Posts Tagged ‘Samuel L. Jackson’

Al gentil “bacin'” d’utenza di FilmTv.it: imperdibile racconto al calembour, “Quando, per colpa delle carambole io carambolai, mi bollaron come un duro ma rimango caliente”


22 Nov

Ora, mentre sto componendo tale scritto che sarà propagato via etere a tutte le nazioni “disunite” per risollevare dall’economica recessione dopo le secessioni dovute alla scissione dei bombardamenti atomici, di mie pose, con le posate a spiluccare uno spuntino, son qui ascoltando Jim Morrison.

Jim, “rimembratelo” quando il Tempo non vi sarà grato, poco “grattato” in Lei, la “carina”, cari miei, è Uomo la cui musica stimola gli ebeti con la diuresi, che fingon d’indurirsi ma poi evacuan solo vacuità.
Jim era oltre la meschina società di balordi, eppur veniva scambiato per un lordo, solo perché si dava alle baldorie, dette anche “bagordi”. Sappiate che, se il genio non è immediatamente capito, vi capiteran i suoi trasgressivi genitali geniali a ribaltare le vostre ottuse regole. Usaste i contundenti, ma è l’inderdentale, filo sottile che s’infila nelle gengive, a “salivarvi” un “Io salgo” e voi v’assolate, soli e soletti, nell’arido sale dell’arsura senza calure. Ah, quanti calori, le donne ne van matte, dunque si toccano. A me toccò, in “sfiga”, una perniciosa, ad altri quelle pelose, quel che importa è l’esporto, tanto prima o poi ti chiederanno il rimborso e, di borse sotto agli occhi, di sportellate non chiuderanno un occhio ma il “cocco” sì.

Bene, fratelli scriteriati di questa congrega.
Perché gli attori porno van per la “maggiorata?”. Perché, senz’imbroglio e senza bavaglio, va il minorato di mentali seghe . Viviamo in un Mondo che parla solo di sesso, dalla mattina alla sera. E andrà sempre per la maggiore… Di Notte, non so. Posso bussare alla tua porta? Volevo chiederti se t’è rimasto dello zucchero. Dovrei miscelarlo al miele d’una cammella. M’ha detto che fa la cameriera, quindi dovrebbe essere fornita di mestolo. Se andrà male, rimesteremo nel torbido.

Digressione appunto “attoriale”, “nobilissima”:

un biondo, coi denti da latte ma di latte per la gnocca di lei, vi prenderà a ginocchiate se tutte non s’inginocchieranno.
Eh sì, è cocchiere del suo ele-fantino, e infila in buca, bocciando di boccione col suo “balocco” tutti coloro che non tollerano il suo schizzo color “cloro”.
Egli sgambetta e, di pipetta, non si spugnetta, tu sei una spugna, assorbi ogni cazzata, invece le sue donne sono il suo “assorbente”, a meno che non se ne sorbiscano uno più “sorbetto”.

Fine della storia…

Voi disprezzate il Cinema comico perché non è serio. Cos’è serio in questo Mondo?
Scrivi un poema e ti trattano come uno scemo con la “piuma“, corri come un puma e ti scambiano per Forrest Gump, diventi un sollevatore di pesi e ti prendon per frivolo, sei un operaio e ti danno del “pesante” perché ti lamenti, pretendono una grande mente ma poi mentono quando pensano di non meritarti, credendosi più “maturi”.
Ora, la mietitura so che va accordata alle intelaiature.
E, se non c’è la pasturazione, non c’è neanche il “pastore”.
Perché tutti si scoprono impostori.

Nel Mondo, alcuni leggono Hermann Hesse, secondo me era un fesso. Olmi Ermanno ci va vicino.
Meglio Tarantino. Ch’è come me. Egli acchiappa, non copia, ma nelle chiappone v’incula.

Non c’è la rima, ma l’inchiappettata sì.

Dunque, al galoppo. Senti che schioppo. Scalpito, ecco lo scalpo.
Chi chiami schiavi?

Io sono l’avo nella mia nave, e t’infilzo nell’ano.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Eyes Wide Shut (1999)
    Il biliardo provoca la bile…
  2. Jackie Brown (1997)
    Non tutti i neri con la “coda”, son dei cavalli per la neretta.
  3. Django Unchained (2012)
    Eh già.

“Django Unchained”, i Character Posters


19 Oct

 

Dopo il banner di Christoph Waltz, ecco dalla Weinstein, “sparati”, quattro nuovi poster sui nostri personaggioni del filmone.

 

 

 

 

 

(Stefano Falotico)

“Django Unchained”, il nuovo Trailer completo


12 Oct

 

Sparate(velo)!

 

“Unbreakable” – Recensione


11 Oct

Indistruttibile

Alcuni film tornano avvolgenti da antichi, sfarzosi castelli ove c'”assediarono”, perché c’incendiammo nei sogni svagati, nel fantasy e nel fumetto che ha il lusso confortevole di fondersi nella Notte, nel mescerla di “baldacchini” a immolazione perpetua, divina(toria) contro chi sacrificò la poesia per “atterrirla” ad attenuate emozioni.
E siamo arrabbiati cavalieri delle nostre “macerie”, “fatiscenti” perché inarrendibili.
Come un Principe, rispetto l’onore, la grazie e lo stile della mia appuntita, sofisticata stilografica, e “gemo” irrispettoso per le vostre rabbie coperte da ingannevole pregiudizio e “festose armonie” che son già spente nelle ceneri di cuori gretti, appassiti.
Questa mia dimora è una grotta rugginosa, pensierosa perché s’eleva a tal evoluzione d’apparir “regredita”, “smantellata” nel mio mantello che “raschia” le vostre ossa e le scarnisce, scandendo i miei candori fin a superare le barriere del Tempo, a innalzarmene in troni di spade che rammemorano Artù, i suoi fidi scudieri, Lancillotto, Ginevra e il mio “lancio del giavellotto” a vessillo che s’abbatterà sui corpi da dissanguare e “amputare” dei vostri “sguardi” da “gianduiotti”. Vi coccolate nel “cioccolato”, ma avete dimenticato gli orli dorati dietro platinate carnalità già (s)tese, come “panna” stesa.

Nella mia “segregazione”, fischietto nel vento e me ne vanto. Tale è il mio arbitr(i)o.
Serpeggio, afferrando la Luna quando s’accascia troppo perché mostra le cosce come una irriverente “amante” delle “brave” (io direi “brade”) animalità, carnalissime di materia sua “smagrita” in tacchi da sottana, gran puttana, che “adduce”, “elude” di “cortesie”, e indurrà in tentazione per “indurirlo” nel “burro”.

Così, per “provocarla”, le chiedo “sottilmente” d’inviarmi una foto, al fine di spogliarla nella sua Natura più “pura”. “Spolpata”.
“Ella”, “distintamente”, in tono implorante da “regina”, m’implora d'”improperi” affinché mi “tolga dai piedi” una già (av)venuta elevazione… spirituale, e “la” innalzi, invece, tristemente a impantanarmi all'”adulta”, adultera visione delle cos(c)e.

Già, di “rapporto epistolare”, mi consiglia per “il meglio”:

Ora ti dico una cos(ci)a (ecco, appunto).
Ho una scarsa opinione degli uomini, in quanto incapaci nel percepire le emozioni e i desideri di una donna, tali da diventare spesso inopportuni e volgari. Nella mia vita, ho avuto occasioni di conoscere diverse tipologie di uomo, una cosa vi accomuna, l’istinto primordiale che vi fa ragionare prima con il pene poi (forse e non sempre) con la testa.
Scrivi poesie ma a cosa servono? Per alimentare la tua anima o per cercare un’anima che ti compiaccia?
Ti comporti come la maggior parte dei piccoli uomini. Crescete… (e “voletene” tutti…, “violentatevi!” nel “viola” dipinto di “rossa”).
Smettila di chiedermi foto, tanto non ne avrai!
Cerca oltre da una donna, guardala dentro, li c’é poesia, quella vera.


Come no… “volevasi” dimostrare.

Sì, mi blandì affinché abbandonassi i miei sogni e li deturpassi nello “spassarmela” solo nelle “passere” che “adorano” i baci (dis)graziati…
Così, brandisco le lame e, da arrotino, di “cipigli” piglio la sua “immagine allo specchio” e la “rincuoro” da “carissima”, “carezzandola”.

E invece temo che non “crescerò” mai, amo scrivere poesie e, se saranno indesiderate, muoviti a compassione per uomini falsi che sbaveranno per il tuo corpo, “ingraziandoti” di regali celati dietro eleganze sincere come facce da sberla.

Distinti saluti,
un genio che scambi (di coppia?) per “ingenuo”, invece è “gel(ido)” fra i suoi capelli, poiché non è manesco, e infila la “mano”.

Sì, nella mia “polvere cosmica” (lo stardust...), sono stellare e non “uomo” da “stalle”.



Sono nato predestinato. E il mio destino sarà implacabile.

Un treno deraglia, colmo “zeppo” di passeggeri. Muoiono tutti, tranne uno, l’ultimo immortaleDavid Dunn, il più grande Bruce Willis della Storia.

Perché Lui non è solo un sopravvissuto, ma un vivo per sempre.
Sul parabrezza della sua auto, trova tale messaggio (messianico?):

quanti giorni della tua vita sei stato malato?.

Egli rappresenta l’enigma della Trinità, quindi “Nessuno” è la sua risposta all’incognita.

David non ha mai avuto la “febbre”, e scoprirà che, l’emissario di quella “scritta” (profetica?), altri non è che un Uomo che “incarna” fragilissimo la sua nemesi, Elijah, un Samuel L. Jackson “spaventoso”.
Elijah ha cercato, per tutta la vita, un Uomo che fosse “al contrario”. Infatti, lui soffre dell’osteogenesi imperfetta. Raro fenomeno, anzi “fenotipo” di patologia per cui l’intero suo corpo è debolissimo e si frattura “permanentemente”. Tanto da costringerlo quasi sulla sedia a rotelle e a vivere in un museo “antiquario” in cui allev(i)a la sua anima, colorandola appunto di fumetti per non “mortificarsi” e morire di “solitudine”.

Inizia un'”inconsapevole” sfida a distanza fra David, l’Uomo “forte”, e Elijah, l’Uomo che non c’è, “senza ombra“.

Secondo Elijah, l’incidente “casuale” del treno sarebbe “solo” una fottuta coincidenza che darebbe credito alla sua teoria. Secondo Elijah, appunto, David non si sarebbe salvato per caso. Dietro questo “miracolo”, si nasconderebbero le ragioni della sua grandezza da superuomo, da Superman, da supereroe.

Elijah è un povero pazzo o ha visto giusto?

David è forse davvero il nostro amato Salvatore?

Il capolavoro di Shyamalan.
E non girerà mai più un film (im)battibile.

Come faccio a saperlo?
Lo so e basta.

Parola del Signore.

(Stefano Falotico)

 

“Django Unchained”, il Trailer italiano


13 Jun

 

Dalla Sony Pictures Italia, ecco il trailer italiano di Django…

Con l’aggiunta di nuove, esclusive immagini che, nell’originale, non avevamo visto.

 

 

Buona, gelida serata…

Mi piace come muori!

Signori, avevate la mia curiosità, ma ora avete la mia attenzione…

(Stefano Falotico)

 

Genius-Pop

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