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NOVELLA 2021: Gucci, il nuovo film di Ridley Scott senza De Niro ma con Irons, Matt Dillon con la Mastromichele, Dafoe con la Colagrande, io sto con dio, voi state con chi volete o in pace di Cristo


12 Dec

exodus

brinnerSì, nel nuovo film di Ridley Scott, De Niro è stato rimpiazzato da Jeremy Irons.

Qui, ho espresso tutto. http://www.mulhollandlynch.com/?p=10865

Ho volutamente confuso il nome di Rodolfo Gucci con quello di Roberto…

Ce la vogliamo dire tutta? Gucci sarà un film piatto più del seno di Julianne Moore. Bellissima donna, “la” Julianne, per carità. Ma, a dircela tutta, io adoro Anne Parillaud. Sì, in Nikita, il suo seno non c’è. Ma ha le palle.

Piaciuta le freddura?

Gucci, un film platinato. Prevedo uno Scott più scotto di una pasta non al dente assaggiata da Checco Zalone

– Com’è la pasta?

– Uhm, è cotta.

 
Di mio, Cado dalle nubi e non amo la burrata con Dino Abbrescia.

Ora, non so che clima faccia a Brescia ma dalle mie parti fa caldo.

Quando mia madre assaggia il riso Scotti, guarda alla tv Gerry dal cognome identico. E soffre di celiachia.

Dunque, non può mangiare la pasta normale contenente glutine. Molte donne normali invece amano tutti i tipi di pasta. Soprattutto pasta condita con tale pianta. Vale a dire il pisum sativum…

E ho detto tutto.

Insomma, sarà uno Scott al minimo storico. Mentre Russell Crowe ne Il gladiatore fu al massimo, sì, al massimo fu Meridio. Al minimo fu nel film Tenderness nella parte di Cristofuoro.

Adesso, Russell ha più panza di Gérard Depardieu. L’interprete di Colombo Cristoforo in 1492 – La conquista del paradiso.

Depardieu, interprete anche della famosa pubblicità Passata Rustica CIRIO…

Il figlio di Sandra Milo si chiama Ciro, peraltro.

Di mio, ho origini meridionali e credo nel meridiano di Greenwich. Credo anche nel Grinch.

Per molto tempo, vissi da “matto” come Dillon Matt ne La casa di Jack. Con l’unica differenza che assassinai solo me stesso, praticandomi masochismo a mo’ dell’attore protagonista de Le onde del destino.

Sì, ora sto vivendo un Ritorno al futuro e vedrò che cosa mi riserverà il delfino…

Continuo spesso a navigare sott’acqua in mezzo agli umani squali, soprattutto squallidi. Mi metteranno forse in un delfinario. O più genericamente in un acquario. Non so se a Genova. Comunque, i testimoni di Geova non mi affogassero di angosce. Sotto Natale e Pasqua, stressano da matti… sembrano per l’appunto Dillon nel film succitato, con lui protagonista, di von Trier.

Sì, boccheggiai con le mie branchie, comunque. Non mi asservii mai alla legge del branco che desiderò la mia estinzione.

Non chiamai il Telefono Azzurro. Nemmeno il Numero Verde per denunciare i bullismi ma preferii optare per il WWF.

Sì, internarono tutti gli animali che tentarono di depredare la mia anima, soggiogandola alle loro porcate.

Sì, stettero per divorarmi vivo alla maniera di Sean Astin nella seconda stagione di Stranger Things.

Quando provarono a sbranarmi davvero, esattamente nell’attimo in cui attentarono alla mia purezza, esibii loro un sorriso da hobbit? No, da Sean Connery, ovvero James Bond.

Nel Cinema, ciò si definisce as colpo di cena. No, di scena.

Comunque, pare che John Cena sia stato con la mia pornoattrice preferita.

Insomma, per farla breve, rischiai di essere messo al tappeto come Rocky Balboa prima di scoprire il suo gancio sinistro. E i cattivi fecero la fine dei poliziotti contro John Rambo.

Ora, io non capisco tutta questa mitizzazione degli attori di Hollywood.

Sono persone normalissime.

Per esempio, uno dei più grandi attori viventi, ovvero Willem Dafoe… ecco, non sta con una modella di Instagram. Bensì con Giada Colagrande. Molte persone pensano che codesta sia sexy come Charlotte Gainsbourg di Antichrist.

Sono luoghi comuni. Molta gente, sedicente esperta di Cinema, crede che von Trier sia un genio.

Se citassi loro un film da me visto a Venezia, magnifico, ovvero Persécution del compianto (certamente non da molti) Patrice Chéreau, crederebbero che si tratti di una di quelle fiction RAI, a matrice “biblico-cattolica”, francesizzata per il mercato della massa nazional-popolare che adora fare l’esterofila elegante come Catherine Deneuve.

Ora, se vogliamo dircela tutta, ha ragione Paolo Mereghetti. Il quale assegnò una stelletta a Exodus.

Preferirò sempre Charlton Heston de I dieci comandamenti a un Christian Bale povero cristiano in tale film di Scott, brutto in modo diabolico.

Comunque, l’interprete di Rusty il selvaggio sta con una mezza scugnizza da Ragazze della 56.a strada.

Sì, l’avrà raccattata in Via Molino di Pescarola, vicino casa mia.

Ma chi sarebbe tale Roberta Mastromichele?

E ne vogliamo parlare di Silvia Notargiacomo? Pare che la sua data di nascita sia imprecisata. È almeno a. c. o dovremmo adottarle una “locuzione” latina da Ponzio Pilato? Sì, è una Maddalena, mettetela in croce.

Insomma, reciterei meglio di un attore hollywoodiano la pubblicità dei pelati… Yul Brinner docet.

Ma come mai tale Silvia, non quella di Leopardi, lavora a R 101? Forse perché non aveva bisogno di rinnovare la patente. Le bastò andare con Ermal Meta.

Io invece mi recai all’ACI. Sono rimasto acido.

Che poi… anche questa Storia romana, no, greca, no, poetica secondo cui il Leopardi amò platonicamente Silvia, non è vera. Diciamo che Leopardi amò solo Ranieri. Mentre Luca Zingaretti ha poco da poetizzare con Luisa Ranieri.

Chi sono io, invece?

Non lo so.

Vi voglio, prima di congedarmi, raccontare una novella:

– Sai, amico, debbo confidarmi. In passato, meditai spesso al suicidio.

– All’omicidio, no?

– No, mi avrebbero condannato alla sedia elettrica.

– Lei ha ancora questi brutti pensieri?

– No. Sa perché?

– No, non lo so. Mi spieghi, se vuole.

– Sì, le spiego. Sono in Paradiso.

– Cioè? Non capisco. Sia meno ermetico e non faccia le battute.

– Non è vero che se una persona si uccide, ecco, non otterrà la salvazione.

– Continuo a non capire.

– Bene, le sarò lapidario. No, esaustivo. Se avessi continuato a vivere come una persona mortale, sarei morto. Dunque, ammazzai me stesso per ascendere.

– Uh, è la stessa cosa che ha fatto Dante Alighieri. Ha elevato la coscienza.

– Esatto.

– Ha ragione. Lei, signore, eleva solo quella?

– Sì, ma non con lei.

– Che vuole dire?

– Ho gusti sessuali diversi. Inoltre, lei assomiglia all’angelo più bello del Paradiso suo che fu.

– Che vorrebbe dire?

– Quest’angelo, sa, è cornuto. Conosce il suo nome?

– Chi è? Chi sarebbe mai? De Niro di Angel Heart?

– Bravo. Ma io non sono Mickey Rourke. Nemmeno di Rumble Fish.

 

Piaciuta, amici, la novella?

Chi ha orecchie per intendere, intenda. Chi non ha orecchie per intendere, non ha occhi nemmeno per guardarla senza ipocrisie.

Ebbene, questo Covid-19 ha insegnato a noi umani che, per risorgere, dobbiamo soffrire, in quarantena, come Willem Dafoe ne L’ultima tentazione di Cristo?

No, ci ha insegnato che chi comanda e ha potere è dio, noi al massimo siamo Mosè.

Non credete che sia ora di nuove leggi?

Sì, spesso credo di essere dio. Cioè Nicolas Cage di Con Air.

A dircela tutta, Con Air è un film blockbuster piuttosto stupido. Ma la canzone è bella. Non solo quella…

 

di Stefano Falotico

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