre, perché così mi tira e cambiamo registro!

Tu sei solo un aitante, il tuo alito non è un monologo fenomenale ma un affaticato monocolo, mio mongolo. Vaffanculo!

Donnie Brasco

Amicizia tradita, mai stata, forse tutto un incubo. Falliti entrambi, spediti in questa cazzo di vita per due missioni che non interessano a nessuno. Il primo fa il criminalotto, l’altro è un mafiosetto solo di baffi che rideranno del rimpianto.

Insomnia

Capolavoro di Nolan, apice dell’ermetismo fra i monti dell’Alaska nell’insonne, appunto, giornata “assolata” di Notte fuso orario e Al fusissimo che coglierà in flagrante il criminal’ andante-suonato prima di perder la bussola nella sua gravità da avo d’una nave antica, i valori suoi legati all’onore della giustizia.

I crimini efferati van puniti d’Alfredo nel freddo e nel gelo ma che si scalderà sotto “zero” in recitazione da vette Everest. Finale cristiano con la Swank a sorreggerlo dalla via crucis di due ore d’occhi sbarrati. Comunque, non annoia, è Cinema d’aperture mentali e anche boccata d’aria…

Gigione e alla “diaccio” degli eccessi smisurati nel sublimissimo sublimar le battute al minimo su classe al massimo.

L’avvocato del diavolo… e della “minchia”

Quando mai un Keanu Reeves, stronzetto “impuro” e indeciso fra una Theron e una Nielsen (capirai che sfiga), può fregare il Satana fighissimo di parrucchino alla Conte Antonio?

Mai, perché il Devil è Pacino che ti piazza dei “bacini” a vanità per il tuo popò rosso rosso.

Non invidiare il Diavolo, Egli sa perché l’umanità è andata a puttane.

Il primo responsabile è il Creatore che pare esser stato avvistato con Berlusconi ad Arcore, fra una mignotta e l’altra sotto la “Madonnina”.

Con Pozzetto versione “vergine” senza Edwige Fenech a urlare sconvolto “Eh, la Madonna!”, appunto, e Pasolini con Scorsese a braccetto per le vie del centro in questo Montenapoleone “caporale” che non lascia stare i santi e cavalca Troia di (furf)fanti.

Alfredo si salva, salpiamo!

Il resto vada in malora! Che ore sono? Non lo so, tanto non ho mai sonno!


Firmato il Genius

(Stefano Falotico)

  1. Serpico (1973)
  2. Quel pomeriggio di un giorno da cani (1975)
  3. Stand Up Guys (2012)
  4. Il padrino (1972)
  5. Scarface (1983)
  6. Heat La sfida (1995)
  7. City Hall (1996)

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