Tutti parlano di politica, ma non sono intellettuali, quindi si astengano

05 Mar
Sally Hawkins in the film THE SHAPE OF WATER. Photo by Kerry Hayes. © 2017 Twentieth Century Fox Film Corporation All Rights Reserved

Sally Hawkins in the film THE SHAPE OF WATER. Photo by Kerry Hayes. © 2017 Twentieth Century Fox Film Corporation All Rights Reserved

Sì, una delle grosse malattie di cui soffre l’Italia è questa: prima e dopo le elezioni, tutti s’improvvisano politici e improvvisamente scopriamo che dissertano di Marx e Stalin senza sapere neanche chi siano. Di colpo, se vincono i 5 Stelle, i radical chic scrivono che è una vergogna perché abbiamo dato il potere alla mediocrità intellettuale ma poi, se ben scavi sotto le apparenze di tanti bei discorsi fanfaroni, scopri che questa gente, appunto, sostiene che ciò che è accaduto è una vergogna in una Nazione che ha avuto come maestri delle arti e delle discipline umanistiche gente come Dante, Michelangelo, Leonardo.

Ecco, io chiederei davvero a questa gente se conosce questi artisti, poeti, letterati, pittori e scultori che cita a sproposito o è solo un vezzo per fare la figura di quelli di sinistra dietro discorsi di sofisticata facciata? Cosa c’entra la politica con Dante? Ah, è vero, perdonatemi, il Purgatorio è come una canzone di Giorgio Gaber. Scusate se ho legittimamente dubitato delle vostre “conoscenze”. Sì, se vai ad analizzare, è gente alle volte ben più mediocre culturalmente dello stesso Di Maio, e passa le sue giornate a inzozzare la sua bacheca di Facebook con foto in bella vista dei propri “promontori” fisici, fra ragazze finto colte e distortamente emancipate che credono che la vita giusta sia vestire alla moda, avere un lavoro da diecimila euro al mese, e poi far le squinzie per gli sguardi da “ludri” dei porcellini che irretiscono con le loro grazie, queste sì, volgari e narcisiste. Vogliono essere tutti ammirati/e per i loro pregi esibizionistici, ma non capisco per cosa io debba ammirarli/e. E poi i meriti non si guadagnano mostrandosi “fighi” e “tosti”. Mah sì, siamo tanto belli e carini, e poi diamo addosso agli handicappati…

Ci sono naturalmente quelli che parlano per frasi fatte. Al che, se vince Salvini, urlano che è uno scandalo, e che siamo tornati al fascismo. Poi, se chiedi loro cosa sia esattamente il fascismo, ti rispondono come da vocabolario, cioè una filosofia di vita da regime che non rispetta le diversità e la libertà di opinioni, e altre amenità generaliste e alla buona… Tutto qua? Io pensavo fosse qualcosa di più complesso, più inestirpabile, meno manifesto, più sottilmente crudele, più diplomaticamente subdolo. Ma anche in questo caso mi sbagliavo. Perché l’altra sera ero a un bar, è entrata una ragazza muta, per chiedere il caffè ha fatto dei gesti, e un ragazzo con la maglia del Che si è messo platealmente a ridere, trattandola da minorata mentale.

Vado su YouTube e pesco video “politici”. Uno attacca Sgarbi perché attacca Di Maio e un altro fa l’avvocato del diavolo e offende colui che ha offeso Sgarbi, al che quello offeso, che prima a sua volta era stato offensivo verso Di Maio, replica dicendo al suo offensore che sua madre batte sui viali, e questi (sì, questi, non questo, cari “acculturati”, in tal caso si scrive questi…), con “classe” da vero signore, ribatte che suo padre è un pederasta. Al che, mi metto a fare delle ricerche fra queste “nobili” personcine, e addivengo ai loro profili Facebook. Uno fa l’avvocato penalista, l’altro gestisce una delle discoteche più frequentate della riviera romagnola. E capisco che il loro “problema mentale” è qualcosa di cui non preoccuparsi perché, se quelle offese se le facessero dei giovani disoccupati e qualcuno li scoprisse, li sbatterebbero in qualche centro di recupero, invece vengono dalla bocca di due persone “rispettabili”. Eh, ma sì, in fondo sono insulti all’ordine del giorno… fra persone “cresciute”. Sì, uno di questi ha votato Renzi, e si professa di sinistra, liberale e democratico, l’altro ha votato Berlusconi e va a mignotte tutte le notti, ma è sposato con tre figli che ha iscritto alle scuole “migliori” e, quando esce con la moglie, la tiene sempre per mano, e amano assieme i film “buoni” come The Shape of Water. Questo per dire, fratelli cari, che io so la verità, e in questa vita posso permettermi di dire che votai PD con cognizione di causa. Non ho molti soldi, ma non elemosino pietà penosa, votando 5 Stelle, e non credo che tutti gli immigratori siano criminali, delinquenti e stupratori. Ma io sono “matto”, non sono “credibile”. Probabilmente, sono sempre stato stanco delle ipocrisie…  Cosa voglio dalla vita? La mia stranezza, che nessuno deve toccare. Ah, ma questa è patetica tenerezza. Eh sì, pecco spesso di poesia, per adattarmi al mondo dovrei andar in giro con un fucile e pensare solo a trombare.

Col tempo, ho scoperto che se sei una persona geniale e in gamba chi t’invidia può solo ricattarti perché ha più soldi o si trova in una situazione di vantaggio psicologico. Il resto è una balla colossale…

 

di Stefano Falotico

 

 

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