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Siamo tutti dei clown, e si volteggia anche fra Wonder Woman con portamento da Clint e “punitore” dei moralisti e dei tonti


17 Feb

Shannon Tweed Clint+Eastwood+Clint+Eastwood+Jimmy+Kimmel+_A7jt6iGRwdl

Society molto strana. La gente attacca Attacco al treno, poi non capisco perché si attacchi alle piccine(rie).

Sì, piccini e Pulcinella. Ma la grandezza di Eastwood non va messa in discussione altrimenti prenderemo i detrattori e li obbligheremo a guidare solo i trattori. L’altra sera, invece, ero in trattoria e ho meditato sul mondo, applicando diverse mentali traiettorie. La mia mente, si sa, sfarfalla, gira e salta, alle volte stanca si adagia, va adagio e poi mal si arrangia, mannaggia, eppur soavemente si accascia. E gusta le cosce… di pollo o del mio ammirare Gal Gadot, planando di occhi giammai mesti sulla “durezza” che potrebbe nascere in quella succosa morbidezza. Sì, che lietezza “penetrare” in quella Wonder Woman, e volare “alti” di erotismo lontano dal moralismo.

Sì, io credo di essere un uomo di cultura eppure dinanzi alle gambe di Gal mi squaglio, qualcosa “densamente” fa sì che “scremi” la verità virile dalla retorica femminista. E non capisco un cazzo, o forse il mio sì. E osservo con far da voyeur un po’ volpino, solleticandomi di piccante baldanza del mio cor(po) ignudo, senza retorica, eppur “svuotato”. Ah ah.

Sì, lo ammetto, mi avete scoperto, son stato sempre un amante… dello “spogliatoio”. E tutte poco scopo eppur d’immaginazione bella-mente scopro.

A fine anni novanta, mi fissai e “lo” issai per la magnifica bionda Shannon Tweed, ed era auto-erotismo che del suo peccato “capitale” non si adontava eppur “ridondante” sguazzava ondeggiante… montante. Allegretto-andante.

Sì, la moglie di Gene Simmons, sebbene sia stata sempre rifatta, volevo farmela. Ero un collezionista dei suoi softcore molto “pimpanti”, soprattutto pippanti, in cui esibiva le sue poppe in “pompa magna”. Magnetica, sì, ah ah. Più che altro, stimolante una mano poco etica eppur godente quella splendida, statuaria estetica in maniera eretta, sciogliendosi… dirimpetto a quei “pettorali” che scendevan a valle, avvallando il mio puntarle il retto, stando ritto… di mira sulle sue colline tondeggianti. Come marinavo io gli obblighi dinanzi a quell’oceano di bontà cazzeggiante, lo sa solo il Cristo. E un giorno dovrò raccontargli che me la spassavo alla grande, un glande ripassato. Diciamo…

Sì, che cazzone… imbattibile, eppur mai son stato con delle battone, ma non batto la fiacca, sì, c’è gente presa, anzi, in modo masturbatorio, “rappresa” dalla figa e gente che si esalterà se Gary Oldman vincerà l’oscar. A ognuno la statuetta che merita. A me le belle statuine son sempre piaciute… A cui, eh che culi, “innalzarsi” in gloria, sì, io speravo sinceramente di elevarlo in maniera gol(os)a.

Rimasi a mezza strada, cercarono di (in)castrarmi ma ancor tira, ed è scomparsa anche l’ira. Tutto si aggiusta, e spero che “tutto” possa entrare o “inserirsi”, senza scorciatoie o vie traverse, in modo sghembo purché sia “collocato produttivamente” fra le gambe. Sì, di me tutto, appunto, senza punti, si può dire tranne che sia uno da canzoni di Annalisa… Non mi piacciono le melasse, vado “dritto” al sodo.

Concreto, tosto, come Clint. Quasi reazionario, non credo fascista ma in quelle… sfasciato. Senza (f)iato.

E, nonostante le stronzate che dico, il fascino classico di Eastwood mi appartiene.

Insomma, un uomo che ascolta Springsteen, un uomo Nebraska, un uomo al gelo eppur uccello… libero.

Ah ah.

Ma dove lo trovate uno “schizzato” più fuori di me, eppur spiritoso, gioviale, “fluviale?”.

Sì, proprio un fiume in pen…

 

– Falotico, ma lo sa che lei è l’emblema della sfiga e della fighetta incarnata?

– Sì, e tu lo sai che tua moglie è una zoccola?

– Come si permette?

– Mi permetto di dirlo perché lo so… Ho appurato con mano in maniera pura.

 

Freddura da uomo “monco”.

E ricordate: non sono un esodato, ma un “esondato”.

Sì, sono uno da Aspettando Godot. Ma intanto me la Gadot!

 

di Stefano Falotico

 

Punisher

di Stefano Falotico

 

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TRUE CRIME, Clint Eastwood, 1999, (c) Warner Brothers

TRUE CRIME, Clint Eastwood, 1999, (c) Warner Brothers

 

Wonder Boy, anche se talvolta penso di essere Wonder Woman


16 Oct

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Ecco, mi guardo allo specchio… d’altronde, in molti mi urlano, in maniera riprovevole e in forma di reprimenda, si guardi allo specchio! Lo specchio, mi spiace per questi qui, mi rimanda un’immagine piacente, e credo di avere un’ascendenza verso le donne di Piacenza! Eh sì, in queste “a-scende”. Ah ah, ma per piacere! Per piacere, bisogna essere sé stessi, sempre, senza contrattare né contraffare la propria anima.

Devo ammettere, di tutto orgoglio, che ho una presenza scenica, anche se talvolta scema, da uomo che può permettersi di “metterlo”… dove? Dove ti par più comodo. Sì, nonostante an(n)i d’ingiuste batoste, di sacrifici esiziali, ah, quanti gravi danni, da auto-esiliato e anche (d)eluso, la mia avvenenza non ne ha risentito e, in cuor mio, posseggo ancora lo slancio grintoso dei miei giorni migliori. Anche se, a dire il vero, nella mia vita ho conosciuto pochi giorni migliori e tutti mi gridano in faccia, mia di cazzo e poco di “culo”, si migliori!

Ecco, in questo cammino angosciante, tormentato, esiziale o forse solo esistenziale, ho imparato ad appurare le mie qualità. Io, anima (im)pura, in mezzo a quest’umanità che spesso di me tutto distorce. In queste reciproche distorsioni ove (non) appaio per quello che sono, in questo tener nascosti i miei pregi e spesso, per ire estemporanee, far emergere solo i miei difetti, vengo sempre frainteso, quando invero, vi dico, donne, vorrei solo “venir” teso. Ah ah.

So scherzare e, come detto e spero “dato”, anche “schizzare”.

Eppure, ancor arranco, ma non preoccupatevi, so arrangiarmi. Fra qualche soldo racimolato grazie alle mie genialità e qualche altro “solo”. Sì, mi associo a persone sole come me, che da tempo non vedono più il Sole, essendosi eclissate in malinconie perenni e difficilmente guaribili. Ma, in queste “associazioni” di umori (in)stabili, trovo la piena compiutezza del mio ancor voler sognare in grande, anche “in glande”, se le donne me lo permetteranno e volessero che “glielo” mettessi. Ometti, non “omettetelo”. Tante delusioni, e il mio cuore, affranto, stava per spegnersi, tramontando laddove la speranza si stava abbandonando nella mer(da). Grazie al mio spirito battagliero, riesumai l’antico guerriero che Madre Natura mi concesse di avere, “cari” uomini che mi deste solo dell’avaro. Fra malattie mie immaginarie e, appunto, mal di mare, mi scoprii marziano, nel senso di alienato, non di uomo di Marte. Fui anche comunista di falce e martello, e fancazzista da “pulce” e matterello, cari miei vigliacchi che vorreste picchiarmi col mattarello. Sì, ammattitevi, in questo esser giudicati matti, vi eleverete dalla foll(i)a di questa social, squallida mattanza. Intanto, gli operai del piano di sopra mettono a posto i mattoni, sì, gli inquilini del piano superiore sono più matti di me. Di notte, scopano rumorosamente e sono grida “strapazzanti”. Casa “dolce” casa.

 

Sì, mi do a letture horror e anche a romanzi poetici. Sono angelo e un po’ diavolo, bambino e un po’ joker.

Non sono uno Stallone italiano, ma vivo nella mia “stalla” guardando le stelle. Io, stellina… di latta, uomo da materno latte. Eh sì, le tette… Comunque sia, vivete sotto un tetto e siate uomini di “tatto”.

Più che Gal Gadot, sono uno da Aspettando Godot… prima o poi godrò, ah ah!

 

di Stefano Falotico

 

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