Stanotte, Joaquin Phoenix impugnerà la statuetta dell’Oscar per Joker e il Falò fu, ieri sera, assieme al Frusciante, incredibile! THE KING OF COMEDY!

10 Feb

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Be’, che dire? Questo Falotico non finirà mai di stupirvi. Indubbiamente, è un tipo alquanto irascibile che, se mal provocato, soprattutto ingiustamente, s’infervora e poi sembra che attacchi tutta la gente.

Sbraitando un po’ da deficiente poiché troppo ferito interiormente.

Rannicchiandosi nella spelonca delle sue ataviche tristezze. Ma il Falò sa meditare e non piange sul latte versato. Ma sì, fa niente. Al massimo, fu parzialmente scremato ma, come i migliori prodotti della Granarolo, non è mai a pecorino. No, a pecora.

Sebbene, spesso, possa apparire cieco e sardo, no, sordo… sa il fallo, no, fatto suo.

Egli birbanteggia, vive d’inaspettati magheggi e ama, a differenza di quelli che stanno sopra i carri di Viareggio, non indossare nessuna maschera carnevalesca. Egli è nudo e crudo, dunque appetibile e ritoccabile, altro che nel cervello tocco. E, in passato, mostrandosi in tutta la sua incolpevole, onesta nudità esistenzialistica, fu nella sua intima essenza snaturato e divenne psicologicamente ricattabile.

Insomma, fu maltrattato. Cosicché, frettolosamente sospettato di essere un diverso, lui stesso se ne persuase, dando retta a chi invece fu, è e, purtroppo per lui, diversamente abile rimarrà nel suo cervello limitato e giammai rinnovato.

Legato a schemi di vita antiquati e oramai sorpassati.

Il Falò spadroneggia, a volte ancora alza la cresta ma è una voce fuori dal corpo e dal suo core. Tant’è che possiede, se vuole, la stessa vocale rochezza di Stefano De Sando e del grande Giannini Giancarlo.

Soventemente, gioca troppo a fare il melanconico, anche il tipo che all’apparenza può sembrare da manicomio. Ma secondo me, sono di parte, ah ah, merita d’ora in poi ogni encomio.

Egli, infatti, tanti anni or sono, quando non poté autodeterminarsi e fu perda degli indagatori sguardi pusillanimi dei cosiddetti adulti della sua anima ingorda e dunque da costoro, ah, che impostori, bellamente lordata, emotivamente paralizzato da chi, arbitrariamente, ancora prima che potesse rinascere, decretò troppo sbrigativamente, con gratuite licenze, in merito all’essere nuovamente del suo futuro libero arbitrio concretizzatosi in mirabile carisma seducente, di sé stesso si stufò e nessuna donna stantuffò.

Cucinando soltanto lo stufato del suo credersi bollito prematuramente.

Eppure, questo Falò è un essere ancestrale inaspettato e dall’inaudita forza imprevista, egli di colpò il suo destino cambio e, con una robustissima mossa, sterzò la rotta poiché di troppe offese si ruppe. Quindi, con fare geniale, dopo tanta vita sgarrupata e scalognata, riprese magnificamente il volò e svoltò in maniera al(a)ta, sferzando pugni allo stomaco ai perbenisti ipocriti e ai finti moralisti, invero, questi sì… nell’anima corrotti e andati.

Il Falò è un corridore, un sapido provocatore, possiede una voce da doppiatore e non ha, esteticamente niente da invidiare sia a Joaquin Phoenix che a Johnny Depp. Che meravigliosi attori! Cioè, quando si cura e nell’anima non si rabbuia e oscura, per gli altri la vedo dura e saranno adesso questi qui a pigliare la fregatura, lasciando al Falò gustare ogni femminile confettura.

Stanotte, Phoenix vincerà l’Oscar. Mentre il Falò, ieri sera, fu al Mikasa Club di Bologna. Incontrò dal vivo Federico Frusciante. Sul quale il Falò però dissente in merito al valore, cinematografico e non, di Joker. Ma ci sta avere gusti diverso, no? Il mio discorso è democratico e non fa una piega.

Invece con Fede concorda sulla qualità invincibile di Tetsuo. Poiché, come disse Fede, siamo stanchi della gente cosiddetta “grande” che decide per noi come vivere alla grandissima. Ancora propinandoci Sanremo e con questa merda ammorbandoci. Disgustandoci con la retorica più stracca e con le loro vite, da tempo immemorabile, andate in vacca.

Il Falò non se la tira affatto. È ben cosciente, altroché, che la vita presenterà ancora tante batoste e inculate a raffica. Ma egli giammai si demoralizza.

That’s Life.

Insomma, diciamocela.

Questo è un comeback fenomenale.

 

di Stefano Falotico

re per una notte

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