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I miei personaggi preferiti sono Travis Bickle, Max Cady e Jena Plissken, anche Harry Powell, da qui il mio alto livello di stronzaggine impareggiabile


19 Jul

Sì, il mitico Bobby Mitchum de La morte corre sul fiume.

Stronzaggine: Abito mentale spregevole, che si palesa in comportamenti scorretti.

Talvolta, nei momenti di forte cupezza, il mondo mi sta sul cazzo. Ciò avviene spesso.

Ad esempio, stasera ero in cucina a fumare una sigaretta, con le gambe comodamente accavallate, al che fuori facevano casino. Ho riempito dei gavettoni e gliel’ho rovesciati addosso.

– Guarda che ti denunciamo! Figlio di puttana!

– Ah ah. Ma che volete denunciare? Per un po’ d’acqua. Vedete piuttosto, anziché cazzeggiare, d’innaffiare le vostre bambine che son tre ore che aspettano di essere bagnate e invece voi state a parla’ de stronzate!

– Saliamo su, dove abiti, e ti riempiamo di botte.

– State attenti che non scenda io e vi spedisca al traumatologico.

– Senti, stronzo, che cazzo vuoi?

– Volevo solo rompere i coglioni.

– Fottiti!

– E voi fottete!

 

Al che, accendo Instagram e incappo in una ventiduenne di “ottima fattura”, dalla pregiata confezione di cosce, “architettonicamente” molto tonica, che dice di abitare a Bologna.

Per pura provocazione, le mando questa foto.

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– E tu chi sei? Nasconditi, scemo!

– Vedi di nasconderti tu ché a troppo darla di qua e di là finirai peggio della Parietti.

– Ma che vuoi? Chi sei? Ma va’ là. Va’ la’ è la classica espressione bolognese dei maleducati.

– Volevo solo fare due chiacchiere con te, scusa.

– E per questo mi mandi, a tradimento, una tua foto. Dov’è il nesso?

– Varie volte, in passato, mi sono approcciato a te in modo più garbato. Sai, da parecchio ti tengo d’occhio e, nei momenti di maggiore sconforto, due tre tue foto servono “all’occorrenza…”. Solo spedendoti questa faccia da schiaffi potevo stimolare in te una reazione, che infatti c’è stata.

– Senti, ho già un uomo che soddisfa ogni mio desiderio.

– Su questo permettimi di dubitare. Ma soprassediamo. Allora, ce la facciamo una… chiacchierata? Schietta, un po’ rustica?

– Non ho piacere a parlare con te. Mi stai antipatico già dalla faccia.

– Sei una bellissima donna. Ora, donna forse è un po’ troppo per te, ma sei sulla buona strada. Utilizza bene la tua bellezza e non finirai sui viali.

– Basta. Hai rotto le palle.

– Volevo utilizzare il tuo viso, così dolcemente stronzo, per la prossima copertina di un mio libro. Il titolo del libro è Donna gatta ama la sua topa. Ti piace?

– Non c’è pericolo.

– Pericolo? Ma hai fatto le scuole in Cambogia?

– Ah, pure razzista sei.

– No, sono un purista della lingua come Moretti in Palombella rossa.

– Chiamo il tuo ragazzo e ti farà capire lui come si parla.

– Non c’è pericolo. Sarà un arretrato come te. Mi basterà fargli un sorrisino e gli cascheranno le palle.

Bimbetta, vedi di crescere e vai a dormire.

 

Quindi, ho indossato il pigiama.

 

di Stefano Falotico

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