Come ogni anno, devo “sorbirmi” la “festa” del Ca’ Bianca, sono strange days

23 Sep

sd16Lenny Nero

Sì, sono Lenny Nero e vivo spesso di “virtualità” superiori alla realtà miserrima della quotidianità nauseabonda che tanto mi rattrista eppur, per paradosso, m’induce allo scompisciarmi. Sì, perché detesto tutta questa che gente che cagate giornaliere “piscia” e si abbottona dietro una finta moralità da persone perbene. L’unica persona perbene, ve lo dico io, è Martin Scorsese che a New York, lontano dalle paillettes e dai sorrisi rifatti come quello di Alba Parietti (a proposito, esiste ancora l’alba dei vostri sogni erotici proibiti? Ah ah…), gira con De Niro, mentre i girotondini in Italia combinano casini peggiori dei bordelli che chiusero. È tutto uno sputtanamento collettivo, un puttanaio degno della Kathryn Bigelow migliore, con gente che si affanna per affaticarsi dietro lavori che ripugnano eppur, per due soldi, di “dignità” impugnano. Valentino Rossi, “sfatando” la malasorte e il perone fratturato, si è ricomposto e domani gareggerà in pole position, per la gioia mondiale dei motociclisti soprattutto delle vite alla Steve McQueen. Invero, vi dico che molta gente non sa neanche guidar la macchina e Dio me ne scampi da questi pirati che si credono provetti piloti. Molta gente dice di amare le donne e i motori ma non sa sterzare sulle curve pericolose delle loro limitatezze, frenandoti con insulti per schiacciarti sotto la gomma pneumatica delle loro idiozie. Voi, che come me discernete la verità, che è ostica da raggiungere, seguite la vostra strada e percorrete la ricerca della meta salvifica, meglio se il “crocevia” è la figa, ah ah. In quell’incrocio letale, di origine “fetale”, ah ah, spingete con “frizione” che marci sull’olio liscio. Ah ah.

Comunque, non perdiamoci in stronz(at)e, stasera, nel mio rione fanno la festa settembrina come ogni anno. Chiudono le strade e i negozianti stanno aperti sino a tarda notte, con un Bobby Solo sul palchetto che, stonando e strepitando, scaricherà le sue angosce piccolo borghesi sulle note dei Beatles e l’immancabile Isola di Wight dei “famosi” Dik Dik, un must per tutti i pensionati con rimpianti e nei capelli molti “impianti”. Riproponiamo il ritornello “storico”, oserei dire stoico, sì, ci vuole coraggio per cantarla oggi come oggi…

Sai cos’è l’isola di Wight 

è per noi l’isola di chi 

ha negli occhi il blu 

della gioventù 

di chi canta hippi hippi pi 

 

Sì, dovrò sorbirmi questa tristezza immonda sino alle due di notte inoltrata, e forse andrò dal macellaio a ordinare una salsiccia per non far la fine del sandwich.

Vi lascio con la mia faccia di “culo”. Alcuni mi danno dello schizzato, invero questo è uno schizzo a matita. E ricordate: amate il prossimo vostro come fosse Juliette Lewis. Cioè, “inculatelo”, in ogni senso “lato” e anche “fregato”. Ah ah.

Da qualche mese a questa parte, porto gli occhiali. Pensavo peggio, mi donano invece una bella, eh, aria di sintomatico mistero, citando Battiato. Infatti, son talmente misterioso che le donne, alla mia vista, mi opacizzano, rendendomi più che da Sole… solo.

di Stefano Falotico21766382_10209656217345090_7242544313170469915_n

Leave a Reply

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)