La realtà non è mai quella che pensiamo, vedere questa foto per credere, incredibile

22 Oct

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Realtà

Un post condiviso da Stefano Falotico (@faloticostefano) in data:

Ecco, porgo questa foto su Facebook. Al che, la gente mi chiede: ma che è? Arrivano le congetture, la gente suppone…, ah, questi supponenti. Meglio il Sole a Levante che a ponente! Si avvicendano, sì, le supposizioni. Il mistero s’infittisce. 1) è un UFO. 2) è la spada laser di Star Wars. 3) è la luce rossa di un cinema porno. 4) è un uomo al momento dell’orgasmo nel buio della notte. Sì, nell’attimo topico della sua esplosività incandescente. 5) è la copertina della nuova edizione avveniristica de Il rosso e il nero di Stendhal.   No, la risposta esatta è il mio nuovo modem di Fibra, fotografato di traverso a tarda notte mentre tu, nel frattempo, l’hai infilato dritto a tua cugina. A cui è andato storto.   Sì, la realtà è mutevole, è nell’occhio di chi guarda. Ad esempio, Grillo è stato attaccato per le sue frasi sugli autistici. Ma avete frainteso. Non voleva offendere le persone affette dalla sindrome di Asperger. Avete strumentalizzato le sue parole. Grillo non ha offeso nessuno. Ha semplicemente detto che i fascisti sono come gli autistici. Tu cerchi un confronto e loro ribadiscono le loro idee sordamente, ciecamente, senza ascoltare il pensiero democratico altrui. Come dire: Falotico scrive un libro erotico e la gente pensa che Falotico sia un pervertito. E perché mai? Falotico non ha mica scritto che vuole andare in giro a stuprare le donne. Falotico, anzi, ha scritto che le donne vanno amate, desiderate, possibilmente scopate. Se poi siete femministe frigide, non è colpa del Falotico. Nemmeno del vostro ginecologo. Come dire: se tu pensi che Scorsese sia un genio solo perché ti ha divertito con Quei bravi ragazzi, non hai capito un cazzo di Scorsese e credo neppure della tua cattiva ragazza. E poi chi l’ha detto che un panino necessiti del ripieno, dell’hamburger e del contorno di patatine fritte? Un panino può star bene anche così. Ficcato in pancia. E chi l’ha detto che il Falotico è una specie di licantropo? Egli volteggia all’alba nelle strade appena illuminate di Bologna mentre quelli in villa dormono. E, fra il dire e il fare, Falotico lupeggia. Considerate questo mio scritto una puttanata? Sì, lo è. Come la vita. La tua, non la mia. Sì, la tua vita non è quella che pensi, è quella che peni, mentre la realtà di tua moglie è di un altro pene. Pensaci, su. 44506938_10212313535176375_6436844499850231808_n 44643387_10212317203748087_9081584639448973312_n

 

 

 

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Capolavoro Un post condiviso da Stefano Falotico (@faloticostefano) in data:


Ipotesi di realtà e teorie del complotto di tua sorella

 1) Realtà numero uno: siete crollati a pezzi e vi hanno macellato

Siamo, anzi, siete oberati da una realtà schiacciante dalla quale cercate di sfuggire con tutta la forza che avete in corpo. Ma più vi affannate, dannandovi come dei matti, per trovare le vostre stabilità, per raggiungere un po’ di omeostasi emozionale, di pace interiore, di serenità, detta come va detta, e più la downward spiral, appunto, questo circolo vizioso ineludibile, vi trascina sempre più nella melma. E, a ogni minuto che passa, assomigliate a Sam Rothstein/De Niro di Casinò. Eravate oltre, estremamente intuitivi, persone dal fiuto infallibile e invece, guarda un po’, siete state talmente geniali da perdere tutto, e ora delirate inascoltati come Jack Nicholson de La promessa. Nessuno più si fida di voi, siete risultati inattendibili, ma avevate ragione, ragione da vendere. Eppur, per colpa di umanissime, sanissime fragilità franaste, vi perdeste nella depressione e, in certi momenti, forse durati anche anni, diventaste, sempre a proposito di Nicholson, quello di Qualcosa è cambiato, misantropi, avviliti da disturbi ossessivo-compulsivi bestiali, cominciaste a segregarvi nella vostra stanzetta e, squinternati, perdeste il senno e anche il senso non solo delle cose ma anche delle cosce. E inveiste senza motivo sulle vostre persone più care, come lupi inferociti alla Shining.

In preda a incontrollabili crisi di nervi, inizialmente avete cercato di tranquillizzarvi, facendo mente locale e affidandovi alla meditazione trascendentale, alle letture di filosofia orientale, a qualche profeta che potesse illuminarvi e salvarvi dall’apoteosi delle vostre nevrosi.

Ma nemmeno questo servì, ancora una volta cadeste, precipitaste in caduta libera, sfatti come pere cotte. Al che impazziste e alla vostra porta suonarono fragorosamente quelli della Municipale per ricoverarvi in un ospedale psichiatrico. Eravate in balia delle vostre furiose rabbie, nessuno ascoltò con attenzione la vostra storia e vi sedarono come cavalli. E gironzolaste in quei putridi, osceni corridoi asettici, fra gente messa peggio di voi, che urlava da mattina a sera, sprovvista di lacci alle scarpe perché in questi posti non si possono portare i lacci. Ché poi potreste usarli, distrutti come siete e con manie suicide, per spezzarvi il polso o, se son lacci lunghi, addirittura per impiccarvi.

Ma ce la faceste. Una forza di volontà sovrumana che vi ha liberato dal girone infernale degli orrori psichiatrici. Ove gente con un potenziale enorme, solo a causa appunto delle loro estemporanee, mal dosate intemperanze, è stata ridotta come delle larve a forza di assumere farmaci potentissimi e neurolettici mostruosi. Gente che ora deambula in giro per strada con lo sguardo da zombi e non riconosce neppure i propri genitori.

Questa è una realtà.

La conoscete?

 

2) Realtà numero due: la vita è un inganno, “vincono” i furbi e chi sa vendere bene la propria merce

Siete stati sempre iper-diligenti, scrupolosi, fedeli osservatori d’integerrimi principi morali, avete letto cinquemila libri e possedete una cultura spaventosa. Eppur siete lo stesso nella merda. Anzi, era meglio se non aveste letto nessun libro. Perché avete quagliato, in termini pratici e di godimento personale, fisico, carnale o spirituale che sia, assai meno di un semianalfabeta che ha iniziato a lavorare a 14 anni, si è fatto il suo bel gruzzoletto, se ne frega altamente di chiunque e di ogni regola, e scopa da mattina a sera alla faccia dei coglioni che siete stati voi. Che pensavate che leggere Nietzsche vi avrebbe reso superuomini.

Al che, pietisticamente, elemosinate compassione, vi trovate alla vostra veneranda età con un cervello da far invidia ai più grossi e stimati luminari ma non potete dimostrare nulla. E oramai non vi assumono a lavorare neppure per pulire le scale perché siete troppo amareggiati, troppo “sporchi” nell’anima, siete marciti in seguito a troppe delusioni, e per pulire le scale ci vuole invece gente vigorosa fisicamente che, fra una stracciata e l’altra, ascolta Maledetto Luna-Park di Loredana Bertè.

E, quando rincasate e aspettate il vostro ragazzo, mettete su Gianna Nannini!

 

3) La realtà dei nerd

Un nerd lo riconosci subito. Un nerd è maniaco dei fumetti e dei cinecomic. E non sto parlando del Joker, un progetto che invece mi affascina terribilmente. Perché, almeno sulla carta, ha una sua poetica.

Il percorso del nerd è pressoché identico per tutti quelli che sono affetti da questa “malattia”.

Non ha mai creduto alle pedanterie scolastiche sui poeti classici della Letteratura italiana perché era roba triste. Roba pesante e manzoniana, foscoliani vagiti e leopardiani pessimismi cosmici.

Al che, a quindici anni ha cominciato ad appassionarsi di Anime e ha sempre preferito Akira a Shakira. Perché una come Shakira non lo cagava di striscio.

Sì, un uomo “yotobi”, un ragazzo d’oro, fantastico ma, diciamo, sessualmente poco appetibile, poco “forte”.

Sino a venticinque anni, andava benissimo dedicarsi ai fumetti. Si sognava spensierati, poi i tuoi genitori non potevano più mantenerti e allora come dovevi fare a pagare le bollette?

Ti sei creato il personaggio. E appunto un canale YouTube per tirare a campare con le visualizzazioni. E ora sei un patetico “guru”.

Uno che parla di film24h su 24, di musica fino all’ossessione ma se ti piazzano una cinepresa in cui devi recitare un monologo con la stessa forza espressiva e carismatica di Al Pacino, be’, dai su, è meglio fare una monografia su Fantozzi, no?

E ridiamo tragicomici sui nostri limiti, le nostre sfighe. Questa è la vita! Che film è uscito? Diciamo qualche altra puttanata copiata da un critico migliore di noi?

 

4) La realtà di chi si crede Michael Mann e pensa che un capolavoro come Nemico pubblico si possa girare in digitale con uno smartphone

Sì, adesso siamo pieni di “cineasti sofisticatissimi”. Non possono permettersi tutte le cineprese che usa Christopher Nolan e allora si son comprati il cellulare formato “Interstellar”. Con tutti gli optional fighi e cazzuti. Roba che l’attore preferito di Nolan, Christian Bale, di fronte al vostro super Android(e) vi fa la faccia di American Psycho, invidioso a morte di tal da voi ostentato “biglietto da visita”.

Sì, anziché girare un film con una sceneggiatura particolareggiata e piena di personaggi di spessore, andate in giro a filmare per due ore e mezza i caseggiati fatiscenti di campagna, poi scaricate il video, lo montate un po’ alla cazzo, ficcandovi in colonna sonora i pezzi del vostro sbandato amico chitarrista, ma soprattutto “catarrista”, avvelenato, sì, da troppe sigarette “grunge”, e lo spacciate per arte “vintage” del nuovo millennio.

Diverrete il nuovo Soderbergh e Park Chan-wook? Ne dubito. Anche se, a forza di figuracce, sì, impazzirete e vi rifornirete dal pusher di Traffic  e vorrete spaccare tutto come Old Boy.

Eh sì.

 

5) Il vostro amico vi aveva scambiato per Mel Gibson di Conspiracy Theory e invece si è accorto che sei braveheart

Sì, il tuo amico non capiva perché un genio come te, anziché scoparsi una come Julia Roberts, era affascinato dalla “fantascienza”. E pensò che soffrissi di schizofrenia delirante come Russell Crowe di A Beautiful Mind.

Diceva che vedevi complotti e ostilità dappertutto. E ti dava pure del comunista che odiava i comunisti. Così, appena costui si è sverginato con un’oca dalle tette mosce, si è creduto un Dio e ha cominciato a trattare tutti a pesce in faccia. Credendosi “arrivato”. Ché doveva godersela e non aveva tempo da perdere coi “vigliacchi”, gli sfigati, i poveretti e i “falliti”. La vita è una. Non si può passarla a consolare i “dementi”.

Sì, compagni, qualcuno ha tradito. Qualcuno ha fatto il maiale.

Questa merda farà la fine di Ben Barnes/Billy Russo di The Punisher?

No, perché Frank Castle perdona.

Vero, amico?

 

La realtà è quella che ci pare. Fratelli.

I cazzi son amari? Il mio no, io non ho “palle”. Questo lo sa anche quella bagascia di tua sorella.

Sì, la realtà è bellissima.

Se sei uno studentello e la tua realtà è fare il figo con una cretina e disprezzare tutti, la tua realtà è quella.

La realtà di un nano.

 

La realtà è qualcosa di molto più profondo. Non tutti possono capirla.

 

– Ma chi cazzo credi di essere? Un genio?

– No, io non sono nessuno. Noi non siamo nessuno. Siamo anime nel mondo.

E questo dovrebbero capirlo tutti.

 

E ricordate: nella vita non esistono mai scelte sbagliate, esistono scelte incomprese.

di Stefano Falotico

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