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Kubrick è sopravvalutato, ha ragione Cronny su Shining, ve lo dice Jack Torrance


06 Mar

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Ebbene, il mio pezzo su Christine nel mio libro su Carpenter inizia così:

Il suo film non è affatto brutto, ci mancherebbe, ma non poteva e non può competere, anche a tutt’oggi, con adattamenti da King decisamente superiori. E mi riferisco a Carrie di Brian De Palma e al quasi suo contemporaneo Shining di Stanley Kubrick.

Due capolavori contro i quali Christine, pur con tutti i suoi evidenti e rimarcabili pregi, sfigura non poco.

 

Premesso questo e dunque appurata la mia natura imbattibile da Pinocchio ante litteram e letterato e basta, andiamo avanti.

Allora!

Vi state infoiando con la saga su Kubrick. Ma ne parleremo dopo.

Piuttosto, leggo su Facebook che vi siete fissati col nuovo fidanzato della Bellucci, tale marcantonio scimmiesco simile a Jason Momoa più magro, e avete sfogato ogni vostra gossipara frustrazione, dando alla Bellucci, come al solito, della zoccola. Monica Bellucci è un’attrice di merda ma ha lavorato pure con Lynch. Sì, infatti David si è fatto fare da lei un signor pompino da veri segreti di Twin Peaks. David, dall’alto del suo potere, ha viaggiato sul velluto blu con tanto di doppio sogno virato in viola. E questa è Una storia vera.

Tale compagno di Monica è Nicolas Lefevbre. Mah, a me pare un uomo normale. Ma voi donne siete rimaste invece scioccate. E vi è venuta, dalla gelosia, la febbre!

Dicendo che non ha niente a che vedere con l’ex della Monicona, il Cassel. Vincent di che? Questo non ha vinto proprio nulla. È un semi-incrocio fra un Bob De Niro storpio e Mario, quello della merceria sotto casa mia. Si è scopato la Bellucci? E quindi? Io ho scopato con donne molto più belle ma meno pretenziose che non volevano da me l’allure dell’attore francese che fa molto chic ma abbisognavano solo di una pulita al pavimento. Sono state scopate facilissime. Loro mi davano 100 Euro e io usavo anche il Lysoform.

Mah, a dirla tutta Cassel non m’è mai piaciuto né come attore né come frocio. Sì, Cassel è frocio. Me l’ha confidato tempo fa quando cenammo assieme alla locanda L’olio.

E io:

– Ma allora perché lei sta con la Bellucci?

– Così la gente può dire che sono un bell’uomo. E non mi odia. Sai, Stefano, alla gente devi far credere di essere un tipo normale, sennò ti dicono che sei un disadattato schizofrenico dalla sessualità distorta e aggressiva come ne La Haine. E poi non è Kassovitz, ma solo cazzi e cazzotti.

– Ah, capisco.

 

Detto ciò, sono volati commenti come sempre maliziosi.

– Ma che ci trova di bello questa puttana in tale scarafaggio?

 

E io:

– Può darsi che Nicolas abbia un bel ciddone. E, dopo giornate dure, Monica non ha bisogno di uno che mal sopporta le misantropie di Kubrick bensì di uno che le sia shining, come diceva Totò, di “stiratura”.

Sì, questo Nicolas deve avere fra le gambe qualcosa di pura “luccicanza”. Brillantissimo! Sì, sì. Ve lo dico io. Sono esperto in materia. Invero, sono spirituale. Ma mi piace saper di sapere quel che solo poche donne di me han saputo. Tutto salito con tanto di sputo.

Parliamo di una faccia che non mente. Qui il Tarzan c’è tutto. Le donne amano Jeremy Irons dei film di Cronenberg, elegante, sexy e colto, ma in verità vi dico che sono inseparabili da quello animalesco.

Le donne vogliono solo un bananone. Gli uomini desiderano Monica, un figone.

Due razze da giungla. Oramai alla frutta.

Che poi anche Monica ha i suoi anni oramai. Forse la verità è che Nicolas non ha un granché lì ma sa cucinare a Monica delle pietanze saporite. Quando le donne invecchiano, basta che magnino buono e se ne fottono se uno è a letto bono. Poi, le donne scelgono gli uomini sulla base di pochi fattori. Se sono ricche, a loro basta uno che le renda rizze e gliele arricci, se sono povere uguale, tanto quello ricco non le caga. E dunque amano la retorica di Bernardo Bertolucci e darci dentro in maniera bestiale. I soldi non ci sono. E se la godono da matti fra stoviglie che volano, schiaffi in faccia e poi orgasmi ove, con ancor più foga, si sputano addosso le peggiori schifezze. Come si suol dire, alla faccia del cazzo.

Premesso questo, passiamo a Shining. Io già lo dissi più volte. È uno dei film più sopravvalutati del mondo. Quasi pari alla stronzata di von Trier, La casa di Jack. E ho detto tutto. Fra poco avremo pure il seguito. Di mio, accavallo le gambe e me ne fotto delle vostre folli(e). Detta seriamente, Shining è un capolavoro? No, meglio Arancia meccanica e la banana bionica di Nicolas, un uomo Falotico. Tutte queste storie di matti, fidatevi, vi stanno dando al cervello. E ora capisco perché state tutti a pecora.

Ma che fa quell’altra? Visto che non tromba, ora mi si è data alle letture psicanalitiche “incitanti”, molto da Cheeta frigida, di libri da titoli così: Il monologo della vagina per l’arrugginitaIl ruggito della resilienza selvaggia di una donna denudataLa cassa integrata vuole un’altra limonataLa cassiera s’è incazzata e non fa più scontiVivi e ama te stessa e il suicidio è vicino ma non mollare, mollala qui.

Ah ah.

Detta ancora più onestamente, io sono un tipo cronenberghiano. Sì, uno Spider che diventa Tom Stall di A History of Violence e riceva a casa sua sia il Blu-ray di Scanners che un porno con una di cognome Summers.

Ora ve la dico tutta! Una delle mie fighe preferite dei primi anni duemila è stata Sammie Rhodes. Parliamo di una che potrebbe battere la Bellucci, eh.

Ah ah.

Sì, oramai di voi, uomini e donne, non so che farmene.

Fatevi le corna e le lotte a vicenda.

Io tanto non mi sparo. Ma qua bisogna spararselo/a. Ah ah.

E questo, come diceva Nanni Moretti, è pus underground da Naked Lunch. Ah ah. Detta senza peli sulla lingua, sia Cronenberg che Kubrick mi fanno un baffo. So che ciò vi appare buffo, invero è solo un demone sotto la pelle. Ah ah. Sto scherzando sul valore di Shining? No. Kubrick ha travisato Stephen King e ha fatto male a scegliere Jack Nicholson. Inizialmente, sapete che aveva pensato a Bob De Niro? Poi disse che, dopo averlo visto in Taxi Driver, non l’aveva convinto. Ecco, ora capisco perché faceva film misantropi. Uno che non ama Bob De Niro, si merita quella moscezza di Eyes Wide Shut e il suo voyeurismo ipocrita. Diciamocela! Eyes Wide Shut è una cagata pazzesca. Banalità su banalità, orge da carnevale di Venezia, come se non sapessimo, come vi ho detto, che i ricchi “cazzeggiano”. Una noia mortale. Tutto questo bordello solo perché Nicole confida a Tom Cruise la fantasia erotica di lei col marinaio? Cazzo, Tom. Da una così, ti aspettavi che ti confidasse che aveva sognato te? Ti aveva sposato solo perché eri un bell’uomo ricco e potessi lanciarla. Una volta arrivata, ti ha mandato a fanculo in maniera più veloce degli aerei di Top Gun.

Sono un uomo triste che non crede più a nulla? Non è vero. Credo che, domattina, mi sciacquerò il viso e berrò un caffè. Poi, non so che cosa succederà. Son sempre gatte da pelare. Ma comunque andrò al al bar.  E il barman:

– Come va?

– Non ce le beviamo più, eh, io e lei. Vero?

– No, nessuno oramai ci fotterà più.

– Ottimo. Così si fa.

– E che si fa?

– Che vuole fare?

– Non so. Lei adesso ha da fare?

– Perché? Mi vuole inculare?

– No, io non la fotto mica, sa? Ce lo siamo appena detti. Ce ne fottiamo. O no?

– Possiamo fare altro?

– No, sinceramente no.

– Vedo che lei è abbastanza lucido. Circolava voce che fosse pazzo.

– E lei crede a tutte le stronzate che la gente dice? Se fossi pazzo, starei qui a bere con lei?

– No, infatti. E se invece anche io non fossi pazzo e mi tocca invece dar bere a quei cretini che ballano? Come la vede?

– Eh, mi sa che lei non la vede proprio da parecchio. Se ne fotta.

Scemo e più scema

Scemo e più scema

di Stefano Falotico

 

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