War with Grandpa, assieme a The Irishman, è il mio film più atteso ma vivo da uomo teso(ro)

01 Dec

MV5BY2E3OWUwMjctNGY2OS00ZmU0LTlmODItNjYwMjZkYWNkZDg4XkEyXkFqcGdeQXVyNjUwNzk3NDc@._V1_

 

 

Orbene, sussulterete voi! Ma come? Un film per bambini diretto da Tim Hill? Certo, perché in “esso” vi è il Bob De Niro. E, a prescindere dal fatto che potrebbe anche rivelarsi “appassionante”, almeno non pretenzioso, ma una cosa caruccia per rallegrar l’umore, io non disdegno affatto i film “infantili”.

Ora, va detto che io vivo spesso infantil-mente, ma non ripudio questo mio inabissarmi in ricordi felici, nostalgicamente abbottonato a un tempo in cui vagavo nottambulo, come adesso peraltro, nei corridoi mesmerici della fantasia più alata, e il mio cuore sprigionava gioia inusitata. Poi, la mia persona fu spesso insultata e, deprimendomi, vissi periodi neri in cui la mia anima così umiliata impiegò molto a esser nuovamente rincuorata. Io, poeta delle meraviglie e astrattista del surreale, il cui cervello corre baldanzoso fra un’emozione e l’altra, eppur piove. Piove sulla sconsolatezza della mia eterna, triste “giacenza”. Inappagato, poco vengo pagato, il lavoro langue e il piatto piange, e dunque gironzolo alla rinfusa in cerca di qualcosa che possa dar stabilità alla mia frenesia spesso dalle contingenze reali frenata. Sì, la vita adulta è un compromesso e il tuo cuore, così innatisticamente gioioso, vien bloccato nelle sue spontaneità da uomini cinici e accidiosi. Arcigno come loro, allora, senza oro ma mangiandomi quello che mi mettono sul naso, cioè il pomodoro, li affronto perché subii troppi affronti e vergo pagine romanticamente arrabbiate che sono il sudor della mia ingegnosa fronte. A questa salvifica fonte attingo, e dai neuroni idee brillanti scaturiscono. Da questa scaturigine, non posso comunque evitare che il mondo affondi e bruci nella ruggine. Sì, molta gente è delusa e arde le tue speranze, scaricandoti addosso la sua frustrazione. Anche ti frusta! Così, a malincuore appunto, devi (r)esistere, combattendo con le energie ancor tue indomite. Indomito o forse indomabile, provi a essere un uomo amabile, ma la vita ti (e)rode, di nessuno sei l’eroe, povero Cristo, ed è solo cattiva bile. Qui cambia l’accento e la rima baciata va a farsi fottere. Ah ah. Insomma, non siamo solo noi i fottuti, anche la rima è stata “trombata”.

Sì, molta gente è afflitta da una vita che le sta stretta or che la via retta si è smarrita a prenderlo/a troppo nel retto. Che batoste, mangiatevi i toast. Ah ah. Io testé, di mia testa e forti testicoli, rimango tosto, sebbene sia un pollo arrosto. Ah, le “brave” persone… Allora si rivolgono agli psicologi, gente che vive grazie al loro malessere. Sì, non fidatevi. Piuttosto che spendere un patrimonio ad arricchire questi “propugnatori” del mieloso benessere, andate in strada e iscrivetevi a un partito. Meno soldi spillerete e vi farete tante tessere. Tesseratevi, sì, per la ricerca della vostra contentezza al di fuori di ogni sleale concorrenza anche se, si sa, la vita non è facile e le donne sono difficili. Che poi… anche credere alle ideologie politiche non serve a molto. Siamo invasi da fascisti che applaudono i film ecumenici, di comunisti che apprezzano Vincere di Bellocchio, giustamente, perché non è un film tanto su Mussolini quanto sulla sua follia che rese folle una povera donna che lo amò, siamo stracolmi, ed è il colmo, di gente che i suoi vuoti colma, riempiendosi la panza di cazzate immonde. Che brutto mondo! D’altronde, Spagna o Francia basta che se magna! Il motto dell’italiano qualunquista che non prende mai posizione su nulla e però studia tutto il Kamasutra per soddisfare la sua squinzia in ficcanti… posizioni. Sì, gli uomini vengono, eccome se vengono, incontro alle più stronze, basta che possano svuotarsi… e in questi “svuotamenti” si riempiono a vicenda, dandosi letizia al sapor di liquirizia. Sì, le invitano a cena, offrono loro un liquorino e poi son “svenevoli” di languorino…

Sì, la gente dovrebbe smetterla di credere che si viene al mondo per essere felici… sì, se si è indefessamente stolti, si può essere felici per qualche ora, qualche giorno. I più duri a morire, anche i più illusi, possono essere felici per molti anni. Ma prima o poi lo ripiglieranno nell’anno e il risveglio sarà una pazzesca inculata.

Sì, oggi a te, domani di nuovo a te. Dai, beviamoci un tè.

 

Finisco con questa… su Twitter ho scoperto che esiste un tizio che soffre della mia “patologia”. Si fa chiamare Roby e idolatra Bob De Niro in una maniera per cui anch’io, che mi credevo the fan per eccellenza, non posso competere. Ah, più vivo e più mi rendo conto che c’è gente più “pazza” di me.

In verità, vi dico che sono il più sano di tutti, come Il seme della follia insegna(va).

 

di Stefano Falotico

Tags: , , , , ,

Leave a Reply

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)