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Il gioco di Gérard


06 Jun

Il gioco di Gérard. Un libro di Stephen King? No, quello è Gerald. Qui, parliamo del grande, grossissimo Depardieu, un attore pachidermico eppur a me piace epidermico, alle donne di più

di Stefano Falotico

 

Fra tutti i più grandi attori del mondo, sempre poco spazio vien dato a Depardieu. Andando a scorrere tra la sua filmografia, c’è da rimaner basiti. Cosa non ha girato costui?!

Di tutto e di più per questo francese che s’è emancipato da un’adolescenza mariuola, sì, a Parigi e dintorni, quand’era molto giovane, commetteva furti, un truffaldino, insomma. Ma la passione per la recitazione lo salvò dal carcere assicurato ove credo che, fra le sbarre, ben poco avrebbe allietato la bellissima panza che da sempre esibisce, una “protuberanza” laida eppur che a lui dona perché di nasone deforme emana il fascino dell’elefantiaco sex symbol senza tempo. Sì, sempre più obeso, ma le donne ancor se lo (con)tendono. E lui le stende, anche se, così messo, come fa a metterlo? Un sessappiglio innato nonostante la taglia dei pantaloni incontenibilmente aumenti. Un attore sproporzionato e molto dotato. Allorché, Abel Ferrara l’ha sfruttata, a mo’ monumentale della carnalità totale, nel suo Welcome to New York, dai critici acclamato!

Sì, Depardieu è oggettivamente brutto, fisicamente osceno, un gobbo di Notre-Dame che arranca eppur mai (si) stanca. Stacanovista attorialmente, dà sempre a tutti gli altri un gran distacco. Con “stacchi” di cosciotti di “polle” che lui fa arrosto grazie agli occhi “biascicanti” quel gustoso, simpaticissimo “Donna, ti mangerò meglio di queste crêpes che ingurgito nel mio stomaco debordante eppur mai sazio. Io sarò per te dolce e salato, ricoprendoti di zucchero nel papparmela a tutt’andar fra un canto libero della Marsigliese e la pubblicità italiana del pomodoro”.

Io sono l’uomo Gérard. Apparentemente, sono un cesso eppur con le donne, non so perché, ho s(ucc)esso. E ne sono un ossesso.

Sette film ove Gérard fa un baffo all’omonimo porcellino del libro di Stephen King. Sì, Gerald fu un marpione di giochi d’adulti troppo spinti con la mogliettina in quella villa nel Maine. Ella, col classico calcio lì piazzato, lo respinse tanto d’ammazzarlo.

E, durante la notte, “ammanicata” al letto, con un cadavere accanto sempre più puzzante, marcì di paura, consolandosi solo nella fantasia d’esser agguantata dall’animale volpone Gérard, la sua fantasia proibita, la fantasia che ogni donna non confessa eppur, alla vis(i)ta (in)aspettata di Depardieu, nonostante il suo panzone, non si sa come mai ma le “mani”… tremano di brivido.

Non mi credete?

Ecco sette film ove il nostro le fa da padrone, ah ah! Entrando di soppiatto. Chiatto eppur acchiappante.

Green Card

Ciao maschio

Novecento

Cyrano de Bergerac

La signora della porta accanto

Lui portava i tacchi a spillo

Mio padre, che eroe!

Mica tanto. Più che altro, un erotomane.

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